IL FUNERALE

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Harry rimase lì in ginocchio fino a notte inoltrata, fino a che la McGranitt non lo costrinse ad andare in infermeria, dove dovette passare tutta la notte e anche il giorno dopo.

Harry ricevette le visite di Lupin e Tonks, di Molly, dei gemelli Weasley, di Hagrid, di Ron, di Luna, Ginny e Neville ma ordinò a Madame Pomfrey di non far entrare nessuno.

Non riusciva a darsi pace. Così come successe con la morte di Sirius si sentiva solo, non riusciva a vedere nessuno.

Silente era stato come un nonno per lui. Si sentiva protetto grazie a lui.
Quando sentiva qualcuno parlare di lui come il Prescelto, quando sentiva che Voldemort avrebbe attaccato prima o poi, Harry era tranquillo.

"Con noi c'è Silente" pensava ogni volta. E avere Silente al proprio fianco equivaleva a poter stare sempre tranquilli, perché meglio di Albus Silente non c'era nessuno.
Ma stavolta il Preside non c'era. Era stato ucciso. Non c'era più nessuno che Voldemort temesse, più nessuno su cui Harry poteva appoggiarsi. Non c'era più nessuno che tenesse al sicuro il Mondo Magico.

Passò tutto il giorno a pensare a questo e a trattenere, quando riusciva, le lacrime. Il giorno dopo lo svegliò la McGranitt.

-"Professoressa, che ci fa qua?"- chiese lui con un tono abbastanza scocciato.

-"Ascolta Potter, so che non vuoi vedere nessuno, Poppy me lo ha detto. Ma tra poco avrà inizio il funerale di Silente. Lui teneva molto a te... e penso sia giusto che tu partecipi. In fondo eri 'il suo uomo' "-

-"E lo sono ora. E lo sarò. Sempre"-

-"Questo vuol dire che verrai?"-

-"Si, non posso mancare. Lui per me c'è sempre stato e si è sempre battuto. Glielo devo"-

-"Bene. Sono felice di sentirtelo dire, Potter. Il funerale inizierà tra 30 minuti sulla riva del Lago Nero, ci vediamo lì"-

Harry si alzò, si preparò e raggiunse da solo la riva del lago dove tantissime persone si erano già radunate per celebrare il più Grande Mago di tutti i tempi.

Anche i Maridi, i Centauri, un piccolo branco di unicorni e tante altre creature si erano sparpagliate intorno al lago nascosti. C'erano tutti gli elfi domestici delle cucine e un gruppo di goblin della Gringott.
Non mancava quasi nessuno.

Oltre alle creature, erano presenti tutti gli studenti e i professori, vestiti in abiti neri.

C'erano anche alcuni ragazzi un po' più grandi di Harry che probabilmente erano ex studenti affezionati a Silente. Anche se in realtà era difficile immaginare qualche studente che non si fosse affezionato al Preside.

Ovviamente non mancavano i membri dell'Ordine della Fenice al gran completo. Loro erano i più fedeli alleati di Albus.

Vi era anche il Ministro della magia, con un gruppetto di Auror e alcuni funzionari importanti, oltre a tutti i membri del Wizengamot.

C'era Madame Rosmerta e molte persone che vivevano ad Hogsmeade.

In un angolo c'erano Elphias Doge e Bathilda Bath.

Su tutti emergeva la figura di Madame Maxime, circondata da altri 5 o 6 maghi dall'aria potente. Probabilmente erano i presidi delle maggiori scuole di magia del mondo. Nonostante i Presidi tra loro fossero rivali, per quell'occasione avevano chiuso un occhio.

Harry notò anche un uomo molto simile a Silente. Era molto lontano, ma immaginò fosse il fratello.

Addirittura c'era Grop, il fratellastro gigante di Hagrid. Ma Hagrid dov'era? Harry non lo vedeva.

C'era un gran chiasso che si spense appena una grossa figura si avvicinò con in braccio qualcuno.

Era Hagrid con il corpo di Silente. Il mezzogigante, tremante, mise il Preside in una bara bianca.

Dopodiché calò il silenzio più assoluto per circa 1 minuto.

Passato quel minuto di silenzio la professoressa McGranitt alzò al cielo la bacchetta, illuminandola.

Harry fu il primo a seguirla. Vedendo Harry, anche Hermione, che si era tenuta però a debita distanza da lui, fece lo stesso, e così Ron, poi Ginny, Luna, e piano piano tutti i presenti alzarono le loro bacchette illuminate per dare un ultimo tributo ad Albus Silente.
Anche Hagrid alzò il suo ombrello rosa.

I Maridi iniziarono a cantare una melodia, gli unicorni illuminarono il corno, i centauri lanciarono frecce splendenti verso il lago.

Mentre tutti erano ancora alle prese con quel tributo la McGranitt si avvicinò a Harry, che aveva gli occhi lucidi.

-"Potter...Harry, è il momento di chiudere Silente nella bara. Qualcuno deve mettere la bacchetta dentro con lui, e penso che lui vorrebbe che lo facessi tu"-

Harry si asciugò le lacrime, prese la bacchetta dalle mani della professoressa e si avviò lentamente verso il corpo del Preside. Tutti lo guardavano.

Appena arrivò si inginocchiò vicino a lui, guardandolo bene negli occhi chiusi. Si sentiva impotente.

Con la bacchetta del Preside disegnò una corona di elleboro ai piedi della bara. Quella sarebbe stata l'ultima magia della bacchetta di Silente.
La ripose con cura tra le sue mani, dentro la bara.

Come d'incanto la bacchetta si illuminò. Era una luce forte, una luce pura.

Rimanendo sempre lì vicino, vide Hagrid chiudere la bara.
Appena si chiuse, una enorme fiamma azzurra divampò. La fiamma eterna.

-"Io sarò sempre con lei, Professore, glielo giuro. Finirò ciò che lei aveva iniziato. E la vendicherò"-

Hagrid gli si avvicinò:
-"Harry, andiamo. Se ne stanno andando tutti, il funerale è finito "-

-"Oh...tu va avanti Hagrid. Io resterò qui un altro po' "-

Rimase da solo vicino a Silente. O almeno così pensava.

Poco distante, nascosta dietro ad un albero, c'era Hermione.

Era ancora arrabbiata con Harry per come l'aveva trattata la sera della morte di Silente, sapeva che lui gli aveva detto di chiudere i rapporti, ma non voleva lasciarlo solo.

6 anni di profonda amicizia non si dimenticavano facilmente. E neanche il nuovo sentimento che aveva iniziato a provare già da qualche tempo, di cui Harry non era ancora a conoscenza, e forse non lo sarebbe mai stato.

Lei ormai era certa di essere innamorata di lui, dei suoi capelli ribelli, dei suoi occhi verdi, del suo coraggio e della sua predisposizione a proteggere gli altri. Non sapeva da quanto, forse da sempre.
Probabilmente era così convinta che la loro fosse solo amicizia da non essersi resa conto che in realtà era innamorata.

Appena Harry, dopo parecchio tempo, si alzò e si diresse verso il castello lei fece lo stesso mantenendosi a distanza di sicurezza.

- HARMIONE - Alla fine c'è l'amore Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora