First time

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Le lezioni in questo college sono anche più noiose di quelle a Londra. Butto i libri nell'armadietto e lo chiudo con forza. Maledetti armadietti distrutti. Mi sento osservata, guardo dietro di me. Avevo ragione, vedo per prima cosa delle Vans colorate a fiorellini, dei pantacollant neri e una felpa viola aperta che mostra una cannottierina grigia. Doveva stare li a guardarmi da tanto. "Ciao!" urla abbracciandomi la ragazza. Okay ha un profumo meraviglioso al cocco. Ma chi è questa ragazza dai capelli mori e le punte turchesi che mi sta abbracciano? "Ei ei ei, ma tu chi sei?" chiedo allontanandola per le spalle con un sorriso sulla faccia. È poco più bassa di me e quando parla sembra felice, "Sono la tua nuova vicina di armadietto! E poi abbiamo molte lezioni in comune e" abbassa il capo quasi vergognandosi "non ho più molti amici"
Tira su la testa facendo labbruccio, Ashton aveva rinunciato perchè sapeva che con quella faccia non mi metteva soggezione. "Vuoi dirmi almeno come ti chiami?" chiedo sistemandomi lo zaino sulle spalle. "Demi" urla con il suo solito entusiasmo nel parlare. Perchè urla così tanto, mica sono sorda. Credo di starmi abituando di già alla sua compagnia. "Io sono Alis, ma ora devo proprio andare fuori che di sicuro Ash mi sta aspettando." Faccio uno dei miei sorrisi migliori e mi dirigo verso l'uscita principale mentre curiosa la sento chiedere qualcosa che non sono riuscita neanche a sentire a causa di tutte quelle persone che parlano nel grande corridoio affollato.
Ashton ancora non è arrivato ed io ho fame.
Gli invio il messaggio di non venirmi a prendere perchè avrei mangiato qualcosa a mensa.
Non aspetto la sua risposta e vado dritta verso in quella grande aula anche se, detta tutta, non ispira molto. Mangio velocemente un piatto di pasta al sugo e una mela. Mangio seduta su un tavolo vuoto. Forse quasi nessuno viene a mangiare qui. Ognuno ha il proprio amico con cui parlare e fortunatamente nessuno mi guarda. Un ragazzo mi incuriosisce in particolare. Moro, pelle chiara, indossa una maglietta con una scritta illeggibile a causa della mia poca capacità nel vedere da lontano e un paio di vans nere sotto skinny jeans. Cuffiette alle orecchie. Sta giocherellando con l'angolo della cover del telefono appoggiato sul vassoio. Alza la testa guardandosi attorno e i nostri occhi si incontrarono per tre lunghi secondi. Forse ha capito che lo sto fissando. Sono così scontata? Si alza piano e subito abbasso lo sguardo per passare inosservata, ma viene dritto al mio tavolo.

Lalala
Sono tornata presto con il secondo capitolo di questa storia, non so se il primo vi sia piaciuto, ma continuerò a scrivere lo stesso perchè sono testarda e so che prima o poi vi piacerà.
Non so cosa scrivere negli spazi per l'autrice quindi aspetto solo qualche vostro commento, al prossimo capitolo.Bye

Twitter: @wiirginia

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