[sci]

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Karl's pov

"Ragazzi secondo voi Clay e George si sono accorti di niente?" dissi mentre rientravamo silenziosamente in camera.

"George dormirebbe anche durante un concerto rock e si sveglierebbe subito dopo senza essersi accorto di nulla" disse Sappy accompagnato da una risata.

"Ma magari si è svegliato Clay" di solito sono tranquillo ma ero sicuro di aver sentito dei passi fuori dalla stanza, magari era solo un dipendente ma se li avessimo svegliati? Questa situazione mi sta mettendo un sacco di ansia.

"Karl calmati, se Clay e George ci avesser visto adesso sarebbero di là in camera a provare ad imitarci" disse Alex rientrando in camera da letto, buttandosi sui letti che avevamo precedentemente unito insieme. Ci fu un attimo di silenzio, poi Alex aggiunse "vedi? Staranno sicuramente dormendo" e il silenzio che ottenemmo come risposta confermò tutto ciò.

[la mattina dopo]

George's pov

"Georgeee svegliatiii" il sole era alto e Clay continuava a scuotermi per farmi alzare dal letto contro la mia volontà, riuscendomi a svegliare solo dopo avermi trascinato per terra e avermi schizzato dell'acqua fredda in faccia. Mi alzai dal pavimento e mi infilai la felpa verde di Clay commentando "sai che è davvero comoda?"

"Certo che lo so, è la mia felpa" disse Clay ridendo, tornando però subito serio.

"George mi raccomando, dobbiamo comportarci come se non fosse successo nulla, ok?" nell'istante in cui lo disse, la porta che collegava la nostra camera e quella di Sapnap, Karl e Alex si aprì.

"Che cosa è successo?" chiese Karl con un filo di paura nella sua voce.

"Ma non li hai sentiti?" replicò subito Sapnap "questi due si sono dati da fare per tutta la notte" lui mi squadrò un attimo "ecco perché George sembra che non dorma da due giorni" aggiunse ridendo.

"Hey!" risposi io un po' offeso, sembravo davvero così uno zombie? Solo per essermi svegliato in mezzo alla notte?

"Ma piantatela" disse immediatamente Clay, il quale aprì la bocca subito dopo per dire qualcosa che non lasciò mai i suoi pensieri.

La colazione fu silenziosa, forse perché tra tutti e cinque non avevamo dormito molto la notte appena passata, forse perché odiamo tutti la mattina, o forse per entrambe le ragioni.

[...]

"Bene ragazzi " esordì fiero il prof di educazione fisica nella sua tuta da sci grigio chiaro, almeno penso "questo è la seggiovia per salire in vetta, dove troverete diverse piste per scendere di diversi colori" fece una pausa indicando il cartello appeso fuori dall'inizio della seggiovia che indicava i vari colori e le varie difficoltà delle piste.

"Come potete vedere le piste sono divise in colori in base alla difficoltà, voi potete farle tranquillamente tutte" la prof di programmazione diede una gomitata a quello di ginnastica "tranne le nere, le nere sono per sciatori esperti e non vorremmo mai che qualcuno di voi si facesse male, quindi evitatele"

"Prestate attenzione a ciò che vi circonda, mi raccomando" aggiunse quello di biologia, seguito da un'ultima aggiunta dell'insegnate di ginnastica "ci vediamo qui alle 12:30 in punto"

Io e Clay salimmo sulla seggiovia seguiti da Karl, Sapnap e Alex, ad un sedile di distanza perché Sapnap aveva incastrato i suoi scii con quelli di Karl e Alex non riusciva a sganciare lo snowboard. Piccolo consiglio per il futuro: evitate gli abbracci i baci ma anche l'avvicinarsi alle persone quando avete gli sci addosso, soprattutto quando dovete salire sulla seggiovia.

Tutta colpa di una festa.. [dream not found]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora