[colazione]

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Clay's pov

"Eravate in piscina ieri notte?" chiesi io dopo che ci sedemmo tutti a fare colazione.

"Cosa?" disse Karl tossendo dopo essersi strozzato con il succo all'ananas.

"Dai vi abbiamo sentiti entrare in piscina ed uscire subito dopo" continuai io convinto.

"Di che stai parlando Clay?" disse Sapnap con la voce ancora impastata dal sonno.

Io e George ci guardammo, entrambi rossi come peperoni.

"Perché eravate in piscina?" disse Alex con un sorriso perverso sulla faccia.

"OOOOH LO SAPEVO" aggiunse Sap con un tono un po' troppo alto, zittito subito da Karl.

"Ma come avete fatto a non vedere chi è entrato se eravate in piscina?" chiese Karl, realizzando solo dopo aver pronunciato quella frase che forse non eravamo in piscina.

"Siete andati nell'idromassaggio vero?" disse Sapnap con gli occhi spalancati.

Mi girai verso George, che si stava coprendo la faccia con le mani per mascherare le guance rosse.

"Ooooh siete andati nell'idromassaggio" completò Alex ridendo.

"Come avete trovato le chiavi-" Karl fece una pausa per concentrare il suo sguardo su George "potevi chiedere..."

"Non guardare me!" rispose lui arrabbiato "io volevo dormire, è Clay che si è fissato con l'idromassaggio da quando vi-" merda "da quando siamo arrivati" troppo tardi. La faccia di Karl era già in fiamme e gli sguardi di Sapnap e Alex erano confusi.

"Da quando vi...?" ripeté Sapnap confuso.

"Niente, da quando ci avete portato nell'altra piscina" dissi io dopo aver tirato una gomitata a George, cercando di rimediare.

"HEY smettila" commentò lui scocciato.

"Ma Karl non aveva accennato al fatto che ci fosse una vasca idromassaggio" osservò Alex mentre Karl arrossiva sempre di più.

"Come avete fatto a-" provò a dire Sapnap prima che Alex gli tappasse la bocca, ignorando il fatto che io e George sapevamo di loro.

"Ho il sonno leggero, scusate" disse George continuando a coprirsi la faccia con le meni, strusciandosi le dita sugli occhi come per cancellare il ricordo di quella sera.

"Ma andiamo George!" sbuffò Alex, seguito da Sapnap, mentre Karl rimase in silenzio, catturando l'attenzione degli altri.

"Tu lo sapevi, vero?" chiese Sapnap in tono più calmo "ma perché non ce l'avete detto subito?" chiese Alex, correggendosi subito dopo "anzi, perché ce l'avete detto? Non potevate tenervelo per voi?"

"Ci abbiamo provato, ma qualcun qui non è bravo a mantenere i segreti" dissi guardando George, il quale aveva svelato di nuovo il suo viso e stava bevendo il suo primo tè della giornata.

"Ma andiamo, perché deve sempre essere colpa mia?" commentò lui, già stanco di quest'argomento "lasciamo perdere, ok?"

Tutti annuimmo alla sua richiesta di pace e continuammo a mangiare, fin quando Sapnap non tirò di nuovo in ballo l'argomento "se noi non vi abbiamo visto ieri sera, chi è stato allora?"

Io e George ci girammo a guardarci, cercando nell'altro una risposta sensata, che avremmo trovato, se solo ci fossimo girati più indietro.

Ma fortunatamente c'era Karl.

"Ragazzi, spero sia una coincidenza" disse lui guardando dietro di noi "ma Bad sembra un po' strano oggi"

Non avevo la più pallida idea di chi fosse Bad, ma a giudicare dal tè che George mi sputò addosso, non prometteva bene.

Mi girai e per poco non mi strozzai anche io. Qualche tavolo più in là erano seduti Darryl, che appena mi vide spalancò gli occhi e distolse lo sguardo con le guance in fiamme, Zack, un ragazzo con cui penso di avere un corso in comune, e altri ragazzi che non sembravano di qui.

"Oh merda" commentò Sapnap incominciando a ridere "non c'è nulla da ridere" lo rimproverò George, che era tornato a coprirsi la faccia con le mani.

"Che ha fatto Bad? Sembra un sacco tranquillo" disse Alex, ignaro di tutto, mentre sgranocchiava il suo toast con le uova.

"Aveva una cotta per Clay"

"Aveva una cotta per George"

Le mie parole e quelle di Sapnap si sovrapposero, facendomi ricordare che potrei aver tralasciato l'argomento "Darryl" nelle conversazioni con George negli ultimi mesi. Ma ormai era troppo tardi, potevo percepire il suo sguardo sulla mia pelle, come l'aria prima di una tempesta. Adesso era tranquillo e confuso, ma nel giro di poco sarebbe cambiato tutto, diventando un misto di rabbia e delusione.

"Lui cosa?" commentarono insieme riferendosi alla mia affermazione.

Perché non sto mai zitto? Perché non sto mai zitto? Perché non sto mai zitto? Perché?

"Beh sì quest'estate lui ed io ci sentivamo, pensavo lo sapeste" provai a coprire almeno l'ultima conversazione che io e Darryl avevamo avuto, cercando di far concentrare George su una cosa accaduta sei mesi fa e ignorare quello che era successo durante l'ultima conversazione tra me e Darryl.

"E me lo dici solo ora? Non pensi che avrei dovuto sapere che il mio ragazzo e il mio ormai ex migliore amico che mi ha convinto a venire per l'ultimo anno di scuola in America, nonché il mio vicino di casa stavano insieme? Non ti è mai passato per la mente che avrei dovuto saperlo? Che avresti dovuto dirmelo?" sbottò George. Onestamente, da quando io e lui ci conoscemmo a quella festa, tutto quello che era successo tra me e Darryl durate l'estate aveva completamente abbandonato la mia memoria, ormai piena di ricordi di me e George.

"Beh in realtà non stavano proprio insieme" provò a difendermi Sapnap "era più Darryl che andava dietro a Clay e lui che a volte lo accondiscendeva"

Quella frase mi fece sentire ancora peggio, già non avevo detto nulla a George, ma dal nulla non avevo detto più niente a Darryl, il quale però probabilmente aveva convinto George a venire fino in Florida perché gli piaceva. Più ci pensavo più l'unica soluzione apparente era pararne con il diretto interessato. Darryl.

Ma adesso sono al tavolo con George, Karl, Sapnap e Alex, e Darryl non ha mostrato molti segni di interesse nel parlare con me negli ultimi mesi. Ma devo farlo.

"Scusate, devo parlargli" dissi alzandomi dal tavolo, bloccato subito dalla mano di George che mi prese il polso.

"Mi sembra che la precedenza nel sapere cosa sia successo tra te e Darryl ce l'abbia io, non credi?"

Scusate; mi sento un sacco in colpa a farlo finire male di nuovo devo essere sincera ed è anche solo un grosso dialogo, osceno smh

tra l'altro avevo deciso di scrivere questa storia per farla finire bene perché mi ero rotta di leggere storie che finivano male, ma alla fine ho scoperto quanto sia difficile far andare tutto bene :((

se la storia vi è piaciuta comunque lasciate una stellina ed un commento ;)

ci vediamo al prossimo capitolo, adioss <3

Tutta colpa di una festa.. [dream not found]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora