𝑴𝒊 𝒊𝒏𝒔𝒆𝒈𝒏𝒊 𝒂𝒅 𝒂𝒎𝒂𝒓𝒆..? ||𝑫𝒓𝒂𝒓𝒓𝒚

Capitolo XI

Il rapporto tra me e Harry andava a gonfie vele! Ero felicissimo di averlo accanto...
Stava pian piano tornando com'era prima e io perdevo la testa per lui ogni giorno di più. Una mattina, mi aveva aspettato fuori dal mio dormitorio per convincermi a saltare le lezioni con lui e passare un po' di tempo insieme, come avrei potuto rifiutare? Restammo tutta la mattina nella Stanza Delle Necessita e mangiammo lì per pranzo, quasi i miei e i suoi si erano preoccupati per la nostra scomparsa...
Blaise e Theo, di certo, non perdevano mai tempo per sfottermi su quanto fossi vulnerabile con Harry; Pansy invece si comportava come se il suo unico intento fosse quello di farci mettere insieme, e sapevo che non l'avrebbe finita finché non avrebbe raggiunto il suo obbiettivo. Certo, era utile ogni tanto, ma lei non lo faceva solo per me, c'era ovviamente un secondo fine! Quella vipera della mia migliore amica si era presa una sbandata per Hermione Granger...
Fui sconvolto quando me lo disse, ma ovviamente più di una volta mi era capitato di nominarle i miei incontri con la Grifondoro e mai avrei pensato che fosse gelosa! E vabbè poteva anche starci, se lei mi avesse aiutato con Harry qualche volta, io avrei messo una buona parola su di lei con la Granger, che in questo periodo mi stava particolarmente addosso. Credeva di dovermi un favore per aver aiutato Harry, che idiozia!
Comunque sia, non era un problema lei, ma la lenticchia che la seguiva a mo' di cagnolino...
Weasleyuccio si che avrebbe voluto farmi fuori.

Avevo un'ora di pausa tra una lezione e l'altra e me ne stavo seduto al lago a leggere "Il Ritratto di Dorian Gray"
era un libro molto interessante e mi persi così tanto, che non vidi arrivare un moretto che mi lancio un sassolino in testa per farsi notare.
"Draaay"
"Sfregiato" lo salutai ghignando;
"Era in senso buono?"
non risposi, si sedette accanto a me e sospirò. Stava palesemente cercando di attirare la mia attenzione!
"Cosa leggi?" mi chiese poi; io cedetti e mettendo il segno alla pagina, chiusi tutto e mi dedicai un po' a lui.
"Eh va bene hai vinto tu, non leggo più!"
"Ti ringrazio! Senti un po' ho una cosa per te..."
Al suon di quelle parole, mi si attizzarono le orecchie, un regalo? Harry aveva un regalo per me?! Sarei svenuto.
"Per me?" lui annuì e mi fece chiudere gli occhi. Mi prese le mani, e le apri a coppa, al suo tocco, rabbrividii.
Sentii poi un piccolo peso e non riuscii a non aprire gli occhi, il mio braccialetto...

Restai senza parole, mi brillavano gli occhi e non riuscivo a muovermi; "Va tutto bene?" mi richiamo Harry "Ti sei incantato?"
"Come hai fatto ad averlo? Dove l'hai trovato? e come facevi a sapere che fosse mio!" cominciai con mille domande, effettivamente non saprei dire se fossi arrabbiato o felice, come ci era riuscito?
"Io- ok è imbarazzante, ma quando ci siamo 'scontrati' in biblioteca mentre andavi via ti è caduto, così l'ho preso io" mi spiego tutto d'un fiato, stava arrossendo...
"E perché non me l'hai ridato prima?! Ci siamo visti più di una volta dopo quel giorno" alzai il tono della voce immediatamente, lui abbasso lo sguardo e prese a guardarsi le mani; "Non lo so, non ho avuto il coraggio, credo... quasi me ne dimenticai dentro il cassetto, ritrovandolo oggi, ho solo pensato potesse farti piacere, nulla di più"
Quindi lo aveva sempre avuto lui... sospirai, ero contento di riaverlo, ma non credevo potesse mai averlo lui.
Harry si mise a giocare con l'erbetta, cercando di non incrociare il mio sguardo,  credetti di averlo messo in imbarazzo...
"Grazie, non so cosa dire, non volevo alzare la voce. Non hai fatto nulla di male, anzi"; lui annuì e si sistemò gli occhiali sul naso. Guardai il braccialetto ancora tra le mie mani, mi sistemai i capelli e ricominciai a parlare; "Anche io ho una cosa per te" gli dissi attirando adesso io, la sua attenzione. "Non mi devi nulla" taglio corto.
Presi il suo polso e infilai il braccialetto, stringendo bene i lacci, facendo in modo che fosse della sua dimensione; lui mi sguardo sconvolto.
"Voglio che lo abbia tu..." dissi sospirando; "È anche un modo per mantenere al meglio la mia promessa, così sarò sempre insieme a te, senza mai lasciarti solo"

A quelle parole lui mi guardò con gli occhi lucidi; "Non posso accettare"
"Si che puoi, ormai lo hai al polso. Voglio che lo tenga tu!" e così presi le mie cose e scoccandogli un bacio sulla guancia, rientrai al castello per la lezione.
Lui mi corse dietro, riuscendo a saltarmi sulla schiena abbracciandomi e ringraziandomi. Andavo a fuoco.
"Grazie, per tutto" mi disse sorridente, poi decisi stavolta io di accompagnarlo alla sua lezione...
"Più tardi ho gli allenamenti, perché non passi a prendermi? Studiamo insieme se ti va"
Non potei fare a meno di accettare, e con molto imbarazzo andai a lezione.
Quel pomeriggio però per la noia studiai prima e poi, da bravo coglione qual'ero, mi addormentai fino a ora di cena, dimenticandomi completamente di Harry.
"Cazzo cazzo cazzo" urlai appena Blaise mi sveglio, ma come avevo potuto? Probabilmente Potter mi aspettava da tutto il pomeriggio... Ma perché non era venuto a cercarmi?
Impanicato al massimo, corsi in fretta al dormitorio di Grifondoro, sperando che Harry non fosse già sceso in Sala. Per mia fortuna appena arrivai, il quadro della Signora Grassa si aprì facendo comparire proprio lui con i capelli spettinati e ancora bagnati: come faceva a essere così perfetto in ogni situazione? Con lui, Ginny Weasley e Neville Paciock.
"Ehi Sfregiato!" dissi facendomi notare; "Stronzo" mi disse lui, fece poi cenno agli altri due di andare e restammo da soli.
"Devi perdonarmi, mi sono addormentato!"
"Oh povero-piccolo-stupido-biondo-ossigenato" urlo alternando le parole a dei piccoli pugnetti sul petto, faceva male.
"Ho passato tutto il pomeriggio ad annoiarmi studiando da solo!"
Io non riuscii a stare serio e continuai a ridere per le sue facce strane.
"Eh dai, saprò farmi perdonare! Promesso"
Detto questo riuscii a convincerlo e ci dirigemmo insieme a cena.
Avevo qualcosa in mente? Assolutamente si.