Capitolo XVI

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"Non. Ho. Assolutamente. Parole. Draco Malfoy." mi urlava Pansy; "È una racchia. Lei no. Perché cazzo non mi hai detto niente?"
Eh beh. Non volevo di certo vedere una reazione come questa, sapevo si sarebbe comportata così, non ha motivo di essere gelosa.
Mi stavo preparando per andare a dormire, quando qualcuno di nome Blaise, aveva avuto la brillante idea di spifferare tutto. "Grazie mille, Zabini"
Io sbuffai, non avevo voglia di parlare, Pansy continuava a urlare come una forsennata; "Oh su Pans, so quello che faccio lasciami stare"
Riuscii a farla calmare e alla fine torno nella sua camera, io lessi un po' il mio libro, fino a quando però mi resi conto di aver esagerato e mi ritrovai alle 4 del mattino ancora lì...
Mi ero perso completamente, sognavo a occhi aperti una storia come quella dei due protagonisti della mia storia, ma la mia metà non aveva il viso di Astoria, bensì un viso semplice, del mio Harry.
Mi mancava da morire...
Mi strofinai gli occhi e continuai a leggere, sentivo i miei compagni muoversi tra le coperte e ogni tanto, qualche parola nel sonno; udii poi un rumore, qualcosa che era caduto in terra al piano di sotto, può essere che qualche ragazzo era ancora in piedi? Essendo prefetto, era mio compito far stare tutti nelle proprie camere, ci avrei rimesso io.
Cercai le mie ciabatte, presi la bacchetta e scesi in Sala Comune, quasi non vidi due, tre gradini e stetti quasi per cadere.
Puntai la bacchetta sull'intera stanza e la feci illuminami.
"Che diavolo fai tu qui?" urlai spaventato e perdendo un battito, Potter era lì.

Credetti di svenire da un momento all'altro. Non ebbi il tempo di realizzare il tutto che, Harry si fiondò sulle mie labbra con prepotenza. Mi mise una mano sulla guancia e una sulla schiena per stringermi meglio a lui, non voleva mi staccassi. Io non riuscii a resistere e mi feci trasportare un po' troppo, consentendogli anche l'accesso alla lingua... Le nostre mani vagavano tra i nostri corpi e nessuno dei due aveva la minima intenzione di staccarsi, quello sì che era magico. Che sarebbe successo dopo? Il suo profumo mi aveva mandato in confusione e l'unica cosa che volevo, era averlo lì con me.
Ci staccammo dopo minuti e minuti, col fiato corto.
Lui poggio la fronte sul mio petto e picchiettava con il pugno leggermente...
"Io mi sono innamorato..." mi sussurro piano, come se avesse paura di risvegliarmi da quel sogno, così fece.
Io mi staccai, ma come poteva dirlo...
I miei occhi si spensero, come poteva essere vero.
"Potter, me l'hai già detto. Volevi che ti dicessi più di una volta che sono contento per te? Bene. Sono fatti tuoi, non voglio mischiarmi...Ma credo che ora alla tua ragazza o ragazzo quello che è successo non gli faccia piacere..." gli dissi freddo, come riusciva lui a distruggermi nessuno.
Mi guardò fisso negli occhi.
Ed ecco, le sue labbra di nuovo sulle mie, ora le sue mani mi stringevano la maglia.
"Sei uno stupido." mi disse senza fiato; ti pareva che tra i due non fossi io lo stupido.
"Perché mai!?"
"Perché io mi sono innamorato di te."

Lo guardai sconcertato, ma alla fine fui io a tirarlo verso di me e continuare a baciarlo.
Non riuscivo a fermarmi, ero in estasi, non volevo altro che lui. Riuscii a prenderlo in braccio e a incastrare bene le sue gambe ai miei fianchi, i suoi baci mi provocavano le farfalle nello stomaco.
Ci sedemmo sul divano e continuammo così.
Mi stringeva trasmettendomi tutto il calore che avevo perso da giorni, ci staccammo ogni tanto e mi perdevo nei suoi occhi, diavolo quanto era bello. Con il viso innocente, mi accennava un sorrisino e arrossiva... Sarei rimasto così per sempre.

"Draco..." mi sussurro nell'orecchio; "Sono perso di te, da mesi."
stavo andando in tilt. Dovevo dirgli qualcosa anche io. "Mi mandi fuori di testa Potter, anche io sono innamorato di te..."
D'un tratto si fermò, allentò la presa e ci ritrovammo faccia a faccia, mi guardava con... stranezza?
"Tu... sei innamorato di me?" mi chiese con un po' di speranza negli occhi, cominciai a tremare temendo una brutta reazione se avessi risposto;
"Sorpreso? E lo stupido sarei io?"
ghignai con un po' di modestia, lui sorrise sgargiante e riprendemmo a baciarci, non ne avevamo mai abbastanza.
Era tutto così perfetto, non ero così felice da settimane...
Ci stendemmo sul divano, lui sopra di me continuava ad assaporare le mie labbra.

"Sono così felice di avertelo detto... erano giorni che ci provavo"
"Mi sono solo impanicato... infondo avevo perso le speranze di poterti piacere..."
Stavamo parlando un po' del più e del meno abbracciati, non volevo assolutamente interrompere quel momento. "Beh potevi farmi spiegare! Ti avevo detto che avevi frainteso..." mi consolava lui.
"Ma senti..." continuo; oddio. Sapevo cosa mi stesse per chiedere, panico panico panico.
"Io mi rendo conto che forse corriamo troppo, o che ti stia mettendo sotto pressione, ma, ehm... io sto bene con te, sono innamorato di te, e mi chiedevo se tu... insomma..."
"...Mi stai chiedendo di stare con te, Sfregiato?" ironizzai io, magari avrei dovuto dirlo con un po' meno di arroganza, ma non sarei stato io.
"Vuoi? Puoi anche dirmi no, ceh capirei, ti ho fatto stare male, non sono stato così presente in questo periodo e cap-"
Lo zittii subito, gli presi il mento con due dita e lo baciai delicatamente. Si stava già facendo tante paranoie inutili!
"Si Potter, voglio. Non desidero altro..." gli sussurrai e lui contento mi abbraccio.

Io e lui, adesso stavamo insieme.
Io e lui, e nessun altro
Io e lui, per sempre...

Forse...

𝑴𝒊 𝒊𝒏𝒔𝒆𝒈𝒏𝒊 𝒂𝒅 𝒂𝒎𝒂𝒓𝒆..? ||𝑫𝒓𝒂𝒓𝒓𝒚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora