Capitolo XX

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Restammo lì accoccolati per un bel po'.
Harry era sul mio petto che disegnava figure astratte con le dita, rabbrividivo.
Io non dicevo nulla, quasi non ci credevo... io e Harry lo avevamo fatto, cazzo mi sembra un sogno. Se fino a qualche anno fa mi avessero detto che un giorno sarei capitato insieme a quello Sfregiato, sarei scoppiato a ridere e non ci avrei neanche pensato; eh invece ora mi ritrovo perso di questo ragazzo con occhi smeraldo che sta aggiustando la mia vita.
Gli diedi un bacio sulla testa e aspirai il profumo dei suoi capelli, mandorle?
"Ehi" mi sussurro alzando la testa verso la mia direzione e facendo incrociare i nostri occhi "Grazie"
"Eh di cosa? Sono io a dover ringraziare te, mi stai migliorando la vita" continuai io, ero in tilt. Lui mi sorrise, mi diede un bacio a stampo molto leggero e si rimise sul mio petto. "Sfregiato" ripresi io; forse avevo altro da dire...

"Io- ho detto di amarti"
"E anche io ti amo" mi interruppe immediatamente "Qual'è il problema?"
"È complicato, cazzo non voglio rovinare tutto"; stavo partendo malissimo. Non volevo mica farlo preoccupare o mettergli in testa che volevo lasciarlo, non trovavo le cazzo di parole giuste.
Mi alzai e mi misi a gambe incrociate e feci un respiro profondo.
"Cambiamo, cambiamo la nostra promessa, ti prego" esitai "mi insegni ad amare? Io non so farlo. Non so dimostrare affetto, non so dire a una persona come te quanto mi faccia stare bene o quanto sia importante. Non so farlo. E non voglio che tu pensi che non ti amo, solo, non so farlo."
"Draco io-" provo a dirmi, ma non avevo finito, non mi sarei calmato finché non avessi finito.
"Promettimi che ci proverai, perché non ho idea di cosa cazzo sia l'amore e solo tu puoi farmi provare queste sensazioni... ti chiedo di promettermelo perché so già di essere un disastro e ti chiedo almeno di provarci... Non posso perderti, sono un completo disastro e non credo neanche di meritarti, tu sei così, così perfetto e io non sono altro che uno sbaglio della Ter-"
Harry mi tiro uno schiaffo. Sentii la guancia bruciare e diventare rossa subito, ma che cazzo.

"Ma che diavolo!" urlai
"Non osare mai più dire una cosa del genere, mi hai capito? Non te lo permetto. Stai sempre lì a sminuirti. Vuoi smetterla? Neanche io sono perfetto come dici tu. Anzi forse sono pure peggio di te, ma non ti permetto di dire queste cose sul tuo conto. Non esiste. Per me sei la persona più importante della mia vita, sei il ragazzo che amo da mesi e mesi, quello a cui penso prima di andare a dormire e quello a cui penso appena sveglio, mi hai rotto. Non devi sminuirti. Vuoi capirlo o no che sei fantastico? Cazzo Dray, sei tutto quello che mi è rimasto, non posso sentirti dire queste cose" ed ecco che ero riuscito a farlo piangere, fantastico. Che disastro.
"Non hai bisogno di imparare come si ama, scemo. Sai già farlo."
Abbassai lo sguardo e non osai rialzarlo, mi aveva steso, e dalla rabbia si stava sfogando pure lui. Stavamo tirando fuori tutto quello che avevamo dentro da troppo... come biasimarci...
Restammo un po' in silenzio, certo che solo lui riusciva a tirar fuori da me di tutto, non sapevo però cosa fare; Volevo baciarlo e scusarmi, le mie parole avevano fatto male a entrambi, era logico.
Mi sentii uno schifo, ma stavolta toccava a me fare qualcosa. Mi asciugai il viso dalle ultime lacrime e schiarii la voce, poi feci cenno al mio ragazzo ci avvicinarsi a me e lo abbracciai; "Perdonami. Mi prende il panico quando devo esternare le mie emozioni...Ma io ti amo e questo non cambia, ok? Sei il mio piccolo e non posso più far a meno di te"
A quelle parole lui strinse ancora di più la presa e feci lo stesso.
Rimanemmo così per altri minuti e poi mi ritrovai le sue labbra sulle mie.
"Già non resistevo più..." e così vi lascio immaginare il continuo...

"Sei pronto adesso? Dobbiamo ridare le chiavi alle 17, muoviti" mi urlava Harry, che fretta c'era? Io sbuffai e mi comincia a vestire in fretta. Entrambi eravamo abbastanza stanchi, ma se pensavo che ancora la giornata con lui doveva finire, la mia energia aumentava! Avevo addosso un maglioncino bianco e un pantalone nero, in più la mia amata giacca nera, lo Sfregiato invece sembrava si fosse vestito al buio. Ahhh, non aveva proprio il senso dello stile; " Qualche giorno ti rifaccio l'intero guardaroba Potter. Parola di-"
"Parola di Malfoy gne gne gne! Sei scontato! E poi, che c'è di male nel mio guardaroba?" mi scimmiotto subito in difesa, che permaloso!
"Beh tutto!"
Scoppiammo a ridere e, dopo esserci sistemato abbastanza, tornammo in quel posto.
"Manca ancora tanto al luogo dei gelati? Ho una fame" sbuffai
"Ahahahahh, luogo dei gelati? Dray si chiama gelateria! E no, siamo quasi arrivati..."
Si divertiva proprio a sfottermi. Durante il tragitto ne approfittai per chiedergli qualcosa in più sulla sua vita, prima di venire ad Hogwarts; "E tu mi stai dicendo che dormivi in uno stanzino?"
"Sottoscala, preferisco."
"Oh ma non è possibile. Inaccettabile. Babbani, solo loro possono." era davvero assurdo.
Come si poteva trattare in quella maniera un bambino di 11 anni? non potevo crederci
"Non importa, ora loro si sono trasferiti e io sono andato a vivere da Sirius, te ne ho parlato di lui, mi sembra"
"Oh sisi, spero bene. Non voglio che torni lì e starci male"
Neanche il tempo di finire che ci ritrovammo di nuovo in quella gelateria, sembravo quasi un bambino.
Entrando subito chiesi della vaniglia. Il solito.
"Ma no. Dray guarda quanti altri gusti! puoi provarne più di uno. Prendi quello che vuoi. E scegli un bel cono. La coppa la mangi sempre!"
Mi lasciai andare e mi scatenai di brutto.
Scelsi cioccolato, pistacchio, un frutto a me sconosciuto chiamato cocco e limone. Abbinamenti molto strani ma ne andai matto.
I gusti di Harry, non li ricordai... nomi strani.
Beh, di certo però, quella giornata me la sarei ricordata a vita.

𝑴𝒊 𝒊𝒏𝒔𝒆𝒈𝒏𝒊 𝒂𝒅 𝒂𝒎𝒂𝒓𝒆..? ||𝑫𝒓𝒂𝒓𝒓𝒚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora