Un posto sicuro

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Ad un certo punto Ethan mi chiede una sigaretta, io gli rispondo che non ne ho e che non fumo. Perciò mi chiede: "È un problema per te se io fumo?"
Gli dico di non preoccuparsi e che se voleva fumare a me non da nessuno fastidio. Quindi cerchiamo un tabacchino così Ethan può comprare delle sigarette.

Arrivati d'avanti al tabacchino decido di aspettarlo fuori mentre lui entra.

Era una stradina un po' buia e isolata. C'era solo un signore davanti il tabacchino che inizia a guardarmi con brutte intenzioni.
Cerco di mostrarmi forte il più possibile facendo una faccia dura e sostenuta.
Quest'uomo si avvicina facendomi domande del tipo: come mi chiamo? Dove abito? E se mi andava di fare un giro con lui. Io gli rispondo di non essere interessata, ma si avvicina sempre di più iniziando a fare complimenti inappropriati e non richiesti. Cerco di allontanarmi.
In quel momento Ethan arriva e comprendendo la situazione, viene al mio fianco, mi abbraccia con il suo braccio sinistro e dice con un tono severo e arrabbiato: "Cosa vuoi dalla mia ragazza?!" Rivolgendosi all'uomo che mi sta importunando.
Io alzo gli occhi piena di felicità perché mi ha chiamata la sua ragazza, anche se so che l'ha detto solo per la situazione e che non è vero, fa comunque un bel effetto.
Ethan ha un espressione serissima, infastidita, con le sopracciglia inarcate e i muscoli irrigiditi.

Al che l'uomo risponde: "Mh... no niente..." con un tono scocciato.

Ethan mi stringe, ci giriamo e ce ne andiamo.
Mentre mi chiede: "stai bene?"
In quell'esatto momento, l'uomo ancora insoddisfatto, inizia a provocarci dicendo con un tono sarcastico e pungente: "Non preferisci un uomo vero? Cosa sono quei capelli...!"
A quelle parole ho sentito un fuoco dentro, non potevo non risponderlo, non è nemmeno degno di nominarlo il nome di Ethan.

Al che mi giro, e con un tono aspro e tutta la mia nonchalance gli ribatto: "Senti, i suoi capelli sono meravigliosi, e comunque se volesse li può sempre tagliare o farseli cresce fin che vuole. Il vero problema sai qual'è? Che nel tuo caso non sono i capelli a crescere ma la tua invidia, ignoranza e presunzione che spero taglierai presto."

L'uomo innervosito si avvicina velocemente, alza il suo braccio destro come per colpirmi. Sono morta di paura, ma ovviamente non l'ho dato a vedere.

Mentre sta per colpirmi, vedo una mano che ferma, decisa, il braccio di quell'uomo.
È la mano di Ethan.
"Non ti permettere mai più!" Dice Ethan con un tono basso e deciso, guardandolo dritto negli occhi.

Avendo paura di cosa possa succedere in quel momento, abbraccio Ethan e gli dico di andarcene. Menomale il tabaccaio, che ha visto tutta la scena, arriva per allontanare l'uomo, e mentre lo trattiene noi ce ne andiamo.

Io tiro un sospiro di sollievo, mi sono spaventata tantissimo, e finalmente ora posso mostrare la mia paura che ho cercato di trattenere fin ora.
Ho la faccia bianchissima e inizio a sentire i brividi di freddo.
Ethan se ne accorge, così smette di camminare.

"Perché ti sei fermato?" Gli chiedo cercando di sembrare disinvolta.

Lui, però, si è accorto che qualcosa non va. Perciò, disponendosi esattamente difronte a me, mi chiede: "Cos'hai?"

Io gli dico che sto bene ma lui ovviamente non mi crede, non lo avrebbe fatto nessuno dall'espressione del viso che ho.

Continua a guardarmi negli occhi, e credo abbia capito cosa mi turba. Infatti, mantenendo il contatto visivo, si avvicina. Io sono sempre più agitata, poi mi abbraccia, mi stringe forte. All'improvviso mi sento al sicuro, non ho più i brividi di freddo e sto riprendendo colore in viso.
È come se il suo abbraccio abbia aspirato tutto il mio spavento dandomi in cambio tranquillità e un posto sicuro.
Mi sento capita, anche senza avergli detto niente.
Ha capito tutto guardandomi negli occhi.
Chissà se ha capito anche che lo amo.

Ora che sono più tranquilla, ricambio il suo abbraccio.

"Sei più tranquilla adesso?" Mi sussurra al orecchio. La sua voce è così calma, pacata e molto dolce, quasi rilassante.
"Sì ora sto meglio." Gli rispondo.

Mi stringe ancora una volta, poi porta le sue mani sul mio viso, ha delle mani grandissime o sono io ad avere un viso piccolissimo, perché quasi mi copre tutta la faccia con le sue mani.
Mi osserva, io non riesco a guardarlo perciò mantengo lo sguardo basso.
Mentre accarezza le mie guance con i suoi pollici mi dice: "Non avrei mai permesso a nessuno di farti del male!"
Mi bacia sulla fronte, e si gira come per continuare a camminare.
Io resto di sasso, "lui ha capito tutto quello che mi passava per la testa, e mi ha dato un bacio sulla fronte!" pensavo.

Ora anche io mi sposto al suo fianco e riprendiamo la passeggiata.

I sogni fanno paura|| Ethan Torchio Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora