Capire se stessi

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È passata una settimana dalla giornata in piscina, e dalla dichiarazione. Da allora non ho più sentito Ethan, non ci siamo più scritti. Io non ho il coraggio di farlo, ho paura di fare qualcosa di sbagliato. Riesco ad avere un po' di notizie tramite Vic. Anche lei, però, non riesce a dirmi molto perché in questi giorni Ethan non si è fatto sentire ne vedere molto, e quelle volte che ha avuto modo di parlarci mi dice che era un po' assente.

Io, invece, cerco di continuare la mia vita normalmente, ma è molto difficile, tutto il mio mondo interiore, tutta la mia voglia di vivre sembrano siano spariti. È come se non sono più in grado di provare emozioni. Ethan mi manca tanto, e mi fa soffrire il pensiero che lui sta soffrendo per colpa mia. Ora posso solo sperare che lui si riprenda presto, quando saprò che sta bene allora potrò stare meglio anche io. Per ora mi limito a vedere le mie giornate vuote susseguirsi una dopo l'altra.

Oggi però invece di deprimermi sul letto suonando qualche nota triste alla chitarra, andrò a deprimermi da Ale. La faranno santa lo so.

X: "Ethan!"

Sento una fitta al cuore e lascio cadere tutti i fogli che ho in mano. Resto immobile a fissare i fogli sul pavimento mentre mi rimbomba nella testa "Ethan!"

X: "Ethan vieni qui!"

Mi giro verso la porta dell'ufficio per vedere. C'è solo una signora che sta chiamando suo figlio. Quindi mi tranquillizzo e mi chino per raccogliere i fogli. "Uffa ora mi tocca ordinarli di nuovo."

Finisco di lavorare e vado a casa di Ale.

Ale: "Buongiornoooooo!"

Io: "Ciao..."

Ale: "Sempre più depressa a quanto pare..."

Io: "Oggi mentre ero a lavoro sento qualcuno che chiama "Ethan!" ho preso un colpo. Poi mi giro ed era una madre che chiamava suo figlio. Sto impazzendo, solo sentire il suo nome mi ha bloccata."

Ale: "No, non stai impazzendo. Eri già pazza stai solo peggiorando."

Io: "Ah Ah Ah. Io sto male e tu ti diverti anche a prendermi in giro..."

Ale: "Se stai male fai qualcosa."

Io: "E cosa dovrei fare?!"

Ale: "Scrivigli."

Io: "Per dirgli cosa? Non posso mica scrivergli come se non fosse successo niente!"

Ale: "Assolutamente. Ma puoi dirgli che ci hai pensato e che ti dispiace, che non vivi senza di lui e tutte le altre cose romantiche e sdolcinate che ti vengono in mente."

Io: "Si così poi dopo avergli detto questo gli dico, "però rimaniamo amici" e non risolverà il problema perché continuerà a stare male."

Ale: "Infatti non sarete mai solo amici voi due."

Io: "Ecco appunto. Quindi non posso scrivergli."

Ale: "Perché?"

Io: "Lo sai perché."

Ale: "Tu vuoi l'amore e poi quando lo trovi scappi via perché hai paura di poter stare male. Beh ti dico una cosa, amare è anche dolore è vero, però ne vale la pena rischiare. Se non rischi non potrai mai dire di amare qualcuno. Quindi non venirmi più a dire che ami Ethan perché non sei stata disposta a rischiare per lui. Penso proprio che tra i due, quello veramente innamorato sia lui. Lui ha rischiato e si è fatto male, però lo ha fatto. Tu invece no, forse non lo ami come dici."

Ascoltare queste parole mi fa veramente male, forse perché una parte di me sa che ha ragione. Ma la mia parte razionale continua a prevalere e continuo ad avere paura. Che fine ha fatto la mia parte romantica e sognatrice?
Mi viene un mal di testa fortissimo, come se la mia mente si stia ostinando a lottare contro i miei sentimenti.

Io: "Non mi sento per niente bene. Vado a casa a riposarmi un po'."

Ale: "Ok va bene. Pensa a quello che ti ho detto però."

Io: "Certo, va bene. Ciao tesoro."

Arrivo a casa e faccio una doccia calda sperando che mi aiuti a pensare e a rilassarmi un po'.

Victorias'pov

Siamo alla sala prove e anche oggi Ethan non è venuto, ha detto che non se la sentiva.

Thomas: "Ragazzi dobbiamo fare qualcosa!"

Damiano: "A cosa ti riferisci?"

Thomas: "A Ethan e Damy."

Damiano: "Dobbiamo solo dargli tempo, si riprenderanno. È normale che adesso soffrono."

Victoria: "Quei due devono stare insieme."

Damiano: "Sì anche secondo me, li ho visti insieme. Ma cosa possiamo fare noi?!"

Thomas: "Damy dovrebbe superare la sue paure ma solo Ethan può aiutarla in questo."

Victoria: "E Ethan dovrebbe lottare un pochino per lei..."

Damiano: "Esatto. Ma credo siano ancora troppo scossi per parlarne."

Victoria: "No no, loro non devono saperlo. Senza accorgersene devono superare questo ostacolo insieme."

Thomas: "Ok ma come credi di fare?"

Damiano: "Potremo farli incontrare..."

Thomas: "Sì ma non troppo presto. Secondo me dobbiamo dargli del tempo per capire anche loro cosa vogliono."

Victoria: "Ho un idea! Al prossimo concerto che faremo, convincerò Damy a venire, non credo che sarà molto difficile, e dopo il concerto li facciamo stare insieme facendo sembrare tutto un caso. Che ne dite?"

Damiano: "Secondo me è perfetto. Il prossimo concerto è ad aprile tra otto mesi, così avranno tutto il tempo di riprendersi e capire meglio se stessi."

Thomas: "Perfetto! Pensiamo a che scusa possiamo usare."

I sogni fanno paura|| Ethan Torchio Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora