Dopo il viaggio

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Dopo un viaggio lunghissimo, arrivo verso le 7:00 a Reggio Emilia. Siccome alle 8:00 devo essere in ufficio per lavorare e non voglio andarci con questi vestiti che indosso ormai da tre giorni, vado prima a casa per farmi una doccia e cambiarmi i vestiti. Devo fare tutto il più velocemente possibile, anche perché inizio ad avere fame e dovrei trovare anche il tempo per mangiare. Spero solo di trovare poco traffico in strada. Per non perdere tempo negli abbinamenti indosso un vestito nero con piccolissimi pois bianchi, di un tessuto monto leggero e svolazzante, degli stivaletti di pelle bianchi con tacco, borsa di pelle bianca, occhiali da sole e sono pronta.
Scendo le scale di corsa creando dei boati tremendi con i tacchi, salgo in macchina e mi sento automaticamente una pilota di formula 1 per cercare di recuperare il più tempo possibile. Fortunatamente proprio di fronte all'ufficio in cui lavoro c'è un bar così posso andare a fare colazione li, che se dovevo prepararla io ci avrei messo il doppio del tempo.
Sono le 7:45 e sono finalmente arrivata nei pressi dell'ufficio e, trovato un parcheggio disponibile, lo occupo immediatamente e corro al bar.
Una volta entrata mi siedo e ordino un cappuccino con una brioche al cioccolato. Ho dieci minuti per fare colazione e rilassarmi un po' prima di iniziare a lavorare. Sono stanchissima e molto assonnata, non ho dormito per tutta la notte, ho delle occhiaie pazzesche. Mentre aspetto che la barista mi prepari l'ordine, tiro fuori dalla borsa il correttore che ho per le emergenze e cerco di coprire le occhiaie per quanto possibile. Mi ricordo anche che Ethan mi aveva detto di mandargli un messaggio quando arrivavo, così prendo il telefono e gli scrivo che sono arrivata e che il viaggio è andato tutto bene. La mia colazione è pronta, ma dopo aver bevuto il cappuccino, ordino anche un caffè per evitare di sbadigliare tutto il giorno. Finito di mangiare, sono giusto le 8:00, pago il conto e mi dirigo in ufficio, che menomale mi basta solo attraversare la strada.

Dopo due giorni che mi sono assentata a lavoro, oggi ho il triplo del lavoro da fare visto che c'è anche quello arretrato. Non ho un attimo di tregua tra clienti, telefonate, documenti da compilare e fascicoli da archiviare. Vorrei solo dormire, i miei pensieri sono rivolti solo al mio morbido e comodo letto in cui mi ci tufferei e ci dormirei per una settimana.

Finito di lavorare, salgo in macchina e, più stanca di prima, so già dove andare. Cioè a casa a dormire.
Prendo prima il telefono per controllare i messaggi che l'ho abbandonato da tutta la mattina. Tra i primi, ci sono i messaggi di Ethan che dice: "Buongiorno cucciola. Come stai? Come sta andando il lavoro?"

Gli rispondo: "Buongiorno cucciolo. Io sono assonnata ma sto bene. Il lavoro oggi è stato particolarmente stressante, menomale che ho finito. Tu come stai?"

Poi vedo i tantissimi messaggi di Ale che, poverina per due giorni in compagnia di Ethan e i ragazzi, non le ho risposto.
Ha scritto: "Come è stato il concerto?"
"Oh mi rispondi?"
"Vabbè vado a dormire buonanotte."
"Buongiorno."
"Come stai oggi?"
"Ma perché non mi rispondi?"
"Tesoro mi sto preoccupando, è successo qualcosa?"
"Hai litigato di nuovo con Ethan?"
"Ma stai male?"
"Mi rispondi?!"

Poverina l'ho fatta preoccupare per niente. Neanche se lo immagina cosa è successo! Dai mi farò perdonare con un vassoio di pasticcini. Guido fino in pasticceria per comprare i pasticcini e vado a casa sua così le faccio una sorpresa.
Suono il campanello.
Quando si affaccia alla porta e mi vede, la prima cosa che dice ovviamente è: "Perché non mi rispondi ai messaggi? Mi sono preoccupata tantissimo!"

Io: "Scusa mi dispiace. Però ti ho portato i pasticcini!"

Ale: "Ahaha ma io non ho parole. Ho una matta per amica. Vieni entra. Comunque perché non mi rispondevi?"

Io: "Adesso ti racconto tutto, fammi appoggiare i pasticcini sul tavolo altrimenti per l'emozione li lancio in aria. Ahahahah."

Ale: "Ecco brava. Così io intanto inizio ad assaggiarne qualcuno."

Io: "Allora mi dispiace non averti risposto... ma in pratica... io e Ethan stiamo insieme!"

Ale: "Cosa? Veramente? Non mi stai facendo uno scherzo."

Io: "No no, sono seria. Stiamo insieme da ieri."

Ale: "Lo sapevo io che voi due dovevate stare insieme!"

Io: "Sì sembra lo sapessero tutti tranne noi."

Ale: "No a dire il vero solo tu non lo sapevi."

Io: "Oh ma da che parte stai?!"

Ale: "Dalla parte di chi ha ragione e tu cara mia ti sei creata troppi problemi inutili."

Io: "La smetti di infierire?!"

Ale: "No ahahah. Così impari a non rispondermi ai messaggi."

Io: "Ahahah, ok. Ora vado a casa a dormire che ho guidato per tutta la notte e non ho chiuso occhio."

Ale: "Ok ci sentiamo dopo allora."

Io: "Sì. Ciao."

Vado in macchina, guido fino a casa e sono talmente stanca che non mangio neanche ma vado direttamente a dormire.

I sogni fanno paura|| Ethan Torchio Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora