I sogni fanno paura|| Ethan Torchio

Con te sono felice

Scendendo al piano di sotto dell'hotel, arriviamo in una sala piena di tavoli con la colazione a buffet ben esposta. Prendiamo, quindi, dei piatti e li riempiamo, io di un paio di fette biscottate e marmellata, lui prende una brioche alla nutella e prendiamo entrambi una tazza di latte e caffè. Cercando un tavolo libero per sederci, avvistiamo i nostri amici in un tavolo infondo alla sala e decidiamo di stare in loro compagnia.
Arrivati al loro tavolo poggiamo i piatti, avviciniamo le sedie e ci sediamo.

Io e Ethan: "Buongiorno!"

Thomas: "Ciao ragazzi!"

Damiano: "Avete dormito bene? Ahah."

Capendo la sua malizia non so cosa rispondere.

Ethan: "Meravigliosamente! E suppongo che questa è tutta opera vostra."

Thomas: "E certo! Se dipendeva da voi facevamo vecchi."

Victoria: "Ah a proposito, quindi adesso è ufficiale? State insieme?!"

Io: "Emhhh, non proprio..."

Thomas: "E che tristezza rega!"

Damiano: "Siete sconvolgenti!"

Io: "Ahaha sorry. Comunque oggi devo cercare di sistemare la macchina."

Lello: "Tranquilla non preoccuparti, ci ho riguardato questa mattina e con la luce del giorno è stato più facile trovare il problema. Siccome non era niente di grave l'ho già sistemato."

Io: "Davvero?! Grazie mille, sei fantastico! Comunque vi ringrazio tutti se non era per voi non saprei proprio cosa avrei fatto ieri."

Damiano: "Mettetevi insieme e poi ne riparliamo, i ringraziamenti li accetterò solo allora."

Victoria: "Sì, sono d'accordo."

Finiamo di mangiare e ci alziamo dal tavolo per uscire dall'hotel.
Arrivati fuori Victoria dice: "Ragazzi voi che programmi avete per oggi?"

Io: "Io dovrei tornare a casa..."

Ethan: "Non se ne parla proprio, tu adesso vieni con me. Ti porto in un posto."

Victoria: "Ok andate a fare i vostri giri e tu non te ne vai prima di questa sera perché abbiamo deciso di festeggiare."

Io: "Mi sembra che non posso proprio rifiutare ahahah."

Thomas: "Assolutamente no."

Ethan: "Cosa festeggiamo?"

Victoria: "L'amour!"

Ethan: "Ok... Però noi ora andiamo!"

Mi prende dal polso destro, mi tira a se e mi trascina via camminando ignara di dove mi stia portando.

Victoria: "A sta sera!"

Mi trascina fino alla sua macchina.

Ethan: "Sali!"

Io: "Dove andiamo?"

Ethan: "Ti ho mai delusa fin ora nei posti che ho scelto?"

Io: "No, ma sono curiosa."

Ethan: "Ecco allora fidati di me e sali. Sono sicuro ti piacerà."

Mentre siamo in macchina sento sempre più vicina l'aria di mare, l'odore della salsedine e qualche granellò di sabbia alzato dal vento.

"Mi stai portando al mare vero?!" Gli dico con un tono felice e vivace come una bambina che sta andando al parco giochi.

Ethan: "Forse."

Io: "Eddai tanto ormai l'ho capito quindi puoi dirmelo."

Ethan: "No, se lo avevo capito non c'era bisogno di dirtelo. E poi sei carina mentre ti agiti ahahah."

Io: "Uff che antipatico! Ahaha."

Infatti parcheggia la macchina proprio vicino al lungo mare di Bari.
Gira la testa verso di me e dice: "So quanto ti piace il mare che non potevo perdermi la tua gioia nel vederlo."

Io: "Hai ragione! Non c'è posto che mi renderebbe più felice. A parte i tuoi abbracci sia chiaro."

Ethan: "Ahahahahaha. Allora sarò felice di abbracciarti in riva al mare."

Io: "Allora corro verso il mare così mi abbraccerai prima."

Scendo velocemente dalla macchina e inizio a correre incontro al mare e Ethan mi segue.
Appena arrivata a riva, mi giro per vedere Ethan, ma lui è già a un passo da me che mi abbraccia fortissimo e senza neanche accorgermene mi ritrovo avvolta nelle sue forti braccia con le onde del mare e i gabbiani che insieme compongono una piacevole melodia spensierata.

Ethan: "Sei felice adesso?"

Io: "Immensamente. Talmente felice da voler fermare il tempo."

Ethan: "Mi fa piacere renderti felice."

Io: "Quando sono con te lo sono sempre. Ti va una passeggiata in riva al mare?"

Ethan: "Certo. Basta che sono con te, non m'importa cosa facciamo e dove siamo."

Mi prende la mano intrecciando le sue dita con le mie, io lo guardo spalancando gli occhi. Ethan accortosi della mia aria sorpresa mi dice: "Ti da fastidio?"

Io: "No... È solo che non me lo aspettavo."

Stringo anche io la sua mano e iniziamo la nostra passeggiata sulla spiaggia.