In ritardo

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Della luce mi sveglia.
Apro gli occhi.
Sono tra le braccia di Ethan.
Il suo viso e proprio davanti al mio, i nostri nasi si toccano, i nostri respiri si mescolano.
È così tenero mentre dorme.
Gli accarezzo il viso delicatamente per non svegliarlo.
"Abbiamo dormito abbracciati tutta la notte!" Penso.
"Aspetta! Cosa? Ho dormito fuori casa?! E non ho avvisato i miei genitori?! Mi ammazzeranno quando tornerò a casa! Che ore sono?" Continuo a pensare preoccupata.

Prendo il cellulare per vedere che ore sono, vedo 20 chiamate perse da Mamma e Papà. "Questa e la mia fine!" Poi vedo che sono le 6:00 del mattino.

"Devo sbrigarmi! Farò tardi a lavoro!" Urlo iniziando ad agitarmi.
"Dai Ethan svegliati è tardissimo!"

"Buongiorno anche a te..." mi dice con un aria assonnata.
"Ma quale buongiorno oggi sarà l'ultimo giorno della mia vita, sono una persona morta!" Continuo ad agitarmi.

Ethan: "Dai adesso non essere tragica. Cosa è successo?"

Io: "È successo che siamo stati qui tutta la notte!"

Ethan: "E quindi? Non ti è piaciuto?

Io: "No. Cioè... Sì. Sì è stato molto bello!"

Ethan: "E quindi perché ti stai agitando? A parte che ti stai anche imbarazzando."

Io: "Sì ma questi sono dettagli...ahah"

Ethan: "Dei meravigliosi dettagli..."

Io: "Sì ma pur sempre dettagli! Comunque il problema è che io ho dormito fuori casa senza avvisare, ho 20 chiamate perse dai miei genitori e saranno preoccupatissimi. Sapevano che ero partita per comprare una batteria e non sono più tornata a casa senza dare notizie. Senza contare che se non mi sbrigo faccio anche tardi a lavoro!"

Ethan: "Allora, per prima cosa chiama i tuoi genitori e digli che stai bene così non si preoccupano e non ti portano a "Chi l'ha visto?" Nel frattempo andiamo a un bar a fare colazione e poi corri a lavoro."

Io: "Come fai ad essere sempre così calmo? Comunque ok ora chiamo mia madre."

Il cellulare squilla...

Io: "Pronto mamma! Scusa se ieri non ti ho risposto non ho proprio sentito il telefono."

Mamma: "Ma ti rendi conto quanto mi sono preoccupata! Dove sei stata sta notte?!"

Io: "Scusa mamma mi sono dimenticata di avvisarti che dormivo fuori casa."

Mamma: "Dove sei stata!?"

Io: "Ho dormito da Ale."

Mamma: "Mh... Ok. Avvisa la prossima volta e non farmi preoccupare! E non fare tardi a lavoro."

Io: "Va bene mamma tranquilla. Ora vado altrimenti faccio tardi. Ciaoo."

"Vedi cosa mi fai fare!? Mi fai anche dire bugie a mia madre. È tutta colpa tua! Ahah." Gli dico scherzosamente.

Ethan: "Colpa mia? Sei tu che decidi cosa dire. Ahah."

Io: "Sì. Ma non potevo mica dirle: Ciao mamma sai che mentre cercavo una batteria mi sono scontrata con uno, il quale, poi mi ha chiesto di uscire, mi porta anche in campagna, sperduti nel nulla. Ma per guardare le stelle, non ti preoccupare mamma! Però non so come, ci siamo addormentati e mi ritrovo adesso con le tue chiamate perse. Ahahah."

Ethan: "Sì effettivamente ha più senso che eri da..."

Io: "Ale."

Ethan: "Sì Ale. Chi è Ale?"

Io: "Una mia amica."

Ethan: "Ah ok, un amica"

Tira un sospiro di sollievo.

Io: "Sì perché?"

Ethan: "Così. Curiosità."

Io: "Ok...
È tardiiiiii! Sbrighiamoci!"

Ci avviamo velocemente a fare colazione.

Andiamo al McDonald's, così sono vicina anche alla mia macchina e ci metto meno tempo.

Mangiamo il nostro cornetto con un cappuccino ancora mezzi addormentati e un po' spettinati.

Dopo aver finito di mangiare e pagato il conto, mi accompagna alla macchina per salutarmi.

Ethan: "Prima che vai via, voglio il tuo instangram e il tuo numero di cellulare."

Io: "No vuoi troppe cose... ahah. E poi cos'è questo "voglio"?"

Ethan: "Certo, "voglio" cosa credi? Non ti libererai più di me. Ahaha"

Io: "ahah. No sinceramente pensavo che dopo ieri fossi tu a voler dimenticare di avermi incontrato. Ahah"

Ethan: "Assolutamente no. Anzi è stato molto bello incontrarti. Sono sempre più convinto che sei speciale."

"E io sono sempre più convinta che ti amo." Dico a voce bassissima, tra me e me.

Ethan: "Cosa?"

Io: "Cosa? No niente... Dicevo, il mio istangram è: damy.ride e il mio numero di cellulare è: **********"

Ora ci salutiamo con un abbraccio. Ci stringiamo forte. Sento il suo profumo, è buonissimo. "Come fa ad essere ancora profumato dopo un intera notte? È così meraviglioso!"

Lui mi odora i capelli.

Io: "Che fai?"

Ethan: "Sai che i profumi sono collegati ai ricordi? Beh io voglio rendere indimenticabile questo momento. Sentendo questo profumo, ogni volta mi ricorderò dei bellissimi momenti passati con te. Conserverò il tuo profumo nella mia memoria finché non potrò sentirlo di nuovo."

Lo guardo completamente persa di lui e le guance tutte rosse, gli sorrido e gli do un tenero e affettuoso bacio sulla guancia.
Lui, completamente intenerito, mi pizzica le guance con le dita e sorride.

Devo però abbandonare questa visione meravigliosa di lui così dolce, perché rischio veramente di essere in ritardo.

Salgo in macchina e parto, continuandolo a guardare dallo specchietto retrovisore. Sento già che mi manca.
"Come può mancarti una persona che conosci appena? Non me lo spiego. Non mi spiego neanche il fatto che quando sono con lui non mi manca più niente. Non avevo mai provato questa sensazione prima. Sentivo sempre il bisogno di rincorrere qualcosa, un qualcosa che mi avrebbe resa felice, mi rifugiavo sempre nei miei pensieri, nel mio mondo perché lì c'era tutto quello che volevo. Con lui invece non ho bisogno di rifugiarmi da nessuna parte, perché con lui ho già tutto quello che voglio. Sono finalmente in pace con me stessa. Lui mette in ordine i miei pensieri con un abbraccio. Non so cosa sia questa sensazione me ha un effetto bellissimo su di me."

I sogni fanno paura|| Ethan Torchio Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora