Fortunatamente sono riuscita a trovare posto molto vicino al palco, sono in seconda fila. C'è tantissima gente, tutti lì per loro, mi sto emozionando io.
Siamo tutti in attesa dell'inizio del concerto, e finalmente arriva il momento del loro ingresso sul palco. Si vedono benissimo da qui, sono bellissimi e molto carichi.
Finalmente vedo Ethan, che è entrato insieme ai ragazzi. Salutano il pubblico e si posizionano ai loro posti per dare inizio al concerto. Tranne Ethan, che non si muove, mi chiedo cosa sta succedendo, poi mi rendo conto che non sono solo io a fissarlo ma anche lui si è accorto di me, sorpreso di vedermi come se non se lo aspettava. Ma come è possibile? Non credo che i ragazzi non gli hanno detto niente. Ora si gira e va a sedersi dietro la batteria.
Non posso fare a meno di guardarlo, è semplicemente meraviglioso, che scuote i suoi capelli a ritmo di musica mentre suona.
Mi lascio andare anche io alla musica, saltando a tempo e cantando a squarciagola tutte le loro canzoni.
Spesso mi sento osservata, e ogni volta che guardo Ethan, i nostri sguardi si incontrano, scoprendo di essere osservata da lui per primo. A distanza di tempo, quando ci guardiamo negli occhi ci siamo solo noi, in mezzo a una folla di persone continueremo a guardaci solo noi, e a dirci con lo sguardo ciò che non abbiamo il coraggio di dire a parole. In fondo si sa le parole possono mentire ma lo sguardo no. Ed ecco, quando lo guardo non posso nascondere quanto lo amo, posso dire ciò che voglio ma i miei occhi mi fregheranno sempre.È il momento dell'ultima canzone prima della fine del concerto, suonano "Morirò da re", poi salutano il pubblico, Ethan lancia le bacchette della batteria e scendono dal palco.
Lo stadio inizia a svuotarsi, io devo raggiungere i ragazzi dietro il palco. Finalmente rivedrò Ethan, tremo al pensiero di averlo di fronte e non so come comportarmi.
Dietro il palco c'è uno spazio allestito con dei piccoli divani e alcuni puff dove i ragazzi si stanno rilassando. Appena arrivò mi accolgono con gioia e mi invitano a sedermi. Condivido il divano con Vic, ma ancora una volta manca una persona, infatti ci sono tutti, anche Lello, ma non c'è Ethan. Adesso inizio veramente a starci male, com'è possibile che non vuole neanche salutarmi? Ho fatto veramente un bel casino, ma anche se volessi rimediare non saprei proprio cosa fare e non voglio neanche peggiorare le cose. Forse doveva andare così e dovrei lasciar perdere. Le chiacchiere dei ragazzi mi distraggono presto e mi rilasso.
Damiano: "Ragazzi io avevo ordinato del sushi, mangiamo?"
Thomas: "Si certo sto morendo di fame."
Tutti: "Sì sì va bene."
Victoria: "Ma Ethan?"
Damiano: "Si è già preso la sua parte di sushi e se n'è andato."
Victoria: "Ah... Ok..."
Ed ecco che i miei sensi di colpa riappaiono.
Proprio in questo momento sento suonare la batteria in sottofondo, è sicuramente Ethan. Sta suonando con una tale forza, sembra voglia picchiare qualcuno, come uno sfogo. I suoi colpi mi rimbombano dentro come un esplosione, ad ogni colpo il mio fiato si accorcia.Mi distraggono Lello e Damiano che stanno confabulando tra loro qualcosa, ma non capisco quello che si dicono, perciò ricomincio a chiacchierare con Vic e Thomas.
Lello e Damiano's pov
Damiano: "È tutto a posto vero?"
Lello: "Sì sì, ho organizzato tutto durante il concerto. Non si accorgeranno di nulla."
Damiano: "Bravissimo. Posso sapere cosa hai fatto di preciso?"
Lello: "Non qui, potrebbe sentirci."
Tra chiacchiere e sushi il tempo è volato.
Io: "Ragazzi si è fatto tardi, ora devo andare."
Vic: "Ma no resta ancora un po'."
Vic si scambia delle occhiate con Lello che la rassicura.
Io: "No rega mi dispiace, ma purtroppo devo andare che domani mi spetta un altro viaggio di ritorno a casa."
Vic: "Ah ok va bene allora."
Damiano: "Sì dai non ti preoccupare, anche noi siamo molto stanchi. Troveremo altri modi per incontrarci."
Lello: "Dai ti accompagnano alla macchina."
Io: "Ma no tranquilli non disturbatevi."
Thomas: "Ma quale disturbo, è un piacere. Poi è anche molto tardi."
Arrivati alla macchina, li saluto tutti e li ringrazio della bellissima serata, e concludo dicendo: "Salutatemi Ethan."
Salgo in macchina, vado per accenderla, ma la macchina non risponde, non si accende e non da segni di vita. Ci riprovo, e ancora niente. Riprovo ancora, ma sembra proprio non voglia partire. A questo punto sono bloccata qui, a quest'ora sono chiusi anche i meccanici.
Io: "Rega non parte! E mo che faccio?"
Lello: "Prova ad aprire il cofano, ci do un occhiata."
Apro il cofano, ma nessuno riesce a trovare il problema.
Thomas: "Ascolta facciamo così, la macchina non parte e non puoi rimanere in strada tutta la notte. Ti cedo la mia camera in hotel così puoi stare lì e domani sistemeremo la macchina."
Damiano: "Sì mi sembra perfetto."
Io: "È tu dove dormi?"
Thomas: "Io posso dividere tranquillamente la stanza con Lello, tanto credo dovrebbe avere un letto in più, invece nella mia c'è il letto matrimoniale."
Io: "Sicuro che non è un problema?"
Thomas: "Ma smettila di farti paranoie, qui l'unico problema è la macchina che se domani non riusciamo a sistemartela dovrai chiamare il carro attrezzi e andare dal meccanico."
Io: "Ok hai ragione."
Andiamo in Hotel, Thomas mi da le chiavi della sua stanza, e dopo esserci augurati buonanotte, entro in stanza con l'intenzione di farmi una doccia e mettermi a dormire.
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I sogni fanno paura|| Ethan Torchio
FanfictionDamaride è una ragazza timida e vivace, perdutamente innamorata di un amore impossibile, il batterista Ethan Torchio. Lei ama sognare, sogna praticamente ad occhi aperti. Ma dovrà imparare a cogliere l'attimo senza paura, per poter realizzare i suoi...