Martedì, 18 Aprile 2020

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Caro diario,

Carlo e Teresa mi hanno riaccompagnato a casa poco fa, spero che arrivino a destinazione sani e salvi.

Non ho idea di cosa sia successo.

Ho appena finito di pranzare con una fetta di colomba e due bustine di ketoprofene.

Mamma mia, come sono messa. Cerchiamo di far luce su quanto è accaduto.

Cosa mi ricordo? Un bel casino. Tutto e niente.

Ricordo perfettamente di essere arrivata con la Tere e Carlo a Invorio, a casa di Gabry. Anzi, non è nemmeno la casa di Gabry, ma dei suoi nonni. Una casa abbastanza vecchia ma con un giardino enorme.

I ragazzi erano impegnati a valutare se la griglia fosse o meno pronta, mentre Lidia ci corse in contro e ci ha mostrato come aveva allestito il giardino.

Era bellissimo. Sotto un gazebo troneggiava un grande tavolo già apparecchiato e tutto intorno dagli alberi pendevano fili di lucine appese agli alberi.

<<Lidia, ma che senso hanno le lucine di giorno?>>

<<Dai Tere, vuoi dirmi che a te non piacciono? È stupendo, Lidia. Sei stata bravissima!>>

Lidia è diventata un peperone per il complimento.

<<Pensavo che magari sareste potuti restare anche questa sera!>>

<<Non se ne parla, domani ho il primo paziente alle nove. Non ho nemmeno intenzione di bere nulla quindi non obbligatemi. So già che dovrò portare a casa tutti voi ubriaconi!>>

<<Da che pulpito, tesoro!>> E con una risata Carlo ha abbracciato Teresa da dietro, stampandole un bacino sulla testa.

E poi li ho visti, intenti ad armeggiare con la griglia. Leo e Miky si sono voltati nello stesso momento, sorridendomi. Quanto erano belli.

<<Amore, eccoti!>>, e così dicendo Leo mi ha baciata dolcemente.

<<Mi dispiaceva troppo svegliarti stamattina e allora ho pensato di lasciarti riposare ancora un po'!>>

Caro.

<<Clo! Quando ho visto Leo da solo pensavo che avessi dato buca a tutti!>>

<<Non lo farei mai!>>

Non riuscivo a decifrare lo sguardo di Miky, ma non ne ho nemmeno avuto tempo.

<<Ragazziii! Il primo round è pronto!>>

Gabry era il capo griglia, con tanto di grembiule onorario, e Ric, invece, era il suo secondo.

<<Dai, tutti a tavola!>>

<<Oh, tenetemi una salamella!>>

<<Va bene Gabry, me la metto nel mio piatto!>>

<<Non esiste Leo, poi te la mangi!>>

Insomma i soliti discorsi che si fanno tra amici. E fin qui tutto bene!

<<Ma vi rendete conto che avevamo lasciato il vino dentro?! Ma che sacrilegio!>>

Carlo ci correva incontro con non una, ma tre bottiglie di vino. Non appena raggiunto il tavolo ha iniziato a versarci il vino nei bicchieri (e un po' ovunque, devo ammettere).

<<Charles! Ti ho detto che non voglio bere e che cavolo... Poi lo sai come va a finire!>>

Teresa ci teneva seriamente a mantenere la sua promessa.

Il noioso diario di Clotilde - Il pericoloso mondo delle ripetizioniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora