Caro diario,
Carlo e Teresa mi hanno riaccompagnato a casa poco fa, spero che arrivino a destinazione sani e salvi.
Non ho idea di cosa sia successo.
Ho appena finito di pranzare con una fetta di colomba e due bustine di ketoprofene.
Mamma mia, come sono messa. Cerchiamo di far luce su quanto è accaduto.
Cosa mi ricordo? Un bel casino. Tutto e niente.
Ricordo perfettamente di essere arrivata con la Tere e Carlo a Invorio, a casa di Gabry. Anzi, non è nemmeno la casa di Gabry, ma dei suoi nonni. Una casa abbastanza vecchia ma con un giardino enorme.
I ragazzi erano impegnati a valutare se la griglia fosse o meno pronta, mentre Lidia ci corse in contro e ci ha mostrato come aveva allestito il giardino.
Era bellissimo. Sotto un gazebo troneggiava un grande tavolo già apparecchiato e tutto intorno dagli alberi pendevano fili di lucine appese agli alberi.
<<Lidia, ma che senso hanno le lucine di giorno?>>
<<Dai Tere, vuoi dirmi che a te non piacciono? È stupendo, Lidia. Sei stata bravissima!>>
Lidia è diventata un peperone per il complimento.
<<Pensavo che magari sareste potuti restare anche questa sera!>>
<<Non se ne parla, domani ho il primo paziente alle nove. Non ho nemmeno intenzione di bere nulla quindi non obbligatemi. So già che dovrò portare a casa tutti voi ubriaconi!>>
<<Da che pulpito, tesoro!>> E con una risata Carlo ha abbracciato Teresa da dietro, stampandole un bacino sulla testa.
E poi li ho visti, intenti ad armeggiare con la griglia. Leo e Miky si sono voltati nello stesso momento, sorridendomi. Quanto erano belli.
<<Amore, eccoti!>>, e così dicendo Leo mi ha baciata dolcemente.
<<Mi dispiaceva troppo svegliarti stamattina e allora ho pensato di lasciarti riposare ancora un po'!>>
Caro.
<<Clo! Quando ho visto Leo da solo pensavo che avessi dato buca a tutti!>>
<<Non lo farei mai!>>
Non riuscivo a decifrare lo sguardo di Miky, ma non ne ho nemmeno avuto tempo.
<<Ragazziii! Il primo round è pronto!>>
Gabry era il capo griglia, con tanto di grembiule onorario, e Ric, invece, era il suo secondo.
<<Dai, tutti a tavola!>>
<<Oh, tenetemi una salamella!>>
<<Va bene Gabry, me la metto nel mio piatto!>>
<<Non esiste Leo, poi te la mangi!>>
Insomma i soliti discorsi che si fanno tra amici. E fin qui tutto bene!
<<Ma vi rendete conto che avevamo lasciato il vino dentro?! Ma che sacrilegio!>>
Carlo ci correva incontro con non una, ma tre bottiglie di vino. Non appena raggiunto il tavolo ha iniziato a versarci il vino nei bicchieri (e un po' ovunque, devo ammettere).
<<Charles! Ti ho detto che non voglio bere e che cavolo... Poi lo sai come va a finire!>>
Teresa ci teneva seriamente a mantenere la sua promessa.
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Il noioso diario di Clotilde - Il pericoloso mondo delle ripetizioni
ChickLitMolti mi hanno sconsigliato di tenere una parola negativa nel titolo. "Noioso": che cattiva pubblicità! Non è affatto accattivante, non invoglia nessuno a leggerlo. Forse sì, forse no. Sarcastica sì, ma scaramantica mai! Starà a voi decidere il grad...