Mercoledì, 26 Aprile 2020

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Caro diario,

Ieri ho trascorso una giornata deliziosa in compagnia delle mie amiche. Venticinque aprile: festa nazionale e per me e le mie ragazze significa solo una cosa...tintarella al lago! Questa è una tradizione che portiamo avanti ormai da qualche anno e non è mai successo una volta che in questa fatidica data ci fosse brutto tempo.

Meno male che a sto giro toccava a Teresa venirci a prendere, perché se fosse stato il turno di Lidia probabilmente saremmo ancora qui ad aspettarla!

È sempre strano rimettersi in costume dopo tanto tempo. Mi sento vulnerabile e imbarazzata. In più non hai idea di quanto io sia bianca! In pratica, invece di prendere il sole, lo riflettevo! Lidia era candida come me, Teresa dopo cinque minuti sembrava già un carboncino! Le sue origini calabresi non le può nascondere in nessun modo sotto i raggi solari.

Non sono riuscita a leggere nemmeno una pagina del libro che mi ero portata. In tutte le nostre conversazioni, non si sa come, finivamo sempre per parlare di Amedeo.

<<Davvero hai raccontato a Leo tutto?!>>

Teresa era sconvolta.

<<No, Tere. Non tutto.>> Ma secondo te?! <<Non mi pareva giusto continuare a nascondergli la verità. Almeno ora sa.>>

<<Comunque Leo è unico nel suo genere. Carlo non mi avrebbe mai chiesto se volessi parlare con un mio ex. Probabilmente si sarebbe offeso al solo pensiero...>>

<<Leo ti ama, Tilde. Leo ti ama, ma sa che non gli appartieni.>>

Tutte e due ci siamo girate verso Lidia con curiosità. <<In che senso?>>

<<Secondo me si è accorto di non avere l'esclusiva del tuo amore. La vuole, ovvio, ma vuole anche che sia tu a dargliela.>>

Avevo avuto una conversazione simile con Leo alle terme. Lidia aveva ragione. Leo voleva il mio amore, ma lo voleva sincero e senza costrizioni di nessun genere.

Il mio Leo.

E Amedeo, invece? Che diavolo vuole?

Non te lo nascondo, da quando ci siamo rincontrati al Mirage penso a lui molto spesso. Non è giusto. Non c'è bisogno che qualcuno me lo faccia notare, lo so benissimo anche io.

Come è possibile che mi ritrovo sempre in queste situazioni?

Cambiamo discorso.

Oggi è venuto Giuse Lo Smemorato.

Ieri sera mi ha mandato un messaggio in cui mi pregava di riservargli un'oretta per prepararsi adeguatamente alla verifica di giovedì (domani). Matematica.

Tutti i miei ripetenti sanno benissimo che se hanno bisogno me lo devono chiedere con minimo due giorni di anticipo. La sera prima è proibito avanzare richieste. Giuse Lo Smemorato, dopo mesi che viene qui da me, se lo è dimenticato. Comunque sono troppo buona e quindi, dopo avergli dato una tiratina di orecchie, ho accettato. Tanto oggi non avrei avuto niente di meglio da fare.

Appuntamento per le 16:30. Nessuno all'orizzonte.

16:45 mando un messaggio a Giuse.

"?"

Nessuna risposta.

Alle 17, dopo avergli mandato un esercito di punti di domanda seguiti da un reggimento di faccine più o meno incazzate, ho deciso di chiamarlo.

Al terzo tentativo ha risposto.

<<Carissima! Ti prego non dirmi che mi dai buca! Devi aiutarmi, ti prego!>>

Mi sono persa qualcosa?

<<Sei tu che mi hai dato buca! È da mezzora che ti aspetto!>>

<<Ma come? Dovevo venire alle 17:30.>>

<<No Giuse, ci siamo sentiti ieri sera ed eravamo d'accordo per le 16:30.>>

E che cazzo.

<<Dai Clotì, non ti scaldare! Credo che tu ti stai confondendo con qualcun altro.>>

Adesso lo uccido.

<<Guarda il messaggio, se non mi credi, comunque io dopo non posso più. Volevo solo avvisarti.>>

Non era vero, ma ero abbastanza seccata.

<<No, ti prego Clotilde. Tu sei la mia unica chance!>>

E niente. Alla fine Giuse è arrivato alle 17:35 e se n'è andato via alle 18:55.

E la Tilly gli ha pure chiesto se intendeva restare per cena!

<<Grazie mille, signora mamma di Clotilde, lei è un vero angelo! Non si arrabbi, ma stasera gioca la Juve di posticipo e chi se la perde??>>

Allora il calendario delle partite della Juve se lo ricorda...

Note positive: l'Aperol Spritz al lago con le mie amiche, i polpastrelli di Kiwi e la buonanotte di Leo.

Note negative: la mia ustione di secondo grado, lo stress Giusiano, la pancia gonfia e Amedeo. Maledetto Amedeo.

Notte notte,

tua AggressIlde.


Venerdì, 28 Aprile 2020

Caro diario,

Sono davvero stanca. Oggi ho fatto due ore di ripetizioni con Fiammetta e, vorrei sottolineare la parola "due".

Mi ha prosciugato.

Ricordo a malapena il mio nome.

A tal proposito potrei chiamarmi Norma, come la mezza teglia di pasta che mi sono scofanata poco fa. Ah, Tilly, come cucini tu...nessuno mai!

Pensavo di riprendermi dopo la botta di carboidrati che ho assunto e invece no. Ho un abbiocco pazzesco, la pancia gonfia (ancora) e l'inguine da depilare.

Invece di sistemarmi prima dell'imminente venuta di Leo, sono qui con te a parlare del nulla.

La verità è che non vedo Leo da quando gli ho raccontato di Ame e, non lo nascondo sono un po' in ansia. Ho paura di allontanarlo con tutte le mie paranoie.

Probabilmente farei scappare anche te, se solo non fossi un essere inanimato!

Avanti, Clotilde. Non perdere tempo e va a sistemarti, tra poco il tuo meraviglioso Leo sarò qui!

Perfetto, ora mi do anche gli ordini.

Mi sa che ho perso qualche venerdì, ma non ci tengo a perderne altri!

Mi auguro una buona serata,

La tua ProcrastinaTilde.


SPAZIO AUTRICE:

A volte ritornano. Ritorno io, ritorna Clotilde e ritorna anche Amedeo nei suoi pensieri. Mi spiace per non essere più presente come un tempo! Ce la metterò tutta per dare un finale alla nostra Clo. Posso anticiparvi che non mancherà moltissimo. Quindi state in guardia!

Un abbraccio a tutti voi della Clommunity.

Mildred C.

Il noioso diario di Clotilde - Il pericoloso mondo delle ripetizioniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora