Giovedì, 18 Maggio 2020

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Ah, caro diario.

Non so se riuscirò a dormire stanotte. Sono appena tornata a casa e sono super elettrizzata.

Finalmente posso raccontarti! È stata la festa di compleanno più bella di sempre e me la ricorderò per tutta la vita. E probabilmente non solo io!

Da dove inizio? Ah, sì, dalla chiamata misteriosa. La persona che mi ha chiamato mi ha chiedendomi se potesse fare una cosa il giorno della mia festa perché, a detta sua, "sarebbe perfetto".

E io cosa potevo rispondere se non "certo che sì"?! Così a tutti noi è stato assegnato un compito da svolgere.

Gabry ha messo a disposizione la location. E con location intendo il luogo di droga e perdizione dove abbiamo festeggiato Pasquetta. Ma tranquillo, caro diario, Silvano, il fratello "pasticcere" di Gabry, questa volta è stato alla larga.

Lidia ha trasformato radicalmente il giardino, rendendolo luminoso quanto lei. Era davvero spettacolare, sembrava di essere finiti in una favola. Se a Pasquetta ha utilizzato solo una fila di lampadine luminose, ieri ne ha usate in quantità industriale e, inoltre, ha tempestato il vialetto di lanterne che rendevano l'atmosfera ancora più magica. Questa volta si è davvero superata!

Miky e Ric si sono dati un sacco da fare. Sono arrivati per primi e andati via per ultimi portando un sacco di mercanzia, tra cui macchine del fumo, luci led e tutto il necessario per ricreare una vera e propria discoteca a cielo aperto. Ovviamente ci sono riusciti e (chi lo avrebbe mai detto!) Ric si è rivelato addirittura un dj migliore di Miky.

Io e Leo ci siamo sbattuti per creare il videoclip esemplare. Non sono una perfezionista ma stavolta non mi sono data pace finché non era tutto a posto. Povero Leo, grazie per tutta la pazienza che dimostri sempre e grazie per capire al volo le mie idee e tradurle in fatti. Mi completi davvero.

Okay, sto divagando, come al solito.

Chi manca?

Beh, certo. Manca lui. Il responsabile di tutto. Carlo. Devo ammettere che lui ha svolto il suo compito in maniera ineccepibile.

Torniamo a quello che è accaduto.

Teresa si è presentata per ultima alla mia festa, ma noi lo sapevamo, purtroppo aveva una paziente ostinata che ha preteso di essere trattata alle otto di sera per una presunta sciatalgia.

<<Wow Lidia, direi che hai proprio esagerato a sto giro. Siamo al compleanno o al matrimonio di Clotilde? Forse mi sono persa qualcosa.>>

<<Eddai, Tere. Non essere scorbutica. Non vorrai mica rovinare la serata a Tilde?>>

Per tutta risposta ha emesso un verso incomprensibile che poteva sembrare un sì, ma che invece si è poi rivelato un no. Per buona parte della serata è rimasta sulle sue, facendoci preoccupare quando alle undici e mezza si è dichiarata troppo stanca e per niente nell'umore difesteggiare. Rivolgendosi a Carlo, ha chiesto di essere riportata a casa.

E così ci è toccato anticipare le cose, ma non si è rivelato comunque un dramma.

<<Tilde, perdonami. So che è la tua festa ma l'ultima paziente di oggi mi ha prosciugato le energie. Mi odio da sola quando sono così.>>

<<Ma non ti devi preoccupare, anzi, ti ringrazio di essere venuta comunque e grazie anche per i regali.>>

<<Prego. Fammi sapere se ti va bene tutto.>>

Iniziava a guardarsi intorno turbata.

<<Tilde, tu vedi Carlo? Ti prego dimmi che avete chiuso quel pozzo e abbattuto l'albero posseduto perché...>>

Il noioso diario di Clotilde - Il pericoloso mondo delle ripetizioniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora