Ah, Diario!
La serata con Leo è andata inaspettatamente molto bene. Alla faccia delle mie ansie!
È rimasto a dormire come ai vecchi tempi. Ai miei non ha dato fastidio la cosa, anzi sembrano contenti di vederci di nuovo felici insieme. Non te lo nascondo...con Leo sono proprio felice! Adoro l'intesa (sessuale e non) che c'è fra noi. A volte non c'è nemmeno bisogno che io dica cosa penso, voglio o desidero che lui sa e agisce di conseguenza!
Se ti stai chiedendo come mai sono così rilassata, ti rispondo subito: sì, ho fatto l'amore. Inizia a fare caldo ed a sto giro abbiamo completamente disfatto il letto! Lo so, siamo proprio due animali.
Leo non mi è sembrato affatto teso. Era a suo agio come sempre. Non mi ha nominato Amedeo per tutta la serata, lo ha fatto però stamattina appena sveglio.
<<Lo dimenticherai, Tilde.>>
Mi ha colto completamente di sorpresa!
<<Cosa?!>>
<<Ame. Lo dimenticherai. So che era un momento particolare e probabilmente ti ha fatto provare qualcosa di cui avevi bisogno.>>
Era un momento particolare? Sì.
Avevo bisogno di Amedeo? No. Però ciò non toglie che mi ha un po' sconvolto la vita.
<<Leo, non ne voglio parlare. Ti ho già detto tutto quello che...>>
<<Dai, Tilde. So che non mi hai detto tutto! Ma comunque adesso non mi interessa. Sono io ad essere qui con te nel tuo microscopico lettino! Per me conta solo questo.>>
Grazie Leo per darmi lo spazio e il supporto che mi serve. Però mi sento una bugiarda. Gli ho risposto che aveva ragione e che probabilmente lo avrei dimenticato. Una parte di me però non vuole.
Questo pomeriggio, invece, ho rispettato l'immancabile appuntamento con Aida e Rama. Sono compiaciuta dalla mole imponente di compiti che siamo riuscite a portare a termine.
Ecco cosa abbiamo combinato: risolto ben cinque espressioni, imparato un sacco di vocaboli di inglese relativi allo zoo, fatto l'analisi logica di un breve testo e, infine, studiato e colorato l'apparato circolatorio.
<<Di che colore hai il sangue?>>
Io e Aida ci siamo girate verso Rama, che ci guardava sorridendo.
<<Io ce l'ho rosso. Quando sono caduta nel cortile della scuola mi sono sbucciata il ginocchio e mi è uscito un sacco di sangue. La maestra Giulia mi ha anche medicato con anche la garza!>>
Sembrava entusiasta della sua ferita. Così entusiasta che ha sollevato il leggins a pois fino a sopra il ginocchio della gamba destra per mostrarmi con orgoglio il risultato del suo capitombolo.
<<Rama, io non vedo proprio niente!>>
Strabuzzavo gli occhi, ma non riuscivo a notare nulla di strano.
<<Ma stai parlando della caduta che hai fatto uno dei primi giorni di asilo?>> Aida era sconcertata.
<<Proprio quella!>>
<<Ma sei un salame! È successo a settembre! Cosa vuoi che si veda!>>
Rama, offesa, è tornata all'attacco.
<<Cloti, di che colore hai il sangue?>>
Ma qui mi ha anticipato Aida, rispondendo: <<Io so che i ricchi ce l'hanno blu.>>
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Il noioso diario di Clotilde - Il pericoloso mondo delle ripetizioni
ChickLitMolti mi hanno sconsigliato di tenere una parola negativa nel titolo. "Noioso": che cattiva pubblicità! Non è affatto accattivante, non invoglia nessuno a leggerlo. Forse sì, forse no. Sarcastica sì, ma scaramantica mai! Starà a voi decidere il grad...