Revenge love

•Ashley nel Paese delle Meraviglie•

Dora l'Esploratrice sarebbe sicuramente fiera di Ashley La Guardona visto che i miei occhi stanno scandagliando la figura slanciata che gli si para di fronte neanche stessero contemplando un'opera d'arte.

Be'...

Più lo ammiro, più lo sbigottimento non fa che farsi largo dentro di me a suon di calci e pugni.
Non voglio essere drammatica, ma per poco non ho un mancamento.
Il negozio, le pareti che mi circondano, insieme ai mobili, sembrano improvvisamente restringersi intorno a me. Ad un certo punto mi pare persino che il cinghiale mummificato mi rivolga un sorriso beffardo.

Deglutendo a vuoto mi sforzo di tornare a guardare l'essere umano, quasi certa di non essermi mai svegliata questa mattina. Forse sono semplicemente rimasta a dormire in stile Bella Addormentata e questo non è altro che un sogno.

Può essere, no?

Non può trattarsi di lui. Non può essere Brufolo Rob. Non posso trovare Brufolo Rob attraente.

Comincio a sudare freddo, mi viene persino la tremarella e per un momento temo di avere un inizio di attacco cardiaco.
Trattengo a stento l'impulso di allungare una mano per reggermi al mobile accanto a me.

Dannazione, un ventaglio sarebbe molto utile al momento visto che mi sento come la Sirenetta fuor d'acqua.

Continuo a guardarmi intorno, alternando occhiate sgomente nella sua direzione e altre in tutto ciò che mi circonda, in preda al panico.

Nel giro di pochi istanti il mio personaggio cambia ambientazione passando da Ashley nel Paese delle Sventure ad Ashley nel Paese delle Meraviglie.
In sottofondo comincia a diffondersi il cinguettio degli uccellini insieme alla canzone "Alleluia" e mi ci vedo proprio a correre verso un balcone per canticchiare in stile Biancaneve.

«Va tutto bene?» In un attimo la sua magnifica espressione passa dal sorpreso al preoccupato.

Va tutto bene?!

Va tutto più che male. Tra l'altro, non mi ricordavo la sua voce così profonda e sensuale.

No, sensuale no.

Una parte di me continua a gridarmi a squarciagola che non dovrei fare pensieri impuri su Brufolo Rob, però mi riesce proprio impossibile al momento.

Un paio di scarpe sportive che posso considerare passabili sono già qualcosa di impensabile per lui. L'ultima volta portava ai piedi un paio di infradito da cui sbucavano dita pelose da orco che avrei preferito con tutto il cuore non vedere.

Ecco, questo pensiero basta a lasciarmi sfuggire una smorfia di disgusto. Ma il mio disgusto non dura a lungo quando sollevo un po' lo sguardo sul paio di gambe apparentemente muscolose sotto il paio di jeans scuri che si stringono su una vita stretta in netto contrasto con le spalle larghissime.

Mi acciglio, più che confusa.

Dove sono finite le magliette infilate dentro ai pantaloni? Com'è passato dal gobbo di Notre Dame alla versione sexy di Braccio di ferro?!

Contro ogni aspettativa, mi ritrovo a trattenere il fiato quando raggiungo il viso dai lineamenti casellati, quasi... Sconosciuti. Un viso un po' più abbronzato di come lo ricordavo, sul quale giacciono un paio d'occhi nocciola espressivi e familiari incorniciati da ciglia folte e scure. Occhi che mi osservano con grande curiosità, quasi non mi avesse mai visto prima d'ora.
Questo ragazzo è lontanissimo dal Robert che ricordavo, eppure deve essere lui. Riesco a scorgere una certa somiglianza oltre l'evidente diversità.
Ha lineamenti decisamente più definiti, certo, la pelle è priva dei brufoli che ricordavo e le labbra sembrano persino più carnose, eppure la forma è la stessa.