🎶Canzoni per il capitolo🎶
—"Young and Beautiful", Lana Del Rey.
—"Rolling in the Deep", Adele.
—"Rolling In The Deep", MKJ, Emdi & Shiah Maisel.Instagram: Savemeangell
TikTok: Savemeangell⚠️Piccola notizia: per chi non lo sapesse, ho postato un'altra storia sul mio profilo dal titolo "Noi siamo stelle cadenti", a chi andasse di leggerla ⚠️
Buona lettura 📖♥️
***
Il giorno successivo dischiudo gli occhi con il corpo immerso in un comodo e piacevole groviglio di lenzuola. Impiego un bel po' di tempo prima di riuscire a sconfiggere del tutto il sonno, aprire faticosamente gli occhi e divenire consapevole di tutto quello che mi è capitato nelle ultime ore. E quando succede mi sento come se fossi stata tramortita da un aereo in picchiata. Il mio cuore subisce uno schianto sordo, le mie gambe scalciano impulsivamente, come se il gesto potesse servire a scacciare via ogni ricordo, a rimuoverlo dalla mia mente. I miei occhi indugiano sul soffitto, inizialmente esterrefatti come se avessi appena avvistato Casper gironzolare beatamente per la mia camera per poi farmi la linguaccia, in seguito invece è l'orrore ad avere la meglio su di me. La mia testa scatta alla mia sinistra. Sono travolta da un profondo senso di sollievo nell'accorgermi che non c'è alcuna traccia di Mitchell. Se n'è già andato. L'unico residuo della sua notte qui è il solco tutt'ora presente sulle lenzuola. Insieme ai miei ricordi. E infatti, a proposito, nel giro di due miseri secondi un ricordo riemerge dal pozzo della mia mente provata. Un ricordo spiacevole che, figuriamoci, ha come protagonista proprio Jamie Mitchell.
Soltanto una volta, durante la notte, ho aperto gli occhi a causa di un brutto sogno di cui grazie a Dio non mi ricordavo già più. E sfortunatamente aprendo gli occhi, ancora frastornata dal sonno, mi sono ritrovata addosso a lui. Molto addosso. Un po' troppo addosso. A quanto pare, in qualche subdola e inquietante maniera, uno dei due ha preso la poco saggia decisione di avvicinarsi all'altro. E ovviamente, visto che il destino di rado sa essere clemente con me, non c'erano lenzuola a separarci. Immaginate la mia espressione disgustata quando mi sono resa conto, ancora mezza addormentata, di avere la guancia spalmata contro il petto caldo, duro e molto scomodo di Jamie Mitchell. Ricordo perfettamente il modo ridicolo e insopportabile, inaccettabile, di come una delle mie braccia fosse stretto intorno al suo busto nudo, la mano che abbracciava la sua schiena, e come l'altro fosse infilato sotto il cuscino sotto il quale lui stava appoggiando la testa. Per non parlare dell'attimo in cui ho realizzato che una delle sue di braccia mi stava stringendo a sé. Mi è venuto un colpo tale che per un attimo ho pensato di dovere chiamare l'ambulanza. Sono rotolata indietro come un salame per mettere della sana distanza tra noi, l'espressione intinta di un orrore profondo. Peccato che nel farlo io sia finita fuori dal letto. Sono caduta con un tonfo sordo, sbattendo testa, chiappe e gomiti. L'unico lato positivo, oltre al fatto di non essermi rotta un femore, è che quando mi sono arrampicata sul letto, dolorante e con il fiatone, il demonio stava ancora dormendo come l'angioletto che non è. Gli ho rivolto un'occhiata talmente malefica che mi aspettavo avrebbe preso fuoco da un momento all'altro, ma anche stavolta la fortuna non è stata a mio favore.
Vorrei con tutto il cuore potermi sottoporre a qualche incantesimo per dimenticare tutto.
Vengo distratta quando, di nuovo, vengo sommersa dai terribili ricordi della sera precedente. Aggrappandomi al bordo delle lenzuola, fisso intimidita la giacca di pelle che si trova ancora sulla mia scrivania da ieri sera, insieme alla borsa. E mi sento mancare. Come un flashback indesiderato mi torna in mente l'immagine di quel tizio che mi aggredisce, come mi ha fatto sentire, poi l'intervento di Mitchell. E poi Denver. La frase di Denver, di lui che mi dice: "Ci sono molte cose che farei con te in questo momento, ma ucciderti non rientra tra queste, no." Con una buona dose di disperazione per tutto quanto, mi metto le mani nei capelli, dicendo a me stessa che l'ha detto soltanto per pura casualità, che gli è involontariamente uscito di bocca senza alcuna ragione, che soffre di qualche disturbo per cui l'ossigeno a volte non gli arriva al cervello, o che comunque l'ha detto per distrarmi. Niente di più e niente di meno. Ma c'è anche molto altro, molto peggio. Mi guardo intorno, destabilizzata e con il cuore stretto in una morsa opprimente di panico. Ho perso il controllo delle mie emozioni di fronte a Jamie Mitchell, colui che per me ha sempre rappresentato la reincarnazione del male. Mi ha visto crollare, ha avuto pietà di me e mi ha soccorso. E' stato persino accettabile nei miei confronti. Anzi no, non accettabile, persino gentile. Mi ha aiutato, mi ha fatto da scudo umano, mi ha salvato la vita. Parole, frasi che mai e poi mai avrei pensato di potere associare a lui. Mi sento morire. E come se non bastasse mi viene in mente anche le parole che ho rivolto a Peter. L'ho trattato malissimo. Sono stata orribile con lui. E Sebastian... Oddio. E adesso? Un disagio profondo mi stritola lo stomaco. Che cosa faccio? Per non parlare di tutto il casino successo a scuola.
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Revenge love
RomanceLa vita di Ashley Cooper è sempre stata nella norma. Be' un po' sopra le righe come il suo stile, ma niente di speciale. Adora i cerchietti per capelli, le gonne vistose ma non ama le attenzioni. Si infila in situazioni dalle quali a volte fatica a...