Revenge love

•Ashley Lecchina Cooper•

🎶Canzoni per il capitolo🎶

—"Enough", di Charlieonnafriday.
—"Unholy", di Sam Smith.
—"While You're At It", Jessie Murph.

Instagram: Savemeangell
TikTok: Savemeangell

⚠️Piccola notizia: per chi non lo sapesse, ho postato un'altra storia sul mio profilo dal titolo "Noi siamo stelle cadenti", a chi andasse di leggerla ⚠️

Buona lettura 📖♥️

***

Mentre lui si volta del tutto nella mia direzione, la fronte cosparsa di ciocche scure e ondulate, io forzo coraggiosamente, come un'eroina che si rispetti, le mie corde vocali a farsi avanti, anche se ho come la sensazione di avere un macigno incastrato in gola. Cuore e stomaco intanto mi hanno donato il saluto.

«Tu, essere di dubbia provenienza, con un tatto pari a quello di un mammut zoppo su una lastra di ghiaccio, ti saresti accorto che io piaccio a Vincent?» La mia domanda non sortisce alcuna reazione da parte sua, che adesso si è voltato del tutto nella mia direzione. E nemmeno la risata sarcastica che aggiungo nel vano tentativo di mascherare l'ansia che mi affligge e che mi sfugge più nervosa di quanto volessi mi soccorre. Al contrario, la bestiaccia insiste nell'osservarmi impassibile dall'alto in basso. I suoi occhi scurissimi da far impressione e insondabili, contornati dalle ciglia schifosamente lunghe e folte, però, ben presto si abbassano lentamente dal mio viso ormai probabilmente cereo come quello di un adorabile fantasmino, al punto in cui gli sto stringendo il braccio. Il mio cuore subisce un violento sussulto al di là delle costole, per poi prendere a pulsare spasmodico dietro lo sterno.

Dentro di me, a causa di questo mio inaccettabile gesto, si scatena una battaglia a sangue freddo tra le mie vocine interiori: da un lato c'è quella malefica quanto una strega oscura che mi incita a tenere la mano ferma lì, dove si trova; e dall'altro si trova quella da angioletto, la più sana di mente, che mi consiglia di scostarla se non voglio ritrovarmi più bassa di qualche centimetro a causa dello sguardo di Mitchell che potrebbe segarmi il collo con una sola occhiataccia trasformandomi nel cavaliere senza testa.

Oddio. Ecco... Adesso mi divorerà come la bestiaccia che è. Mi aggredirà verbalmente come un tizio alticcio e girato male. Il cuore in gola, comincio a sudare freddo. Avverto la mia pelle farsi umidiccia all'altezza della schiena e sulla nuca, come se le temperature si fossero improvvisamente alzate. Mi sforzo di guardarlo in faccia, facendo del mio meglio per celare tutto il mio disagio, il mio dubbio e le mie incertezze dietro un'espressione noncurante, quando in realtà una parte di me se la sta facendo letteralmente addosso e sta valutando di gettarsi dalla finestra.

Te lo ricordi, vero, rincitrullita che non sei altro, che ha rotto il naso e chissà cos'altro ad un tizio grosso e massiccio da far paura? Che potrebbe trasformarti nel tappeto di Aladdin?

Sollevando appena un sopracciglio scuro, tanto poco che se non lo stessi studiando come uno scienziato pazzo e ansioso probabilmente nemmeno me ne accorgerei, torna a guardarmi dritto negli occhi, scuri e profondi, che si incastrano di nuovo nei miei, imperscrutabili. Mi trema il petto. Perché sto toccando volutamente il mio acerrimo nemico, la sua pelle tutt'altro che flaccida e certamente diabolica, e non per scaraventarlo dall'altra parte della stanza.

«Risparmiami le solite allusioni. Pensi che io sia tanto stupido...» Appena parla, mi viene un mezzo infarto, immaginando seduta stante che se ne sia accorto, che abbia scoperto il mio teatrino. Trattengo il fiato, preparata al peggio. «...da credere che per chiunque si sarebbe messo contro di me?» Adesso la sua espressione si fa scettica, infine scuote leggermente il capo. Nel farlo, anche i suoi capelli si muovono. Gli sfugge una risata profonda e ironica, mentre io prendo fiato. Il sollievo m'invade da capo a piedi nel rendermi conto che non solo sono io la paranoica, ma anche che non mi ha intimato di levargli la mano di dosso come pensavo. Ammetto che la cosa mi colpisce e mi sorprende.