Revenge love

•Da quando hai la sindrome del crocerossino?•

🎶🎧 Canzoni per il capitolo 🎧🎶

— "Supermodel", Måneskin.
— "House of memories", Panic! At The disco.
— "Another love", Tom Odell.

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Buona lettura 📖 🥰

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Devo ammetterlo, nel corso della mia miserabile e monotona esistenza non avrei mai e poi mai potuto sognarmi che un giorno avrei immaginato il volto della mia storica nemesi immerso in una luce bianca con tanto di aureola sospesa sopra i capelli castani, invece delle solite tenebre e delle corna nere da diavolo quale è, incastonate nel cranio. E, sicuramente, non mi sarei mai e poi mai sognata di ritrovarmi vittima di un'aggressione nel retro di un locale. Ma, torniamo al presente.

Ho la gola chiusa, come soltanto una bottiglia di champagne potrebbe esserlo, e la bocca riarsa come se avessi trascorso ore e ore sotto il cocente sole estivo. Avverto lo stomaco stretto in una salda morsa d'ansia e apprensione, mentre i miei occhi rimangono aggrappati a Mitchell con una disperazione che sono incapace di nascondere. Normalmente, il solo associare lui a qualcosa di positivo mi repellerebbe, ma adesso non mi trovo certo nelle condizioni di potere fare la schizzinosa.

Forse, per una volta, se la speranza non mi spezzerà il cuore, avere stretto un accordo con la reincarnazione in persona dell'Inferno andrà a mio vantaggio.

Certo, come no.

I miei sogni colmi di speranza si disperdono, per poi infrangersi, quando un suono basso, spaventoso, un ringhio che somiglia a quello di una bestia feroce spezza brutalmente il silenzio carico di tensione, riportandomi alla temibile realtà.

Per un fugace istante mi domando se per caso io non sia rimbalzata all'improvviso dentro a Teen Wolf.

Il cuore mi schizza fuori dal petto, però, quando le mie pupille notano un dettaglio fondamentale nel punto al di sopra della spalla massiccia appartenente all'energumeno che mi sta ancora trattenendo. Perché Mitchell è scomparso. Immaginando che mi abbia abbandonata, la delusione si abbatte su di me, letale come un colpo al cuore.

Lo sapevo. Mi ha lasciato qui, a morire. Sono stata io la stupida che ha pensato...

Un profondo senso d'angoscia mi invade i sensi, corrosivo come acido. Non riesco nemmeno più a pensare. Comincio, al contrario, a vedere mentalmente la mia faccia spiaccicata su decine di giornali, presentata in televisione in uno di quei programmi di persone scomparse, poi mia madre che piange sopra la mia bara; sempre che il mio corpo venga ritrovato e non fatto a pezzi, per poi essere gettato dentro ad un sacco dell'immondizia. Poi vedo anche Cole, che in fondo so che senza di me commetterebbe il triplo, se non di più, delle sciocchezze che ha già commesso; magari finirà dietro le sbarre e diventerà un giovane delinquente.

Oddio, sto per morire.

E nel modo peggiore possibile. Proprio la sera nella quale Sebastian mi si è avvicinato, mi ha parlato per più di cinque minuti e mi ha offerto un passaggio. Morirò vergine, senza averla fatta pagare a Mitchell, senza avere cenato con qualcosa di prelibato, senza avere dimostrato a Barton e a mio padre di che pasta sono fatta. Senza avere detto a mia madre che le voglio bene, perché non glielo dico mai. Morirò con una lunghissima lista di rimpianti e il mio fantasma vagherà per il mondo in eterno, infelice e insoddisfatto.

Il panico diventa la mia seconda pelle, mentre tutta la mia vita mi scorre di fronte agli occhi come un film velocizzato. L'unico rumore di cui sono consapevole è quello del mio fiato spezzato e del mio cuore che batte alla rinfusa, risuonandomi nelle orecchie come una melodia di sangue e morte.