CAPITOLO 60

111 8 0
                                    

Finisco di prepararmi aspettando che mi passino a prendere GG e la bionda per andare tutti insieme in spiaggia.
Dopo essermi vestita indossando un jeans chiaro lasciando le caviglie scoperte con sopra un top bianco brillantinato con le spalline fine. Mi siedo sul letto mettendomi le scarpe, le mie amate vans bianche senza lacci.
Mi alzo dal letto e vado in bagno a lavarmi i denti per poi truccarmi leggermente, lasciando i capelli sciolti, profumo e sono pronta.

Sento suonare il citofono, segno che sono arrivati e io saluto mia madre che stava in cucina.
Esco fuori dal portone salutando la bionda con un bacio sulla guancia per poi salire in macchina dove saluto GG.

Io:"ma lui sa che ci sono anche io?" Chiedo da dietro.
Luigi:"no Chiarè altrimenti non sarebbe venuto" dice serio mentre guida
"ma è vero sta cosa che ci ha detto Tibè?" Chiede guardandomi attraverso lo specchietto e io faccio la finta vaga.
Io:"di cosa? Di Damiano?" Chiedo guardandolo attraverso lo specchietto a mia volta e lui annuisce
"si è vero, ma è una cosa chiusa" dico seria mentre la bionda sta zitta e lui non ribatte.
Giro lo sguardo verso il finestrino per guardare fuori e sento l'ansia che mi divora. Non sono pronta psicologicamente a rivederlo ma è ora che mi prendo le mie responsabilità.
Mio dio quante cazzate che sto commettendo ultimamente penso guardando fuori.

Un' ora dopo arriviamo ad Ostia davanti alla solita spiaggia.
Parcheggia la macchina e io scendo chiudendo la portiera e vedo la sua macchina parcheggiata davanti a quella di GG.
Non posso farcela penso afferrando il braccio dalla bionda e lei mi guarda perplessa.

Io:"non vengo io Cami non ci riesco" dico seria è lei mi guarda confusa
"potrebbe non fargli piacere vedermi" dico guardandola e arriva GG dopo aver chiuso la macchina.
Camilla:"smettila Chiarè sono solo paranoie tue, rilassati e respira profondamente" dice incoraggiandomi.
Luigi:"dai scendiamo" dice serio e io annuisco tremolante
"Chiarè tranquilla viè qua" dice mettendomi un braccio attorno alle spalle, cercando di tranquillizzarmi mentre la bionda corre verso Giada e gli altri.

Arrivati sulla sabbia GG mi lancia uno sguardo di incoraggiamento togliendo il braccio dalle mie spalle e io saluto tutti tranne lui che appena mi vede si allontana con il suo migliore amico per parlare.

Giada:"amore mio" dice abbracciandomi
"come ti senti?" Chiede nel mio orecchio e io lo guardo da lontano che parla in modo agitato con GG.
Io:"non dovevo venire, lo sapevo io che non voleva vedermi" dico staccandomi da quell'abbraccio.
Giada:"vieni mettiamoci qua con gli altri fai finta di nulla" dice afferrando la mia mano e ci sediamo sulla sabbia con gli altri è ovviamente Sam mi passa uno dei suoi drink potenti, quello che mi serviva per sciogliere tutta la tensione che ho in corpo.

Mentre fumo una canna bevendo un'altro drink potente di Sam.
Arriva GG che si siede vicino alla bionda mentre il moro se ne sta in disparte senza degnarmi di uno sguardo.

Tommy:"ma Tibè?" Chiede al ricciolo che si accende una sigaretta.
Luigi:"vuole stare solo su quel muretto e scazzato" dice a Tommy che scuote la testa e io abbasso lo sguardo
"va a parlarci Chiarè" dice guardandomi e io rialzo lo sguardo guardandolo perplessa.
Io:"no meglio di no, te lo avevo io che non n'era una buona idea" dico seria mentre fumiamo.
Camilla:"prova ad andare li a parlarci, facendo così non risolverete nulla" dice guardandomi e io scuoto la testa
"Chiara cosa mi hai detto ieri notte?" Chiede riferendosi al fatto che volevo parlarci e che volevo riprendermelo a tutti i costi.
Io:"ho paura della sua reazione" dico seria mentre gli altri mi incorraggiano ad andarci "vabbè vado ho capito" dico alzandomi.
Mi scrollo la sabbia di dosso e mi faccio coraggio andando verso di lui che sta seduto sopra a questo muretto con una birra in mano e la sua solita canna
"posso?" Dico schiarendomi la voce e con il cuore che batte a tre mila.
Lui non mi risponde e io mi siedo lo stesso, tiene lo sguardo fisso sul mare e c'è ne stiamo in silenzio.
Erano due mesi e mezzo che non lo avevo così vicino, che non lo vedevo è in questo momento vorrei tanto abbracciarlo, baciarlo, insomma vorrei che nulla fosse accaduto.
Se non avessi fatto la cogliona a quest'ora eravamo ancora quella coppia felice e spensierata che si amava come due pazzi.
È invece ora siamo così vicini ma distanti senza degnarci manco di uno sguardo, come se fossimo due sconosciuti.
Tiberio:"non sei dal tuo scopa amico?" Chiede di punto in bianco senza guardarmi e io sbarro gli occhi girando lo sguardo verso di lui
"vedo che non hai perso tempo" dice con tono alterato e io mi schiarisco la voce.
Io:"Tiberio ascoltami, parliamone no?" Chiedo guardandolo è gira lo sguardo verso di me guardandomi con quei occhi spenti e rabbiosi, ha uno sguardo che non promette nulla di buono.
Tiberio:"no, non c'è un cazzo di cui parlare, mi devi lasciare in pace non dovevi manco venire qua stasera" dice con tono freddo
"vattene lasciami solo" dice distogliendo lo sguardo da me e io mi avvicino sempre di più a lui, cercando di afferrare la sua mano libera ma si sposta
"devi stare lontana da me non mi toccare, vattene cazzo" dice alzando la voce e io sento gli occhi lucidi ma devo essere forte davanti a lui,anche se mi fa male vederlo così scontroso con me.
Io:"ti prego ascoltami un'attimo" dico supplicandolo è torna a guardarmi con sguardo truce.
Tiberio:"ascoltare cosa? Che ti sei fatta scopare dal belloccio di turno?" Chiede guardandomi furioso e io sbianco
"pensavi che non lo venivo a sapere eh" dice nervoso e allo stesso tempo deluso e io per un'attimo mi sento mancare il respiro, vorrei scomparire sotto la sabbia.
Sospiro e mi schiarisco la voce per poi prendere parola.
Io:"ho sbagliato ero ubriaca e non so cosa mi è preso, mi sono lasciata andare è vero ma me ne sono pentita, non ho provato nulla con lui è stato solo uno sbaglio di una notte credimi" dico seria è lui scuote la testa senza dire nulla guardandomi con faccia schifata per poi abbassare lo sguardo.
"ma di lui non me ne frega un cazzo, m'importa di te ora sono qua a parlarti" dico guardandolo che tiene ancora lo sguardo basso evitando qualsiasi contatto visivo con me.
Tiberio:"non me ne frega un cazzo, non riesco manco a guardarti in faccia da quanto mi fai schifo" dice con tono freddo e deluso scendendo dal muretto e io sento come se mi avesse appena tirato una pugnalata
"è io coglione che soffro per te, Vaffanculo Chiara" dice urlando è se ne va lasciando la sua birra a metà su quel muretto e me come una cretina.
Luigi:"oh Tibè dove vai?" Chiede correndo verso di lui afferrandolo dal braccio.
Tiberio:"a casa mollami togliti dar cazzo" dice sempre più incazzato mentre si libera dalla sua presa in modo brusco è se ne va.

Rimango su quel muretto ripensando alle sue parole e al modo in cui mi guardava per quei pochi secondi.
Tutte quelle parole me le sono meritate penso scoppiando a piangere.

Luigi:"Chiarè mi dispiace non pensavo andasse a finire così" dice guardandomi dispiaciuto insieme alla bionda e Giada che si siede accanto a me abbracciandomi e io mi lascio andare tra i singhiozzi e le lacrime che scendono a dirotto.
Io:"ho rovinato tutto, mi guardava con schifo e mi parlava con odio" dico piangendo tra le braccia di Giada.
Camilla:"sapevamo che avrebbe reagito così sapendo quello che hai fatto, ma non buttarti giù Chiarè" dice accarezzandomi la coscia per tranquillizzarmi.
Luigi:"proverò a parlarci più tardi che passo da lui quando ti riporto a casa,ma ora calmati" dice serio e io rimango abbracciata alla rossa cercando di calmarmi.
Rimaniamo in silenzio e io smetto di piangere.
Io:"mi porti a casa?" Chiedo al ricciolo staccandomi dalla mia amica
"non voglio più stare qua" dico scendendo dal muretto.
Luigi:"dai vieni qua non ti voglio vedere così" dice abbracciandomi e io tiro su con il naso
"namo che ti porto a casa e vado a parlare con quella testa di cazzo" dice staccandosi da me è la bionda mette un braccio attorno alle mie spalle, dandomi un bacio sulla guancia.
Camilla:"regà portiamo Chiara a casa, sta poco bene ce vedemo domani scusateci" dice agli altri che annuiscono per poi salutarmi ed andiamo via.

Fasma||Per sentirmi vivoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora