CAPITOLO 22

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Mi sono appena svegliata con un mal di testa assurdo, ho davvero esagerato ieri sera, non doveva andare a finire così.
Mi giro dalla parte del moro è vedo che nel letto non c'è, mi alzo cercando di reggermi in piedi ed afferro il mio cellulare sul comodino notando che sono le 7,30 ed io tra un' ora devo andare a lavorare
bene ma non benissimo penso uscendo dalla camera vestita con il vestito di ieri sera, mi dirigo in salotto e lo vedo sul divano che stava parlando al cellulare, suppongo con GG.

Chiude la chiamata e mi guarda per un'attimo senza dire nulla, si alza dal divano andando in cucina ed io lo seguo.

Io:" perché non hai dormito con me?" Chiedo guardandolo mentre sta girato di spalle.
Tiberio:" perché nun me andava"dice seccato ed io sbuffo.
So di averlo fatto incazzare ho sbagliato è mi assumo la responsabilità dei miei errori.
Io:" ti prego mi ascolti un'attimo" dico avvicinandomi a lui per poi abbracciarlo da dietro " so di averti fatto incazzare e mi dispiace ma non litighiamo ora per colpa mia, sono stata una stupida ad aver bevuto così tanto ma volevamo solo divertirci, è so di avere infranto la promessa che ti ho fatto, ho combinato un casino scusami" dico con la testa appoggiata sulla sua spalla mentre guarda fuori dalla finestra.
Tiberio:" scusame nun me va de parlarti so incazzato Chiara" dice liberandosi dalla mia presa ed esce dalla cucina.
Non posso dargli torto sono stata proprio una cogliona.

*
*

Sono appena arrivata in negozio dopo essere stata a casa mia a cambiarmi, saluto la mia amica e la mia titolare ed inizio a svolgere la solita routine pensando a lui, non mi ha manco salutata quando sono andata via da casa sua, è proprio incazzato e quando sta nero è meglio lasciarlo sbollire.

Finisco di riordinare un pò i vestiti che hanno toccato i clienti ripiegandoli bene ed arriva la rossa.

Giada:" te sei ripresa?" Chiede guardandomi ed io annuisco piegando bene i maglioncini "hai la faccia distrutta oggi, Tibi è incazzato vero?" Chiede seria.
Io:" si non mi parla per niente ed abbiamo dormito a casa sua separati, ho proprio esagerato ieri sera" dico sbuffando " ho infranto la promessa che gli avevo fatto, quella di non bere e di stare attenta ed io ho fatto il contrario combinando solo un gran casino" dico nervosa.
Giada:" vedrai che vi chiarirete, lascio sbollire sai com'è fatto quando s'incazza" dice accarezzandomi la schiena per tranquillizzarmi ed io annuisco " dai su con il morale, non voglio vederti così" dice abbracciandomi ed io trattengo le lacrime che minacciano di uscire, sono la solita casinista.

*
*

Mi incammino verso casa fumando una canna e sento il cellulare vibrare nella tasca della giacca, lo tiro fuori e vedo che mi è arrivato un messaggio suo che mi dice di andare in studio che mi vuole parlare, visualizzo e metto via il cellulare continuando a camminare a passo spedito pensando a cosa dovrà dirmi, quella frase
<Ti devo parlare> mi mette sempre un sacco di ansia e angoscia...

Finalmente arrivo ed entro dentro, salgo velocemente le scale ed arrivo davanti al lungo corridoio che percorro con ansia.

Come faccio per bussare alla porta questa si apre è mi ritrovo GG davanti che mi guarda per un'attimo per poi darmi un bacio sulla guancia.

Luigi:" stai bene?" Chiede facendomi entrare per poi sedersi sulla solita sedia girevole in pelle nera" Tibè arriva è andato a fumare" dice serio ed io mi siedo sul divano che tengono in saletta.
Io:" si sto bene" dico guardandolo " ti ha detto qualcosa lui?" Chiedo dubbiosa ed annuisce " che nervi, a me non parla per niente" dico lasciandomi andare sul divano.
Luigi:" è proprio incazzato, c'è rimasto male Chiarè, si fidava di te" dice guardandomi ed io sto zitta " ieri sera come tutti i giorni non faceva altro che parlare di te, a  ripetere in continuazione quanto eri bella quanto ti amava, è proprio innamorato di te sai?" Dice guardandomi sorridendo facendomi abbozzare un sorriso " non farlo più Chiarè, quando lo ha chiamato Giada che stavi male  è andato nel panico, per quello ora sta incazzato perché se preoccupato per te" dice serio.
Io:" lo so ho sbagliato so stata na cogliona" dico abbassando lo sguardo.
Sentiamo la porta aprirsi ed lui che ci guarda serio per poi entrare e sedersi accanto a me.
Luigi:" ve lascio soli, parlatevi senza scannarvi" dice alzandosi ed esce dalla saletta lasciandoci soli.

Rimaniamo in silenzio ed io con la coda dell'occhio noto che mi stava guardando,distoglie  lo sguardo da me per guardare anche lui il soffitto.

Passati 5 minuti in silenzio senza dirci nulla, mi stendo sul divano appoggiando la testa sulle sue gambe ed abbassa lo sguardo verso di me guardandomi negli occhi.

Tiberio:" sei comoda?" Chiede schiarendosi la voce ed io annuisco, mette una mano sulla mia guancia per poi accarezzarla dolcemente mentre continuiamo a guardarci negli occhi.
Io:" cosa mi volevi dire?" Chiedo guardandolo e toglie la mano dalla mia guancia per accarezzarmi i capelli.
Tiberio:" che sei na stronza, hai idea de quanto me hai fatto preoccupare?" Chiede guardandomi ed io annuisco " me fidavo di te, mi avevi promesso che non avresti esagerato invece hai fatto la cazzona" dice serio.
Io:" lo so che ti ho deluso, ho sbagliato me ne rendo perfettamente conto da sola" dico seria " non volevo farti preoccupare o farti stare in ansia, mi dispiace sono una cretina che combina sempre casini" dico con gli occhi lucidi pronta ad esplodere.
Tiberio:" viè qua nun te vojo vedè piangere" dice allargando le braccia ed io alzo la testa dalle sue gambe rimanendo seduta fiondandomi tra le sue braccia " te prego Chiarè nun farlo mai più" dice tenendomi stretta a lui dandomi dei baci sulla testa.
Io:" te lo prometto non ti deluderò più, non succederà più" dico bagnandoli la felpa con le mie lacrime che  non sono riuscita a trattenere, tiro su con il naso è cerco di tranquillizzarmi.
Tiberio:" guardami" dice serio ed io alzo la testa dalla sua spalla guardandolo " basta piangere nun te vojo vedè così, ce semo chiariti no?" Chiede guardandomi mentre mi asciuga le lacrime ed io annuisco " me lo fai n'sorriso bello dei tuoi?" Chiede con tono dolce ed io sorrido tirando su con il naso  "sorridi sempre amore che sei bella quando lo fai , hai questo sorriso che me manda er cervello in tilt" dice accarezzandomi una guancia ed io mi avvicino al suo viso dandogli un bacio che lui approfondisce.
Io:" sapessi tu cosa hai combinato al mio povero cervello" dico ridendo sulle sue labbra facendolo ridere.
Tiberio:" ormai ce semo fusi i cervelli a vicenda" dice guardandomi per poi baciarmi a stampo " vieni sopra di me che stai comoda no?" Chiede serio.

In effetti ero messa malissimo...

Mi alzo dal mio posto e mi metto a cavalcioni sopra di lui è torniamo a baciarci lasciandoci andare.

Io:" amò stai bravo che siamo in studio" dico respirando profondamente mentre mi bacia il collo succhiandomi di tanto in tanto la pelle.
Tiberio:" se non fossimo in studio ti avrei già fatta mia" dice con tono malizioso nel mio orecchio facendomi avvampare sempre di più.
Io:" devi finirla di stuzzicarmi stronzo" dico ridendo scatenando una sua risata mentre mi guarda è mi accarezza la schiena da sotto la felpa facendomi rabbrividire " anche se sono una cazzona mi ami lo stesso vero?" Chiedo guardandolo che mi sorride.
Tiberio:" si ti amo lo stesso cazzona mia" dice guardandomi negli occhi ed io sorrido, mi abbasso verso il suo viso dandogli un bacio " namo a casa?" Chiede nel mio orecchio mentre sono abbracciata a lui.
Io:" si namo a casa " dico alzandomi da sopra di lui e si alza anche lui.

Usciamo fuori dallo studio è vediamo GG appoggiato al muro che fuma.

Luigi:"vedo che ve siete chiariti" dice guardandoci mentre ci teniamo per mano
" n' do vai ora?" Chiede al moro.
Tiberio:" a casa perché? N' do devo annà secondo te?" Chiede ridendo.
Luigi:" ma che casa e casa, venite al parchetto co noi" dice buttando la sigaretta è il moro mi guarda aspettando che dica qualcosa.
Io:" ehhh namo allora" dico ai due che annuiscono divertiti.
Luigi:" me piaci sempre de più Chiarè" dice ridendo è il moro lo sta uccidendo con lo sguardo " aspe nun capì male Tibè, nel senso come amica" dice correggendosi facendomi ridere.
Il moro lo fulmina con lo sguardo facendolo ammutolire ed andiamo verso le nostre macchine.
Tiberio:" dopo nun me sfuggi signorina" dice tenendomi la mano ed arriviamo davanti alla macchina " ringrazia GG se nun te faccio mia ora" dice nel mio orecchio per poi darmi un bacio sul collo.
Io:" Grazie Luigino mi hai salvata" dico urlando a GG che mi guarda perplesso mentre il moro ride salendo in macchina
" ci vediamo li" dico guardandolo che sale in macchina scuotendo la testa.

Arriviamo al parchetto trovando tutti li, salutiamo i nostri amici e ci sediamo con loro passando la serata li tutti insieme.

Fasma||Per sentirmi vivoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora