My Dream

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Song Mingi × Jeong Yunho

Ogni notte era differente per Mingi.
Ogni notte i suoi occhi osservavano paesaggi differenti, ma il vero soggetto di suo interesse era un altro.
Quella fantastica presenza che lo metteva tanto a suo agio.
Mingi sognava sempre la stessa persona.
Lui diceva sempre di sognare in un sogno.
A primo impatto quelle parole non parevano avere un vero senso, ma per lui il significato di quella frase era piú grande di lui stesso.
Lui aveva un solo desiderio nella vita: essere amato.
Nessuno era mai stato al suo fianco, era sempre stato solo.
Quella presenza immaginaria, peró, lo faceva sentire amato.
E lui amava quella figura alta e dal viso dolce. Amava le sue guance paffute, i suoi capelli biondi...
Mingi sognava il ragazzo che avrebbe tanto voluto incontrare nella realtà, ovvero il ragazzo che amava.
Forse per lui nemmeno esisteva una vita reale. Forse era tutto un sogno, ma quello é un altro discorso.

Mingi quella notte si ritrovó su una nave. Una nave che navigava tra un mare di nuvole rosate e dall'aria soffice.
Un tramonto si estendeva infinitivamente dinnanzi i suoi occhi.
"Ti piace?"
La voce profonda e calda del suo amato richiamó la sua attenzione.
"Ora mi piace di piú."
Il castano sfoggió il suo sorriso gengivale, facendo fare altrettanto al biondo.
I due passavano il loro poco tempo in modo semplice, limitandosi a parlare e coccolarsi. Mingi si sentiva protetto tra le braccia di quella figura immaginaria.
Ció che lo faceva soffrire piú di tutto era la coscienza che quello fosse tutto un sogno. Nella realtà nessuno lo amava, e lui non faceva altro che ripeterselo facendosi male da solo.
Il sole divenuto colore arancione non era ancora calato. Sembrava che in quel sogno il tempo fosse fermo.
Mingi poggió lentamente il suo capo sulla spalla del biondo, che lo guardó con occhi pieni d'amore. Sembrava non provare mai altre emozioni se non amore. Nella vita reale probabilmente lo avrebbero definito 'appiccicoso', il termine che utilizzava Mingi era 'premuroso'.
Il castano in quegli scenari immaginari era trattato con riguardo, senza che nessuno gli urlasse in faccia cattiverie.
L'incubo che aveva vissuto da bambino sembrava solo un lontano ricordo in quei momenti.
Tutto sembrava scomparire quando il biondo lo teneva cosí stretto al suo petto, scaldando il corpo freddo del castano.

"Perché devo essere solo anche nella realtà?"
Quelle parole uscirono dalle labbra carnose di Mingi come un sospiro, ed il ragazzo al suo fianco gli rivolse il suo sguardo premuroso.
"Tu non sei mai solo. Io sono qui, ovunque tu voglia."
Accarezzó il petto del castano all'altezza del suo fragile cuore.
Il cuore che batteva all'impazzata ad ogni tocco da parte dell'immaginaria presenza.
Un piccolo sorriso dipinse il volto malinconico del ragazzo dai capelli castani.
I loro respiri erano accompagnati da un pacifico silenzio, che contrastava con tutta la confusione che aleggiava regolarmente nella mente di Mingi.
"Sei felice?"
"Solo quando sei con me."
"Quindi ora lo sei?"
"Sí."
Il biondo rivolgeva sempre quella domanda a Mingi. Quasi come se fosse un codice ancora indecifrato.
Quel sogno fu ricco di silenzio. Silenzio che fece solo piacere al castano. Ne aveva bisogno. Necessitava di tranquillità. Tranquillità che trovava solo in presenza di quel ragazzo tanto alto quando amorevole.
Il Sole, dal canto suo sembró riprendere il suo normale ciclo.
Il tempo riprese a scorrere, e Mingi capì perfettamente la natura di quella catena di avvenimenti dolorosi.
Il suo tempo stava scadendo.
Rivolse uno sguardo al biondo ancora accucciato al suo fianco, incrociando i suoi occhi grandi e scuri.
Il panorama si rifletteva nelle pupille dell'immaginaria presenza.
Mingi aveva paura.
Non voleva tornare alla realtà. Temeva ció che sarebbe potuto accadere un volta che si sarebbe risvegliato.
"Mi puoi baciare?"
Chiese in un soffio il castano. Non desiderava altro in quel momento.
"Se lo faccio sarai felice?"
Chiese altrettanto delicatamente il biondo. I loro visi si erano già avvicinati di poco, e Mingi annuí leggermente.
Il biondo non fece aspettare ancora il ragazzo al suo fianco, dando inizio a quel casto e speciale contatto.
Entrambi chiusero gli occhi facendosi avvolgere da una sensazione unica nel suo genere.
Un bacio ricco di emozioni contrastanti, provenienti da persone differenti.
Il contatto era ancora stabile quando il suono assordante di una sveglia fece riaprire gli occhi di Mingi.
Il solito soffitto bianco era sora di lui, e le lenzuola del medesimo colore lo avvolgevano. Non esistevano altri colori in quel luogo ricco di grida e uomini col camice.
Il castano sospiró, percependo il suo cuore dolere.
"Già mi manchi, Yunho."

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Mi sentivo in colpa per non avervi dato nulla di bello da leggere.
Enjoy🌼

𝐎𝐧𝐞𝐒𝐡𝐨𝐭 𝐊-𝐩𝐨𝐩 •𝐌𝐮𝐥𝐭𝐢𝐟𝐚𝐧𝐝𝐨𝐦•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora