I need love and affection

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Kanemoto Yoshinori × Kim Junkyu

«Ho bisogno di amore e affetto.»
Erano sempre quelle le parole col quale Yoshi si giustificava per i suoi comportamenti appiccicosi e dolci.
Desiderava solo riceve l'approvazione da parte dei suoi amici, che occupavano il ruolo della sua vera famiglia.
Sua madre e suo padre in 22 anni della sua povera vita mai una volta gli avevano accarezzato il capo, mai lo avevano abbracciato.
In termini psicologici, Yoshi era smanioso di attenzioni in quanto non ne avesse mai ricevute. Un povero innocente, vittima della crudele e malvagia realtà.
Spesso si rannicchiava tra le braccia di un individuo in particolare. Il suo amico Junkyu. Il castano dalle guance paffute mai era riuscito ad allontanarsi dal coetaneo. Junkyu conosceva il passato del grigio, e si rendeva conto di quanto potesse aver sofferto. Il castano, ogni volta che Yoshinori si rifugiava tra le sue braccia, non resisteva al desiderio di accarezzargli delicatamente i capelli soffici e lisci. Passavano interi pomeriggi avvinghiati in semplici tocchi e contatti innocenti. Entrambi i loro cuori battevano forte, ma ancora non riuscivano a comprendere la semplice natura di quell'avvenimento.
O forse la ignoravano semplicemente, ancora capaci di farlo.

Junkyu era seduto sul divano di casa sua, in attesa del dolce abbraccio del coetaneo, ancora intento a preparare gli snack per il film da loro selezionato.
Yoshi poggiò le ciotole sul tavolino da caffè, fiondandosi subito al caldo corpo del ragazzo dalla felpa rosa.
Junkyu amava quella grande felpa.
«Ho bisogno di amore e affetto.»
«Lo so, ed io ti darò entrambi per sempre.»
Rispose sicuro il castano, come se avesse ripetuto quella stessa frase miliardi di volte. Invece era la prima volta che quelle parole fuoriuscivano dalle sue carnose labbra.
«Davvero?»
Yoshi parve basito all'affermazione del prezioso amico.
«Certo.»
Junkyu fece poggiare la piccola testa del grigio sul suo petto, pigiando il pulsante avvio del telecomando. Il film cominciò e subito le mani del coreano si intrufolarono in mezzo a quella dolce chioma grigia simile alla nebbia.
Era passata circa mezz'ora quando Yoshi riuscì a parlare di nuovo.
«Il tuo cuore batte forte. Molto forte.»
Affermò puntando gli occhi nel vuoto sconosciuto e scuro come i suoi occhi dalla forma tagliente.
Junkyu non seppe cosa rispondere, perciò poggiò una mano sul petto del giapponese, come per controllare di non essere l'unico a provare quella sensazione.
«Anche il tuo.»
Yoshi non voleva ancora ignorare del tutto quell'affermazione, ma pure lui non seppe che rispondere. Erano entrambi fermi dinnanzi qualcosa di nuovo e sconosciuto.

Un silenzio tombale avvolse la sala buia, intanto che i due ancora pensavano a cosa stesse accadendo ai loro teneri e fragili cuori palpitanti.
Il giapponese si sedette affianco il castano a gambe incrociate, sul volto un'espressione curiosa visibile solo in parte a Junkyu.
«Posso provare a fare una cosa? Devi promettermi di non arrabbiarti.»
Il grigio poggiò una sottile mano sulla spalla dell'altro, che gli rivolse ogni attenzione. Il castano rimase perplesso, eppure il suo lato curioso stava avendo la meglio su qualsiasi altra emozione.
Non temeva il peggio, anzi un poco si aspettava qualcosa di negativo. Non era un tipo molto ottimista, e Yoshi lo aveva sempre rimproverato per quello.
«Te lo prometto.»
A quelle parole Junkyu si sentì di nuovo bambino.
Il grigio si fece coraggio, ascoltando quel battito tanto frenetico nella sua cassa toracica. Voleva seguire le direttive che gli stava dando quell'organo vitale.
Spostò la mano dalla spalla al tenero collo dell'amico, facendosi sempre più vicino al volto paffuto dell'altro.
Junkyu avrebbe voluto parlare, dire qualsiasi cosa, ma in quel momento le parole gli sembravano irriconoscibili ed impronunciabili. Non era spaventato da ciò che Yoshi avrebbe potuto fare, ma da come il suo cuore avrebbe potuto reagire. Temeva se stesso e le sue reali emozioni.

I loro nasi si sfiorarono, ed un brivido percorse la schiena del giapponese.
Era così impaziente eppure così spaventato.
Finalmente si decise ad azzerare quella distanza straziante. Ormai era fatta, e non avrebbe potuto rimediare in alcun modo se le sue azioni fossero state sbagliate o inappropriate.
Il futuro era incerto e spaventoso per Yoshi, eppure aveva comunque portato a termine quella missione per i suoi sentimenti ed il suo cuore.
Un bacio.
Junkyu si rese conto della realtà delle cose solo quando l'amico amorevole non si allontanò dalla sua figura marmorea. Non aveva mosso un solo muscolo, preso alla sprovvista.
Entrambi i loro cuori galoppavano all'impazzata nei loro petti, ma Yoshi non era a conoscenza di ciò che stava accadendo nella mente e nel corpo del castano.
Il grigio abbassò il capo, notando lo stato impassibile del ragazzo dinnanzi a lui. Il ragazzo che si era appena reso conto di amare. Tutte quelle sensazioni, quei segnali non potevano portare ad altre risposte. Yoshinori si era innamorato di un suo amico, forse il suo più caro.
«Scusami, non avrei dovuto farlo. Ora probabilmente avresti voglia di andartene lontano da me.»
Il giapponese aveva paura. Temeva di essere di nuovo solo a causa delle sue azioni avventate.
Il grigio fu sul punto di aggiungere qualcos'altro quando fu zittito dalle labbra del castano.
Junkyu non aveva ragionato prima di sporgersi di nuovo verso l'amico.
Aveva seguito il suo cuore, proprio come aveva fatto Yoshi pochi minuti prima.
Quella volta il bacio fu più lungo e lento. Qualcosa di più sentimentale ed eccitante, che portò ad all'avvicinarsi dei loro corpi già conosciuti.
«Non riuscirei mai ad andarmene lontano da te, Yoshi. Non sono ancora certo di ciò che provo però... Possiamo provarci a stare insieme.»
In quel momento il ragazzo giapponese si sentì amato. Più amato di chiunque altro al mondo. Si sentiva realizzato, compiuto uno degli stadi principali dello sviluppo mentale. Aveva la piena approvazione da parte di un figura ancora migliore dei suoi genitori, ed era quello ciò che realmente. La sua felicità più sincera.

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𝐎𝐧𝐞𝐒𝐡𝐨𝐭 𝐊-𝐩𝐨𝐩 •𝐌𝐮𝐥𝐭𝐢𝐟𝐚𝐧𝐝𝐨𝐦•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora