-capitolo 3-

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In pochissimi secondi Lily si trovò davanti al portone della sala Grande. 

Il cuore le batteva a mille: tra qualche istante avrebbe incontrato Harry, suo figlio, il suo meraviglioso figlio. 

Così, cercando di mantenere un minimo di autocontrollo spinse la porta ed entrò.

Davanti a lei si trovavano quattro lunghissimi tavoli, una miriade di piccole candele fluttuanti sul soffitto e, cosa più importante, in uno di questi tavoli erano sedute due persone, anzi, un anziano dalla barba lunga che le sorrideva ed un ragazzo, con i capelli spettinati e gli occhiali tondi che la osservava perso. 

A quel punto la donna non riuscì più a trattenersi, gli corse incontro e lo abbracciò. 

“M-ma-mamma?” 

“Si Harry sono io! Wow, sei bellissimo! Sei molto simile a James!” disse prendendogli il viso tra le mani “E ha i  tuoi occhi, mia cara” aggiunse Silente. 

Lily sorrise e riprese: “Oh Harry, non sai quanto io sia felice di averti qui!! Su su, abbiamo un sacco di cose da raccontarci” e detto questo gli si sedette affianco e, con l'aiuto di Silente, parlarono di tutto quello che era successo negli ultimi anni, di come Harry fosse riuscito a salvarsi e, cosa più importante, di come lei fosse riuscita a tornare in vita. 

“Oh Harry, onestamente non so bene, ma il professor Silente ha detto di essere tornato indietro nel tempo e di avermi salvata...non so molto, non mi dice neanche il perchè, è tutto così confuso e vago!” e detto questo lanciò un'occhiata interrogativa e divertita all'anziano. 

“Oh Lily cara, stai tranquilla ogni cosa ha il suo tempo...capirai piano piano da sola..”

“Se lo dice lei...comunque Harry, sono così felice di essere qui con te! Mi dispiace che non ci sia James, ma sai, capirò col tempo perchè non si è salvato...poi,sai, lo amavo tanto Harry, ma negli ultimi tempi le cose non funzionavano troppo tra noi..” 

“Mamma stai tranquilla, non fartene una colpa, ne parleremo meglio più tardi...OH ORA DEVO SCAPPARE! HO LEZIONE COL PIPISTRELLO!” 

“M-ma chi è il pipistrello scusa?” 

“A dopo mamma!” detto questo il ragazzo si fiondò fuori dalla sala Grande.

La donna si girò verso Silente e gli chiese “Chi è il pipistrello?” 

“Ehm, ecco, Severus...(?)” e rise. 

“Ma come?” 

“Eh cara, dopo la tua morte è cambiato molto, non che fosse mai stato una persona aperta, ma dopo quella notte è diventato più chiuso e scontroso” ci fu una pausa di silenzio 

“Oh ma ora ci sei tu! Lo farai tornare in vita ragazza mia!” detto questo le lanciò uno sguardo malizioso e la lasciò stordita dicendo solo “Ci sono cose che non si dimenticano mai e per Severus tu sei stata una di quelle. Ah a proposito, visto che ti ospita la nostra scuola, pranzerai tutti i giorni con noi al tavolo dei professori alle 12! A dopo signorina Evans”

“A dopo signore” rispose lei, ripensando alle intense parole del vecchio.

Ci sono cose che non si dimenticano mai e per Severus tu sei stata una di quelle

                                     
 ***                                             

Lily uscì frettolosamente dalla Sala Grande e si diresse di corsa verso la classe di Pozioni per incontrare Severus.

Si ricordava la strada perfettamente e le venne da ridere ripensando a quando, da piccoli, lei e l'uomo discutevano su chi avrebbe preso il voto più alto, anche se alla fine quello che vinceva sempre era lui.

Qualche secondo dopo si trovava alla porta di legno dell'aula e bussò. “Avanti” disse una voce profonda. 

“Buongiorno Sev! Scusa per stamattina..” 

“No, tranquilla, anzi, mi hai svegliato, ero mezzo addormentato, la tua capocciata mi è servita” 

La donna rise e Piton pensò di svenire da un momento all'altro. 

Era bellissima e gli era mancata tantissimo; gli erano mancati i suoi bellissimi occhi verdi, i capelli rossi che profumavano costantemente di fiori, gli erano mancati i denti bianchi, nascosti dalle bellissime labbra rosa, gli erano mancate le lentiggini, quelle fantastiche lentiggini....

“Sev, ci sei? Perchè mi guardi come se stessi vedendo chissà che cosa?” 

“Perchè sei bellissima” 

Lily divenne viola e Piton, rendendosi conto di quelle parole che gli erano sfuggite, aggiunse in tono un po' sgarbato “Oh ehm, ecco, si fai come se fossi a casa tua, prendi pure una sedia e fai come ti pare” 

“Va bene Sev...” ripose lei un po' scombussolata, ma subito dopo un sorriso furbo le si disegnò sulle labbra “Comunque mi ha fatto piacere che tu me l'abbia detto...” 

“Hmm Hm” rispose lui girandosi e mettendo negli scaffali le varie boccette utilizzate durante lezione. 

Poi, si fece coraggio e la guardò in volto. “Sai, mi sei mancata tantissimo” e sospirò “Sono successe molte cose da quando abbiamo litigato, da quando sei ecco...” 

“Morta” concluse lei, capendo che per lui sarebbe risultato difficile. 

“Già” e una lacrima gli rigò la guancia.

A quel punto la rossa gli si avvicinò, col dito gli asciugò il viso, gli accarezzò i capelli e disse “Silente mi ha detto che sei cambiato dopo quello che è successo, è vero?” 

“Si, forse..” lei sorrise e gli lasciò un bacio sulla guancia. “Non dovevi..” 

“Si invece Lily, ho fatto un sacco di casini nella mia vita, soprattutto ti ho persa, non me lo sono mai perdonato..” 

“Shh” sussurrò lei mettendogli una ciocca di capelli neri dietro l'orecchio. “Adesso ci sediamo e discutiamo, perchè anche io mi devo scusare di molte, anzi, moltissime
cose”  






come un giglio fra i fiori , così la  mia amata  tra le fanciulle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora