-capitolo 15-

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Lily aprì lentamente gli occhi e notò che Piton si era già alzato da un po'.

Si era addormentata dopo aver visto il dipinto sul soffitto.

Sorrise e dopo aver ammirato ancora qualche secondo il cielo stellato, andò in soggiorno.

Anche lì non c'era nessuno.

Così andò in bagno per lavarsi: era ancora vestita come il giorno in cui erano andati da Voldemort. Il vestito era abbastanza pulito, ma i capelli erano arruffati e il corpo qua e la aveva delle macchie di sangue secco.

-Maledetta Bellatrix- pensò furiosa.

Si tolse il vestito, che lasciò appoggiato sul letto.

Entrò in bagno.

Aprì l'acqua, riempì la vasca e con un incantesimo questa si riempì a sua volta di sapone e schiuma.

Poi si immerse lentamente e si sentì rigenerare. 

Chiuse gli occhi e si immerse totalmente.

Era tutto così strano, non sapeva come fosse riuscita a tornare in vita, Silente era stato molto vago.

Poi era stato strano vedere Harry, quel bambino che aveva protetto dal signore Oscuro, da quel Signore Oscuro che ora le chiedeva di fare parte della sua setta maledetta.

Severus faceva parte della setta, in un certo senso, ma era dalla parte dell'esercito di Silente.

Era tutto strano, troppo, ma si sentiva bene così.

Suo figlio era vivo, lei era viva, Severus era vivo e la amava.

Rimase sott'acqua a pensare finchè i polmoni non cominciarono a bruciare per la mancanza d'aria. 

Mise piede fuori dalla vasca e accennò un asciugamano, con cui si coprì.

Uscì dal bagno e rimase scioccata da quello che vide.

Severus era steso per terra, i vestiti stracciati, pieno di tagli e sangue.

“Sev!” sussurrò scioccata.

“L-Li-ly s-sto b-be-bene...” farfugliò.

“No che non stai bene!”.

Così prese la bacchetta e lo fece levitare fino al letto.

Corse in soggiorno e aprì l'armadio dove erano contenute le pozioni.

Tornò in camera.

“Sev chi è stato?” chiese, mentre gli versava il Dittamo sulle ferite.

“Il Signore Oscuro...si è arrabbiato... perchè non ti ho portata” rispose, trattenendo le urla per il dolore.

Lily prese delle bende e si rese conto di dover togliere il frock coat nero.

“Ehm Sev, ti devo togliere i vestiti...sei ferito solo sul busto vero?” chiese imbarazzata, mordendosi le labbra.

“Si, tranquilla, ma se non vuoi faccio da solo...” 

“No no, faccio io, sei troppo debole” e cominciò a togliergli l'abito nero.

Diventò rossa vedendo che il petto dell'uomo era abbastanza muscoloso, pieno di vecchie cicatrici, pallido.

Non si poteva immaginare un corpo così, perchè era sempre coperto da vestiti neri e larghi.

Le guance le cominciarono a bruciare.

“Lily tutto bene?” chiese l'uomo, vedendola così.

“S-si t-tutto bene...” balbettò e gli ripulì delicatamente le ferite, ormai chiuse, con un panno.

Si sentì toccare i capelli, ancora bagnati.

“Non ti sei ancora asciugata” constatò Piton.

“E non ti sei neanche cambiata”

“Ah, vero! Scusa Sev, mi stavo lavando” disse lei ancora più imbarazzata, abbassando lo sguardo.

“No, tranquilla lo dico per te, potresti ammalarti, qua nei sotterranei fa freddo..è per quello” le disse, sistemandole con cura la ciocca rossa dietro un orecchio.

Lily alzò lo sguardo e guardò persa le due pozze nere che tanto amava.

“Lily, in realtà io avrei freddo...mi prenderesti qualcosa dall'armadio, per favore?”

“Oh si, certo” rispose lei, riscuotendosi.

Strinse a se l'asciugamano e aprì l'armadio.

Come si aspettava era piena di frock coat neri e mantelli, ma qualcosa attirò la sua attenzione.

Nascosta si trovava una camicia bianca.

La prese e tornò vicino al letto.

“Ecco qua!” disse gioiosa.

“Lily, quella roba non la metto da tempo-”

“Ora la metti e stai zitto!” e cominciò ad infilarla.

Poi ad un certo punto si fermò.

“Lily che c'è?” chiese perplesso Piton.

“Il braccio Sev..” disse lei, toccando il Marchio Nero.

“Ecco che cos'era...”

Rimasero in silenzio.

“Scusa Lily...non volevo che ti preoccupassi...” sussurrò l'uomo, ora livido in volto.

La donna, in rigoroso silenzio gli abbottonò la camicia e quando ebbe finito lo guardò negli occhi.

“Chissà quante cose mi nascondi Sev. Ma voglio solo una cosa. Promettimi che qualsiasi cosa succeda tu me la dirai.”

“Lily..io...perchè ti preoccupi per me?” 

Lei gli prese il volto tra le mani.

“Perchè sei mio marito, perchè sei il mio migliore amico, perchè stai difendendo il mondo magico e perchè” gli diede un bacio a stampo “ti amo” sussurrò.

Detto questo si staccò.

“Sev, ora riposa, sei stanco. Io vado a cambiarmi...poi vedrò cosa fare-”

“No Lily, per favore, resta qua con me.” disse lui, con voce roca dalla stanchezza.

Poi chiuse gli occhi e il viso stanco e tirato si rilassò.

-Sembri un bimbo quando dormi Sev- pensò lei divertita.

Si cambiò velocemente e tornò in camera.

Severus dormiva ancora.

Si sdraiò vicino a lui e, dopo avergli stritolato un braccio, si addormentò anche lei distrutta.












come un giglio fra i fiori , così la  mia amata  tra le fanciulle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora