-capitolo 35-

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“Sev, io e Cissy andiamo da Albus per dirgli del bimbo” 

Piton abbassò leggermente il libro che stava leggendo.

“Come vuoi” disse, guardando le due donne.

Lily si abbassò e gli lasciò un bacio veloce.

“Che dolci” li prese in giro la Malfoy.

“Narcissa sparisci” sibilò Piton.

Lily ridacchiò, poi prese il braccio che l'amica le aveva porso e si smaterializzarono.

Apparvero nella Foresta Proibita.

Le fece uno strano effetto tornare lì, mentre tutti i ragazzi erano a casa.

Più andavano avanti e più tutto era stranamente silenzioso e tranquillo.

Erano quasi arrivate al portone principale, quando Lily si decise a parlare.

“Cissy, è successa una cosa”

Narcissa si girò.

“Quel tono l'ho già sentito e non mi piace. L'ha usato Severus quando mi ha detto che stavi male. Cos'è, aspetti un altro bambino?”

Anche se quello che doveva dire non era molto divertente, non riuscì a  non ridere.

“No Cissy. Severus questa volta non centra...si tratta di Rodolphus”

L'altra si fece improvvisamente più attenta.

“Continua”

“L'altro giorno è venuto a trovarmi, quando Sev non c'era. Mi ha chiesto perché abbiamo cambiato casa e gli ho detto del bambino. All'inizio non l'ha affatto presa bene. Pensavo volesse spaccare tutto. Io ho cominciato a piangere e lui si è scusato...poi mentre stavo preparando la cena mi fissava e ha detto che assomigliavo alla donna che amava. Mi ha mostrato una foto, poi mi ha fissata e alla fine mi ha baciata. Io l'ho respinto. Non lo vedo da quel momento”

Narcissa aveva la faccia tesa.

“Immaginavo” sussurrò.

“Come?”

“Sì Lily, io e Lucius ce lo aspettavamo. Era solo questione di tempo. Siete uguali tu e Amy. Quando Rodolphus ci aveva chiesto di unirsi a noi Lucius all'inizio era contrario, perché sapeva che sarebbe successo e soprattutto non voleva perché sappiamo entrambe come reagirebbe Severus...” fece una pausa.

“Cosa devo fare Cissy?”

“Ne devi parlare con Severus. Se hai bisogno di una mano glielo possiamo dire insieme. Poi convincerò Rodolphus a venire da te per darti qualcosa che mi inventerò sia importante per il bambino. Va bene?”

Lily annuì.

“Bene, sistemeremo tutto dopo. Ora entriamo e parliamo col vecchio”

***

“Mi volevi vedere giusto?” domandò Rodolphus, tirando fuori dal cappotto il suo orologio da tasca.

“Bene, 1 minuto in anticipo, so che odi i ritardatari”

Piton sbuffò.

“E' inutile che porti l'orologio, se poi il tuo ritardo è mentale”

“Se credevi di ferirmi con questo grande insulto sappi che non ci sei riuscito” rispose il Lestrange, guardandolo beffardo.

“Quindi, cosa volevi?”

“Ti sto per dare un incarico importante, che dovrai fare rischiando la tua vita. Devi proteggere una persona a qualsiasi costo” si sistemò meglio sulla poltrona.

“Di chi si tratta?”

“Lily” sussurrò.

Rodolphus pensò di svenire. 

Si sentiva ancora in colpa per quello che aveva fatto.

Non vedeva Lily da giorni e ora lui gli proponeva di essere la sua guardia personale.

Probabilmente lo odiava anche e non voleva vedere.

“Cosa dovrei fare esattamente?”

“Devi controllarla, non essere la sua ombra, ma stare attento quando il Signore Oscuro la chiama. Non sempre ci vorrà vedere in coppia. E vorrei che controllassi che gli altri Mangiamorte non le facciano del male. Io posso proteggerla quando è con me, ma non sempre” alzò lo sguardo per guardare negli occhi l'uomo davanti a se.

Rodolphus era perso nei propri pensieri.

Piton gli aveva dato l'incarico perché si fidava, non sapeva nulla di quello che era successo.

Piton si fidava di lui per dargli quell'incarico.

Gli stava dando il compito di proteggere sua moglie e suo figlio.

Di proteggere quella donna che anche lui amava, ma era sbagliato.

Voleva farsi perdonare.

Voleva starle accanto, anche solo come amico, ma voleva starle comunque accanto.

Alzò la testa.

“Accetto”

*** 

“Oh, guarda chi abbiamo qua, le due signorine più belle del mondo magico!” esclamò Silente, vedendole entrare.

Lily arrossì leggermente, mentre Narcissa fece una smorfia infastidita.

“Immagino che dobbiate dirmi qualcosa giusto?” chiese, sedendosi dietro all'enorme scrivania.

La rossa annuì.

“Signore, ho delle novità” e cominciò a raccontare.

Quando Lily ebbe finito, l'anziano fece un enorme sorriso.

“Sono felicissimo di tutto ciò” disse, poi si alzò e le andò incontro.

“Signorina Evans, dovrà nascondere la sua gravidanza da tutti lo sa?”

La donna annuì.

“Dovrà tenerlo nascosto ad Harry, Minerva...a tutti quelli che non fanno parte del gruppo”

Annuì di nuovo.

“Lily, dobbiamo andare” disse Narcissa, che aveva passato tutto il tempo in silenzio.

“Sì, giusto” 

“Allora a presto signorine. Salutami Severus”

“Sarà fatto” rispose Lily, poi uscirono.

“Quindi? Vuoi che sia con te dopo?”

“Per cosa?” chiese Lily, confusa.

“LILY! La cosa di Rodolphus!”

“Ah, oh, giusto. Sì, per favore”

Mise sulla testa il cappuccio del mantello.

Narcissa si girò a guardarla.

“Sei strana”

La rossa si girò per guardarla.

Aveva un'espressione seria, impassibile.

“Come dovrei essere? Sto nascondendo a mio figlio e ai miei amici tutto”

Prese una boccata d'aria.

“Sta diventando snervante”

Narcissa le mise un braccio dietro le spalle.

“Finirà. Ci sono io”

Erano arrivate ai confini della foresta proibita.

“Pronta?” chiese la Malfoy, alzando il braccio.

Si smaterializzarono.


come un giglio fra i fiori , così la  mia amata  tra le fanciulle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora