-capitolo 19-

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“Buongiorno mie cari!” salutò gioioso il vecchio preside.

“Buongiorno anche a lei professor Silente!” ricambiò gioiosa Lily.

“Bene bene, caramella al limone?”

“No Albus, non vogliamo quella schifezza, siamo di corsa.” disse freddo Piton e detto ciò fece materializzare una grande pila di test sulla scrivania del vecchio preside.

“Questi sono i capolavori delle teste di legno” e le indicò con un cenno  quasi schifato della mano.

“Perfetto Severus! Grazie mille. Comunque..avete deciso dove andare per le vacanze? Hogwarts chiude durante le vacanze...” e guardò Lily.

“Oh signore, è proprio di quello che dovremo parlare dopo. Comunque, la saluto ora e la ringrazio, anche perchè penso che partiremo domani. Noi ci vedremo e sentiremo durante le vacanze giusto? Per le avere notizie di Harry”

“Certamente signorina” affermò il vecchio.

“Va bene Lily, noi andiamo eh. Ciao Albus” e dopo averlo salutato con una veloce stretta di mano la trascinò fuori.

“Sev ma che?”

Stavano praticamente correndo.

“Lily corri e basta”.

Appena furono nei sotterranei, l'uomo si nascose dietro ad una colonna.

“Sev ma che fai?” chiese la donna, ma Piton le mise una mano sulla bocca e con l'altra le indicò la porta del loro appartamento.

“Troppo tardi” lo sentì sussurrare.

Lily guardò.

Si trovavano delle ragazze con alcune borse.

Erano tutte Serpeverde.

Si vedeva che aspettavano qualcuno.

“Ma il professor Piton quando arriva?” chiese una mora.

“Non lo so Jessica, magari sarà in giro con la professoressa Evans” 

E un risolino si alzò dal gruppo.

Lily si girò verso il marito, che in quel momento aveva una mano in faccia, sconsolato.

“Hai delle ammiratrici?” sussurrò, cercando di non ridere.

“Sembrerebbe...è da 4 anni che alla fine dell'anno, a Natale o a ogni maledetto balletto vengono a portarmi quelle maledette borsettine con profumini, dolci...” fece una faccia schifata.

“Menomale che l'anno prossimo non ci saranno più”

“Dai Sev, ma non hai mai accettato?” 

“La prima volta, poi hanno cominciato a farmi paura”

Lily non ce la fece più e cominciò a ridere.

“Lily sta zitta! Poi ti sentono!” la supplicò lui.

Ma continuò.

Si immaginava Severus che correva come un pazzo per il castello, rincorso da ragazzine adoranti che invocavano il suo nome e che anche per un suo sguardo o minaccia cominciavano a piangere, emozionate.

Si girò a guardarlo.

Aveva uno sguardo tra lo scioccato e lo spaventato.

“Io Sev vado eh” e prima che la potesse bloccare lei si avviò velocemente verso il gruppetto.

“Scusate ragazze,dovrei passare. Il professor Piton mi ha dato il permesso di prendere delle pozioni. Aspettate qualcuno?” chiese, facendo la finta stupita.

come un giglio fra i fiori , così la  mia amata  tra le fanciulle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora