-capitolo 17 parte 1-

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“COSA DIAVOLO TI E' SALTATO PER LA TESTA, DRACO!?” urlò in preda ad una rabbia  disumana Piton.

“RISPONDI, MALEDIZIONE!” e sbatté un pugno sulla cattedra del vecchio preside, che dopo quel colpo sembrò quasi crollare.

“I-io-” balbettò cadaverico il biondo, aggrappandosi impaurito alla sedia.

“Severus, calmati, non serve a nulla” disse Silente, avvicinandosi all'uomo vestito di nero.

Quest'ultimo si girò di scatto, con un'espressione quasi folle sul volto.

Faceva paura, sembrava aver attirato intorno a se tutte le tenebre presenti in quella stanza.

“Albus, capisci la gravità di quello che ha fatto o no? O devi fare il pacifista e salvarlo, come fai sempre? Ah e visto che ci siamo,  dai anche 400 punti a Serpeverde, per premiarlo!” sibilò.

“No ragazzo, io so cosa ha fatto..ma te lo dovevi aspettare...prima o poi si sarebbe saputo...”

“ANCORA CON QUESTA STORIA?! Basta Albus, mi sono stufato...e poi dimmi. Secondo te, cosa penserà Potter di sua madre, quando lo verrà a sapere? La Granger e il suo inutile amico rosso erano lì con noi...e sono certo che glielo faranno sapere...”

“Adesso ti dispiace di cosa penserà Potter?” chiese Silente divertito.

“MI DISPIACE PER LILY!” tuonò.

“Oh ragazzo, non scaldarti troppo...comunque dobbiamo accettare ciò che è successo...tutta la scuola lo saprà di già e non penso sia appropriato far perdere la memoria a tutti i ragazzi e a tutti gli insegnanti della scuola...” 

Si girò lentamente verso Draco, che aveva assistito alla scena in rigoroso silenzio.

“Per quanto riguarda te, Draco, sconterai delle punizioni con Gazza, fino il prossimo mese, ovvero fino alla fine dell'anno. Ora puoi andare, inizierai domani” e detto questo gli fece cenno di uscire.

Il giovane Malfoy si alzò tremante, lanciò un'occhiata terrorizzata a Piton e scappò via.

Silente si girò verso il più giovane, che aveva ancora un'espressione omicida sul volto.

“Severus, non serve a nulla, lascialo perdere-”
“Smettila vecchio” lo bloccò l'altro,poi uscì, seguito dal fruscio delle vesti.

-Speriamo che Lily riesca a farlo calmare- pensò tristemente Silente e si sistemò davanti alla grande finestra, contemplando il cielo limpido.

***

         

Piton fece un profondo respiro ed entrò.

Non voleva che Lily lo vedesse così.

Sapeva di fare paura.

Aprì la porta e la vide seduta sulla sua scrivania, che correggeva delle verifiche.

Non si accorse della sua presenza.

Così, con passo felpato, si mise dietro di lei e, avvicinandosi all'orecchio, le sussurrò “Ehilà prof, quanti votacci sta mettendo?”

“SEV!” strillò la donna, alzandosi spaventata e mettendosi una mano sul cuore.

“Sev, sei proprio stupido! Mi fai venire i colpi! Non ti ho neanche visto arrivare!”

“Oh Lily, ti spaventi per così poco? Se mi avessi visto prima allora non so cosa avresti fatto...” le disse, cercando di sorridere.

La rossa gli si avvicinò.

“Quindi, come è andata?” chiese preoccupata.

“L'ha messo in punizione. Farà dei lavori con Gaza tutti i giorni, fino alla fine del mese...prima delle vacanze” spiegò lui, guardandola negli occhi.

Lily si avvicinò ancora di più, gli lasciò un leggero bacio e appoggiò la fronte contro quella del marito.

Poi gli cinse il petto e appoggiò la testa.

Lo sentì sospirare, poi la strinse forte a se.

“Sai Lily, se non fosse stato per te, penso che l'avrei ammazzato oggi in classe” sussurrò.

La donna alzò lo sguardo e incrociò gli occhi del marito.

In quelle pozze nere riuscì a leggere amore, rimpianto e gratitudine.

Sorrise e poi, quella volta, fu Piton a baciarla.

Fu un bacio bisognoso, carico di passione, di parole mai dette.

E così Wisky, muschio, cioccolato e fiori si unirono, creando un unico sapore.

Nel frattempo, dal camino, si era alzato un fuoco verde ed un uomo dai capelli biondi si era materializzato nella stanza.

“OH BUONGIORNO MIEI CAR-” si bloccò vedendo la scena.

I due, dopo averlo sentito si staccarono imbarazzati.

“Oh, ma se volete io me ne vado...torno dopo” disse ridendo sguaiatamente Lucius Malfoy.

“No, resta” rispose freddo Piton e andò a sedersi sul divano.

“Ciao Lily” salutò con un inchino galante il Mangiamorte.

“Quanto tempo che non ci vediamo...comunque, ti vedo in forma. Mi dispiace per l'altro giorno, ti volevo salutare ma eri particolarmente scorbutica...”

“Lasciala stare Lucius” sibilò Piton.

“Oh oh, Sev geloso!” disse, guardando malizioso l'amico.

“Comunque Lily, benvenuta nella nostra grande famiglia! Spero che tuo marito ti abbia già detto che siamo dalla stessa parte-”

“Si lo so” tagliò corto lei, sorpassandolo e sedendosi vicino al marito.

Il biondo alzò le spalle.

“Bene allora. Comunque ho saputo che avete conosciuta Draco..”

A quel punto Piton si alzò minaccioso e gli si parò davanti.

“Già, Lily l'ha conosciuto il tuo bel figlioletto ossigenato!” tuonò.

“Oh Severus, calmati-”

“Come ha fatto a sapere del matrimonio?” chiese cercando di rimanere calmo.

“Glielo ha detto Bella” sussurrò Lucius.

“Io quella lurida bast-”

“BASTA!” urlò una voce di donna, che non era Lily.

Tutti e tre si girarono.

Narcissa Malfoy si era materializzata.

“Severus lascia stare Lucius! E non osare insultare Bella!” comandò rossa in volto.

“NARCISSA, HAI SAPUTO ALMENO COSA HA FATTO?!” chiese Piton fuori di se.

“Buongiorno mia dolce mogliettina” la salutò Lucius, andandole accanto.

“Lasciami stare Lucius. Sono venuta per salutare Lily” e si girò verso la rossa.

“Ciao Cissy” salutò Lily, con voce rotta.










come un giglio fra i fiori , così la  mia amata  tra le fanciulle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora