Allison's pov<<Pensaci bene! In fondo ho ragione>> continua imperterrita.
<<Tu vuoi farmi credere di essere come sei per via dei traumi che hai subito dai cartoni animati?>>
<<Non voglio fartelo credere, è così. Lo sapevi che in Shrek, in una scena, al principe alto un cazzo e mezzo gli viene duro guardando la principessa Fiona dallo specchio?>>
<<Ma che diavolo cerchi tu su internet?>>
<<Le uniche cose per cui vale la pena pagare la bolletta>> sogghigna.
<<Comunque non ci credo. Non me ne sono mai accorta>> scuoto la testa e controllo lo specchietto retrovisore.
Senza un apparente motivo in effetti, giusto per sicurezza.
<<Che casualità. Come quella volta che un pervertito si stava toccando sull'autobus mentre ti guardava. L'unica cosa che hai saputo dirmi dopo che lo avevo riempito di botte è stata "Ma Jen, suvvia, cosa dici, si stava solo grattando". Dovresti svegliarti>> imita la mia voce, parlando con un tono stridulo che non assomiglia affatto al mio, per poi commettere un sacrilegio.
<<Jen togli i piedi dal cruscotto!>> la rimprovero, stando attenta a non sbandare.
Riporto immediatamente lo sguardo sulla strada deserta che stiamo percorrendo.
Sembra di trovarsi nel bel mezzo della giungla.
Manca solo che qualche cervo ci attraversi la strada e siamo al completo.Alla mia destra Jennifer sbuffa, alzando gli occhi al cielo.
Ovviamente non fa quello che le ho detto, tutt'altro, continua a sgranocchiare patatine ignorandomi beatamente.Lo sapevo che non dovevamo fermarci a quel autogrill.
Avrà speso venti dollari in patatine e caramelle.Dopo che le avevo esplicitamente detto di non comprare schifezze perché nella mia auto non avrebbe messo in bocca mezza roba commestibile!
Ma ovviamente, quando ti rivolgi a Jennifer con una frase che termina con un punto esclamativo, lei sente l'esigenza di fare tutto il contrario.E ora mi sta sbriciolando su tutto il tappetino!
Mi ci vorranno ore per aspirare tutte le briciole domani.<<Puoi mangiare un po' più come una ragazza e un po' meno come un... cammello?>> le tiro un'occhiata di sbieco, disgustata.
In tutta risposta lei si sporge verso di me e prende a masticare a bocca aperta, facendo rumore di proposito.
<<Sei più fastidiosa di una zanzara>> tento di allontanarmi il più possibile da lei, per non dover guardare la poltiglia disgustosa che tiene in bocca.
<<E tu più rompi palle di una mosca. Vedi? Ci completiamo>> sorride, per poi tornare seduta "composta" sul sedile.
Il mio istinto primordiale mi sta suggerendo di mozzarle i piedi di netto, quindi farei meglio a concentrarmi sulla strada.
<<Altra cosa traumatica!>> scatta immediatamente, con il tono di chi sta per fare un discorso alla premiazione degli Oscar.
<<Sentiamo>> mi rassegno, appoggiando un gomito allo sportello, la brezza leggera che, grazie al finestrino spalancato, mi scompiglia leggermente i capelli.
<<Scommetto che non hai mai notato che in Doraemon, in una puntata, c'è un preciso momento molto ambiguo. Praticamente Shisuca...>>
<<Chi diavolo è Shisuca?>> la interrompo, corrugando la fronte.
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GEMELLE DIVERSE
Ficțiune adolescențiJennifer ed Allison Alexandris. Due gemelle che di uguale hanno solo il loro splendido colore di occhi, un verde smeraldo senza alcuna differenza. Da una parte Jennifer: ribelle, indomabile, senza freni o peli sulla lingua. Segnata dal dolore della...