Capitolo 22👩🏼‍🤝‍👩🏻

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Allison's pov

<<Pensaci bene! In fondo ho ragione>> continua imperterrita.

<<Tu vuoi farmi credere di essere come sei per via dei traumi che hai subito dai cartoni animati?>>

<<Non voglio fartelo credere, è così. Lo sapevi che in Shrek, in una scena, al principe alto un cazzo e mezzo gli viene duro guardando la principessa Fiona dallo specchio?>>

<<Ma che diavolo cerchi tu su internet?>>

<<Le uniche cose per cui vale la pena pagare la bolletta>> sogghigna.

<<Comunque non ci credo. Non me ne sono mai accorta>> scuoto la testa e controllo lo specchietto retrovisore.

Senza un apparente motivo in effetti, giusto per sicurezza.

<<Che casualità. Come quella volta che un pervertito si stava toccando sull'autobus mentre ti guardava. L'unica cosa che hai saputo dirmi dopo che lo avevo riempito di botte è stata "Ma Jen, suvvia, cosa dici, si stava solo grattando". Dovresti svegliarti>> imita la mia voce, parlando con un tono stridulo che non assomiglia affatto al mio, per poi commettere un sacrilegio.

<<Jen togli i piedi dal cruscotto!>> la rimprovero, stando attenta a non sbandare.

Riporto immediatamente lo sguardo sulla strada deserta che stiamo percorrendo.
Sembra di trovarsi nel bel mezzo della giungla.
Manca solo che qualche cervo ci attraversi la strada e siamo al completo.

Alla mia destra Jennifer sbuffa, alzando gli occhi al cielo.
Ovviamente non fa quello che le ho detto, tutt'altro, continua a sgranocchiare patatine ignorandomi beatamente.

Lo sapevo che non dovevamo fermarci a quel autogrill.
Avrà speso venti dollari in patatine e caramelle.

Dopo che le avevo esplicitamente detto di non comprare schifezze perché nella mia auto non avrebbe messo in bocca mezza roba commestibile!
Ma ovviamente, quando ti rivolgi a Jennifer con una frase che termina con un punto esclamativo, lei sente l'esigenza di fare tutto il contrario.

E ora mi sta sbriciolando su tutto il tappetino!
Mi ci vorranno ore per aspirare tutte le briciole domani.

<<Puoi mangiare un po' più come una ragazza e un po' meno come un... cammello?>> le tiro un'occhiata di sbieco, disgustata.

In tutta risposta lei si sporge verso di me e prende a masticare a bocca aperta, facendo rumore di proposito.

<<Sei più fastidiosa di una zanzara>> tento di allontanarmi il più possibile da lei, per non dover guardare la poltiglia disgustosa che tiene in bocca.

<<E tu più rompi palle di una mosca. Vedi? Ci completiamo>> sorride, per poi tornare seduta "composta" sul sedile.

Il mio istinto primordiale mi sta suggerendo di mozzarle i piedi di netto, quindi farei meglio a concentrarmi sulla strada.

<<Altra cosa traumatica!>> scatta immediatamente, con il tono di chi sta per fare un discorso alla premiazione degli Oscar.

<<Sentiamo>> mi rassegno, appoggiando un gomito allo sportello, la brezza leggera che, grazie al finestrino spalancato, mi scompiglia leggermente i capelli.

<<Scommetto che non hai mai notato che in Doraemon, in una puntata, c'è un preciso momento molto ambiguo. Praticamente Shisuca...>>

<<Chi diavolo è Shisuca?>> la interrompo, corrugando la fronte.

GEMELLE DIVERSEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora