Capitolo 23👩🏼‍🤝‍👩🏻

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Jennifer's pov

<<Jen, togli quel gomito dalla mia costola!>>

<<Al limite, togli la tua costola dal mio gomito!>> e glielo ficco ancora di più tra le ossa.

La sento ispirare di scatto, oltraggiata come al suo solito.
Pagherei oro per vederla.
Beh, ora come ora, pagherei per vedere qualsiasi cosa.

Ma la vedo difficile stando stipate in questo fottutissimo armadio.
Le uniche cose che riesco a intravedere sono grazie ai raggi della luce al neon che filtrano tra gli spazi orizzontali delle ante del mobile.

Nella mia vita ero convinta mi sarebbe capitato di tutto.
Voglio dire, non sono mai stata una persona "regolare".

Ma rimanere rinchiusa in un maledetto armadio con mia sorella che mi alita sul collo e fuori almeno una decina di uomini sudati che mi cercano arrabbiati, non arrivavo ad immaginarlo manco io.

O forse sì, ma fanculo lo stesso.

Se me lo fossi immaginato, di certo la colpa sarebbe stata mia, non della biondina accanto a me, che in questo momento sta provando a spostarsi per potersi allontanare almeno un po'.

Ma per chi lo hanno progetto questo fottuto armadio? Un Hobbit?

All'improvviso mi arriva una botta sul labbro inferiore.

<<Ahia! Dio, Jen... credo di aver colpito la parete dell'armadio... che dolore alla testa!>> si lamenta Allison, dolorante.

<<Porca puttana!>>

<<Provi dolore di riflesso?>>

<<Hai preso me, cazzo!>> e istintivamente le tiro un calcio.

Calcio che ferisce solo me, visto che l'unica a trattenersi dall'urlare per il dolore sono io.

<<Ma di che cazzo sono fatte le tue gambe, titanio?>> sdrammatizzo il mio stesso dramma, e cerco di prendermi il piede ferito.

<<Mi piacerebbe prendermi il merito e dire che è tutto grazie al mio nuovo programma di allentamento, ma Jen...>>

<<Cosa?>>

<<Credo che tu abbia tirato un calcio all'armadio>>

<<ah sì? Gra...>> ringhio arrabbiata.

<<Gra?>>

<<Grazie al cazzo, Allison!>>

Se continuiamo di questo passo rischio di fare a pezzi centimetro per centimetro sia di questo armadio di merda, che di mia sorella.

<<È tutta colpa tua!>>

<<Sul serio?>> risponde risentita e agguerrita.

<<Sì, sul serio!>>

Per alcuni secondi aleggia il silenzio tra di noi, poi la sento spostarsi di poco, credo che abbia allacciato le braccia al petto.

<<Okay, sul serio>> ammette in fine.

Unica gioia della giornata.
Vorrei averla registrata.
La metterei come sveglia la mattina, sarebbe sempre un buon giorno.

<<Non capisco perché non potevi aspettare due barra tre settimane per rimettere a posto quegli stramaledetti anelli. A quest'ora me ne starei col culo sul divano, non attaccato al tuo!>> infierisco.

<<Ti lamenterai ancora per molto?>> domanda infastidita Allison.

<<Dovresti ringraziare che io mi stia lamentando e che non abbia staccato un'anta dell'armadio per prenderti a sportellate in faccia!>>

GEMELLE DIVERSEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora