Capitolo 45👩🏼‍🤝‍👩🏻

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ALLISON'S POV
☀️☀️☀️

Finisco di aggiustare col ferro l'ultimo boccolo, lo arriccio con le dita e poi lo lascio cadere lungo le spalle, arricciando le labbra per guardarmi con occhio critico.

Appoggio il ferro a terra, rimirando la mia immagine nello specchio a figura intera.

Avrei potuto prepararmi in bagno, ma avevo bisogno di quanto più spazio possibile per il lavoro che dovevo affrontare.

Ho iniziato a prepararmi tre ore fa, ma ne è valsa la pena.

Osservo i lunghi boccoli biondi, impeccabili, il trucco leggero ma ad effetto, che mi allunga l'occhio e mi dona uno sguardo seducente e misterioso.
A mantenere la facciata della brava ragazza ci pensa uno strato leggero di polvere rosa sugli zigomi, con una passata di illuminante.
Le labbra le ho lasciate neutre, passandoci sopra uno strato di lucido.

Per l'occasione ho deciso di indossare un tubino verde smeraldo molto aderente, con una scollatura abbastanza profonda e così stretto sul seno da far sembrare che io abbia una taglia in più.

Afferro al volo il leggero cardigan bianco appoggiato sullo schienale della sedia e me lo infilo sulle spalle.

Perfetto, ora anche se sembro intenzionata a mettere in mostra una terza, il cardigan ti risponde: "Guarda come sono coperta. Sei tu il depravato che mi sta fissando lo scollo, ma te lo concedo, certe fortune non si possono nascondere".

Sorrido diabolica al mio stesso riflesso, lasciando un bacio sullo specchio e andando di corsa ad infilarmi i tacchi bianchi.

Penso siano i più alti del mio armadio, ma ci tenevo ad avere una gamba perfettamente slanciata.

Mi siedo sul letto, armeggio con il cinturino, e infine mi alzo, dirigendomi verso la cassettiera accanto allo specchio.

La apro e rovisto all'interno, alla ricerca del profumo più adatto.

È quasi come indossare un gioiello, opta per quello sbagliato e tutto il look sarà rovinato.

Afferro una boccetta di profumo di Victoria Secret con sguardo luminoso, giurerei di sentire i miei occhi brillare, e torno davanti allo specchio per spruzzarmene una nuvola.

In quel istante, la porta viene aperta con irruenza e una figura bianca e nera varca la soglia, sbattendosela poi alle spalle.

Jennifer.

«Dov'eri andata?»

«A cercare una fiaschetta per metterci gli alcolici. Ci credi che non la vendono da nessuna parte nel raggio di chilometri?»

«Ciò che mi stupisce è che ti sia fatta effettivamente dei chilometri per dell'alcol» aggrotto la fronte, guardandola da attraverso lo specchio, mentre girovaga per la stanza alle mie spalle.

«Se ancora riesco a sorprenderti è perché riponi troppe speranze in me» sogghigna, gettandosi di peso sulla poltrona rosa confetto.

Solo ora noto com'è vestita e mi volto verso di lei, inarcando un sopracciglio.

«Ma cosa diavolo ti sei messa?» domando, fissando il completo scuro che ha addosso.

«Maya ha detto di vestirsi elegante» sogghigna, afferrando il pacchetto di sigarette dalla tasca interna della giacca e accendendone una, facendo una prima boccata.

«E tu hai messo uno smoking?» domando rassegnata.

«Beh, non ha specificato che genere di eleganza» sorride furba, afferrando la sigaretta fra le dita dopo aver aver respirato profondamente quella robaccia.

GEMELLE DIVERSEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora