Capitolo 24👩🏼‍🤝‍👩🏻

1.1K 48 31
                                    



Allison's pov

<<Jen attenta! Alle spalle!>> urlo, coprendomi poi la bocca con le mani a coppa.

Jennifer si gira giusto in tempo per parare il colpo dell'uomo.
Gli afferra il braccio che aveva innalzato proprio per colpirla, per poi sollevare la gamba e far scontrare il ginocchio contro lo stomaco del tale, il quale si accascia a terra dolorante e senza fiato.

<<Jen fa attenzione!>> e le indico l'altro uomo che le si stava avvicinando, correndo. 

Vedo i suoi capelli corvini svolazzarle davanti al viso candido, mentre è intenta a girarsi per rivolgere la sua completa attenzione all'uomo.

Proprio quando sto per accettare il fatto che non avrò più una sorella, Jen, con tutta la calma del mondo cucita sul viso, reso inespressivo da ciò, solleva la mano e fa scontrare il suo pugno contro il grugno del tale, che cade a terra in un mare di sangue sgorgatogli dal naso, presumo rotto.

Osservo la mano di Jen, e noto che la pelle delle nocche è sbucciata e coperta di uno strato di sangue, ma non sono certa se appartenga a lei o agli uomini che sta picchiando.

La cosa si sta facendo da tragicomica e tragedia in piena regola.
E la cosa più bella di tutta questa situazione è che tu non stai facendo assolutamente nulla.
Ma che dovrei fare? L'unica volta che ho tirato un cazzotto mi sono rotta la mano io.

Stupido Jet Fingher e la sua ossessione di toccatemi i capelli in continuazione quando eravamo alle elementari.
Di cosa ti lamenti, quando Jennifer è venuta a sapere del tuo infortunio gli ha tirato addosso una sedia, quel poveretto si è rotto tutti i denti.
Sì beh... nell'urto con la sua spalla c'ho rimesso un unghia.
Come minimo lui doveva perdere qualche incisivo.
L'unica volta nella tua vita in cui non hai sgridato Jennifer.
Poco conta, le maestre hanno fatto in modo di farla spedire in un centro di gestione della rabbia per bambini violenti tutta l'estate.

Quando è tornata ha spaccato tutti i finestrini delle auto delle insegnanti con una mazza da baseball.
Direi che le è stato utile quel centro.

Ritorno con la mente sulla terra solo quando i miei occhi colgono un movimento strano, mentre Jennifer è intenta a parare i colpi del tizio a cui aveva precedentemente preso a ginocchiate l'intestino.

<<Chi cazzo sei, ragazzina? Rambo?>> impreca l'uomo, mentre il suo collega fa per prendere Jennifer per le spalle.

<<Jennifer attenta, c'è anche quello dietro!>> urlo a squarciagola, indicando l'uomo grosso dietro di lei.

<<Invece di fare la telecronaca, dammi una mano, cazzo!>> urla di rimando lei, a fatica, avendo entrambe la mani attorno ai polsi di quell'uomo, mentre tenta di resistere e di tenerlo lontano quanto più possibile da lei.

Alla fine riesce a sferrargli un calcio tra le gambe, per poi completare il tutto con una testata sul naso.

Inspiro di scatto, immaginando quanto possa aver fatto male a quell'uomo.

Okay.
Devo agire. Come? Cosa faccio? Che ne so io di come si annientano due energumeni?
Io sono elegante, fine, raffinata, una ragazza da cocktail e chiacchiere fra amiche, non da risse violente e scontri sanguinolenti alla Street Fight!

Quella è Jennifer!
Tant'è che sta facendo tutto lei adesso. Datti una mossa, invece di startene qui ferma come una lampada da terra!

Mi guardo freneticamente attorno per riuscire ad avere una qualsiasi idea per essere utile e non un palo elettrico piantano in un angolo.

GEMELLE DIVERSEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora