Capitolo 6👩🏼‍🤝‍👩🏻

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Jennifer's pov

A questo tavolo è una gara a chi è più incazzato.

In lizza per il primo posto ci sono: mamma, la tizia che prima sembrava volersi ammazzare e che avrei preferito vederla mentre si conficcava un coltello in gola anziché sentirla parlare ininterrottamente di stronzate, e il marito impagliato, che ormai non so neanche più se sia incazzato o se abbia questa faccia... sempre.

Ma dal muso da cane rabbioso deduco di sì.

Poi ci sono gli scioccati che però cercano di trattenere un sorriso, tra qui Raf (un sogno ad occhi aperti questo ragazzo), il padre (che stavo per prendere a pugni) e il papà del biondino a cui Allison tirerebbe volentieri appresso le mutande.

In fine quelli che si stanno sviscerando tentando di non ridere, per non far arrabbiare ulteriormente gli incazzati.
Cioè Allison (brava sorellina, sostienimi nella lotta per la causa contro il "non me ne frega un cazzo di questa serata"), il principe dei sogni erotici di Allison... e stranamente Conrad.

Tiriamo le somme.

Primo posto incazzati: la donna che mi manderà a vivere sotto i ponti, d'ora in avanti;

Primo posto scioccati: l'uomo che dovrei comunque menare per aver difinito l'architetto al mio fianco mio "padre";

Primo posto per trattenitori seriali di risate:
Allison. Decisamente, è completamente rossa in viso dallo sforzo.

Ora puoi uscirne solo con un discorso di scuse ben architetta...

<<Bene gente, che si dice di interessante? A quanto pare sono costretta a partecipare, quindi...>> esordisco io, incrociando le braccia sul tavolo.

<<Tutto quello che abbiamo detto fino ad ora è stato interessante. Se si fosse degnata di sentire forse lo saprebbe>> dice sprezzante Bob.

<<Singolare...>> esprimo il mio parere come se stessi osservando una particolare opera d'arte e io fossi un critico contemporaneo.

<<Cosa?>> sputa lui, con tono ostile.

<<Il fatto che lei trovi interessante storielle di cui a me non frega un cazzo>>

Stai aggravando la situazione, piantala!

Afferro il calice di vino davanti a me, prendendone un sorso, e quando lo mando giù guardo il contenuto del bicchiere con un sopracciglio inarcato.

<<Però... questa è l'unica cosa che salva la serata. Buono. Paga lei, vero? Cameriere!>> chiamo a gran voce uno dei pinguini disseminati per il ristorante.

Osservo come la vena sul collo di Bob si sia ingrandita e il modo in cui sta pulsando, le sopracciglia più inarcate verso il basso e il petto che gli si alza e gli si abbassa in modo più veloce.

I classici segni non verbali di una persona mooolto arrabbiata.

Amo far infuriare la gente, credo di aver trovato un modo per divertirmi.

<<Personalmente credo che le storie di mia moglie siano molto interessanti e intelligenti>> dice lui con fare nervoso.

<<Grazie al cazzo, le apre le gambe>> indico sua moglie affianco e lei inspira di scatto, oltraggiata.

Ci vuole coraggio a dire quello che ha detto lui.
Perché, per dire quello che hai detto tu no, vero?
Vedo Maya sputare lo champagne che stava bevendo nel bicchiere, e anche un po' sul tavolo.

<<Ma come...>> alza la voce Bob, mentre Linnet ha gli occhi così spalancati e la bocca così aperta da fare impressione.

<<Ehm, scusatela... Lei-lei è fatta così>> mi giustifica Conrad, in prenda al panico.

GEMELLE DIVERSEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora