Capitolo 3👩🏼‍🤝‍👩🏻

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Jennifer's pov

<<Quindi ragazzi in sintesi: divertitevi come meglio potete, siate felici e allegri ma... state lontano da droghe, alcol e sesso non protetto. Mi raccomando>> conclude il suo discorso il professore di filosofia e a me viene da ridere.

Ha cominciato con il dire quanto quest'età sia una delle più belle, che l'importante godersela al massimo, vivere il nostro tempo al meglio.

Mi fanno incazzare i professori con questo solito discorso, perché subito dopo...

<<E a proposito di ciò, mi piacerebbe assegnarvi qualche cosa per passare al meglio il vostro tempo. Sono sicuro che Socrate vi terrà ben lontani da altri incontri spiacevoli>>

<<Socrate non andava con i suoi alunni?
Minorenni?>> domando, corrugando la fronte.

Il professore mi rivolge un'occhiata divertita.

<<Apprezzo sempre i suoi interventi peculiari>> fa lui, spostando vari libri sulla cattedra.

Non mi ha risposto, ma okay.

Adoro il modo in cui ci prendono palesemente per il culo.
Ventisei minuti di raccomandazioni sulla vita, sul godersi la propria esistenza, vivere al massimo e poi, per l'estate, ti dicono di imparare tutta la fottuta divina commedia a memoria e provare a fare un'intervista diretta a Dante Alighieri, attraverso una seduta di tavola Ouija.

Che, da un certo punto di vista, potrebbe anche essere divertente.
Sei inquietante.
Sono peculiare, hai sentito il professore? 

<<Studiate, ma ricordate di fare cose belle e indimenticabili. Non sono un puritano, quindi vi consiglio di andate alle feste...>> per carità
<< ...bevete...>> ovvio <<...con garbo...>> col cazzo.

<<Insomma, siate giovani, ma con la testa sulle spalle. Buone vacanze>> esordisce.

Il prof. mi ha sempre fatto ridere, è un uomo davvero bizzarro.
È basso e stempiato, ma quei pochi capelli che ha sono bianchi. Ha una barba lunghissima, sembra Silente, e porta degli occhiali a fondo di bottiglia che gli fanno diventare gli occhi enormi e deformati. Indossa sempre giacche e pantaloni con fantasie strane.

A volte ci sono degli gnomi, altre strani motivi indiani. Ha uno stile tutto suo. La cosa che mi è sempre piaciuta di lui, oltre a questo, è che lui ha sempre il sorriso sulle labbra, ama insegnare e se ne frega di ciò che la gente pensa o potrebbe pensare vedendolo.

Lui è così e la cosa gli piace. Avessero tutti le palle di essere sé stessi, questo mondo avrebbe meno maschere.

Raccolgo tutte le mie cose in fretta e provo ad uscire dalla classe, ma il professore mi richiama.

Se fosse un altro uscirei di corsa e gli farei il dito medio, ma lui mi sta simpatico.

<<Mi dica>> mi avvicino a lui con il sorriso sulle labbra.

<<Volevo augurarle tanta fortuna per questa estate, spero si diverta e se la goda. Inoltre non vedo l'ora di rivederla. E di leggere la relazione che mi consegnerà. Sono sempre affascinato dai suoi temi, sa? Apprezzo molto il suo stile duro, ironico e pieno di satira>> mi sorride bonario e io ricambio senza problemi.

<<La ringrazio, ma è solo cinismo>> spiego, scrollando le spalle.

<<Ho sempre amato il suo umorismo signorina, davvero. Buone vacanze>> mi saluta ed esce, con la cartella sotto braccio.

Lo seguo a ruota, andando verso il mio armadietto e una volta raggiunto lo apro.
Ma prima prendo una sigaretta dal pacchetto e la infilo dietro l'orecchio.

GEMELLE DIVERSEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora