Nata per lottare~ MHA [Bakugou × Oc]

Capitolo 18

~rientro a scuola~

I quattro ragazzi dovettero rimanere all'ospedale per il resto della settimana non potendo quindi continuare lo stage.

In quei giorni di apparente tranquillità i giovani eroi non sapevano che negli abissi della società il carisma e gli ideali di Stain lo stermina eroi stava iniziando a diffondersi, trovando nuovi membri che si trovano d'accordo con la sua ideologia di eroe, una nuova minaccia stava per travorgerli.

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Dopo i giorni passati all'ospedale i giovani aspiranti eroi poterono finalmente tornare a casa. Asume al posto di riposarsi come le aveva ordinato il medico aveva deciso di usufruire della palestra privata del padre fatta apposta per coloro che avevano un quirk di tipo rafforzativo o di tipo fuoco. Aveva deciso di seguire l'allenamento che le aveva imposto Flame Rush e si concentrò maggiormente sul regolamento della temperatura corporea.

Sfortunatamente per lei era un allenamento più difficile del previsto e trovò molte difficoltà, non riusciva a trovare il giusto equilibrio tra il riscaltaldamento del corpo e il quirk.

《oi oi... sono sfinita》 si lasciò cadere sul pavimento esausta: la palestra si trovava al piano terra della sua casa e aveva un soffitto alto circa cinque metri, c'erano attrezzature simili a quelle delle tipiche palestre ma in più tutti gli attrezzi non potevano prendere fuoco, il soffitto era grigio mentre le pareti di un arancione acceso, il pavimento era fatto di un tappeto rosso morbido per attenuare eventuali cadute, nella parete più lontana c'era un muro da arrampicata, due sacchi da box uno più pesante dell'altro e nell'altra parete un enorme specchio. La rosa, ancora distesa a terra, si voltò verso lo specchio osservando la sua figura e terra, il suo aspetto non era certo dei migliori: i capelli che aveva raccolti in una crocchia ordinata sembravano un nido di uccelli totalmente spettinati 《forse dovrei allenarmi prima nel regolamento della temperatura e solo dopo averla dominata abbastanza passare all'aggiungimento del quirk》 si rimise seduta sentendo il sangue gocciolare dal naso 《di già? È solo due ore che mi alleno...》 sospirò asciugandosi con il dorso della mano, prese un fazzoletto e si ripulì

《direi che per oggi basta così... riproverò domani dopo scuola》 si alzò in piedi e si diresse all'uscita della palestra, spense le luci e richiuse la porta di acciaio 《è già buio?!》 Il portone dell'ingresso aveva la parte superiore in vetro opaco, non si potevano vedere le immagini nitide ma il colore del cielo era piuttosto evidente, sbuffò e salì le scale che la riportarono al suo appartamento.

《Sarebbe il caso di farmi una doccia fredda... non vorrei svenire per il troppo caldo》 borbottò, Asume nonostante riuscisse a domare le fiamme e a riscaldare il proprio corpo soffriva terribilmente di freddo, detestava il freddo più di ogni altra cosa, senza contare del fatto che in inverno riusciva a beccarsi la febbre con niente e lei con la febbre era davvero insostenibile, oltre al fatto che diventava stupida come Kaminari quando esagera con il quirk, diceva e faceva cose assurde e spesso una volta passata non si ricordava niente, in più aveva sempre la febbre altissima e ogni volta perdeva sangue dal naso.

Altro che Sakura doveva farsi chiamare "nose bleeding".

Il contatto con l'acqua fredda la fece rabbrividire 《che palle! Detesto questo effetto collaterale!》 Si lamentò mentre si bagnava i capelli 《diventerò un cubetto di ghiaccio...》 piagnucolò mentre faceva lo shampoo, si lavò il corpo e si risciacquò in fretta e furia chiudendo poi l'acqua sospirando e mentre i denti iniziavano a battere fra loro avvolse intorno al corpo l'asciugamano, ne prese un altro e vi avvolse i capelli, uscì dal bagno diretta al frigorifero in cerca di qualche schifezza da mangiare e prese una barretta energetica

《mh... devo preparare la cena...》 borbottò annoiata, mise l'acqua per il riso a riscaldare, aggiunse un po' di sale e poi si diresse in camera per mettersi il pigiama. Mise la sua solita canottiera e il solito pantaloncino, sfregò i capelli nell'asciugamano e lo lanciò nel letto. Ritornò in cucina per controllare la pentola