Nata per lottare~ MHA [Bakugou × Oc]

Capitolo 59

~Complici~

Si stava asciugando i capelli con l'asciugamano quando Tsuro aveva iniziato a bussare freneticamente in camera sua 《arrivo, dammi un secondo!》 Si avvicinò frettolosamente alla porta 《che diamine...》 borbottò aprendo e l'azzurro entrò in camera della rosa e chiuse la porta 《il tipo che ti piace mi vuole uccidere.》 Disse terrorizzato mentre si guardava attorno per capire se fosse al sicuro dal biondo.

Asume scosse la testa e sospirò annoiata 《l'hai abbandonato in cucina?》 Chiese con un sopracciglio alzato 《bhe... sì?》 Lei alzò gli occhi al cielo 《non puoi offrirti di fare una cosa e poi tirarti indietro!》 Lo rimproverò 《ha cercato di uccidermi!!》 Si difese 《certo come no...》

Tsuro la guardò insistentemente sperando che gli spiegasse la situazione in quello stesso momento 《cosa?》 Chiese confusa mentre si legava i capelli 《non mi dici nulla? Tipo del perché vai in giro da sola in piena notte mentre uno psicopatico è a piede libero, forse?》 Gli tappò la bocca con la mano 《shhh!!! Scemo!》 Sospirò 《possiamo parlarne dopo? Per favore!》 Lo guardò supplichevole e lui si arrese 《d'accordo, aspetto fino a dopo pranzo》 la rosa annuì 《d'accordo ma ora è meglio che vada da Bakugou visto che l'hai abbandonato》 aprì la porta della camera per andare in corridoio seguita a ruota dal ragazzo 《mi stava per uccidere ti dico!》 《Ah-ah》 annuì ironica

《Almeno aiuta Kaminari ad apparecchiare》 《ti ho appena salvato il culo, non mi hai neanche  ringraziato e mi dai ordini, ingrata》 borbottò e Asume si fermò in mezzo al corridoio poco prima delle scale e si voltò verso il suo amico e lo guardò negli occhi.

La loro amicizia si era evoluta parecchio in pochissimo tempo, da ex compagni delle elementari sono diventati compagni di squadra con Flame Rush, si erano visti abbastanza spesso prima del fattaccio al ritiro dei boschi, si erano confidati perfino le loro cotte, le aveva organizzato una fantastica sorpresa per il compleanno e Tsuro aveva chiamato lei nel cuore della notte quando la madre era stata ingiustamente arrestata per qualcosa che non aveva fatto e lei aveva risposto senza esitazione. Si era introdotto di nascosto in ospedale solo per andare a trovarla quando Aizawa l'aveva salvata da Icarus e adesso non aveva esitato un istante a coprirla con una bugia piuttosto pesante visto che avrebbe passato dei problemi anche lui se li avessero scoperti. Ed era certa che avrebbe capito la situazione e sarebbe stato anche disposto a incontrare e conoscere Angel.

《In realtà...》 disse distogliendo lo sguardo un po' imbarazzata 《ti devo molto Tsuro. Mi hai aiutata molto da quando ci siamo ricontrati, mi hai aiutata in diverse occasioni senza battere ciglio anche questa volta.》 Poi lo guardò nuovamente 《nessuno ha mai fatto tutto questo per me, nessuno mi ha teso una mano come te. Sono davvero grata a qualsiasi entità ti abbia fatto piombare nella mia vita. Sei il mio migliore amico e so di poter contare sempre su di te per qualsiasi cosa, quindi grazie per tutto quanto.》  Aveva le guance leggermente arrossate non era di certo abituata a dire cose così "smielate" soprattutto a cuore aperto.

Il ragazzo invece non si aspettava di certo un ringraziamento simile, la stava solo prendendo un po' in giro per stuzzicarla però era rimasto davvero spiazzato.

Sbattè le palpebre e scoppiò a ridere 《che hai da ridere?》 Chiese irritata l'altra mentre il ragazzo continuava a ridere 《Tsuro non sei divertente...》 Lo guardò male 《Perdonami!》 Riprese fiato 《eri così seria! Per un secondo ho pensato mi volessi tirare un pugno!》 La rosa lo guardò allibita 《non sono così violenta!》 《Sì che lo sei!》 Poi scosse la testa 《comunque》 Sorrise alla sua amica mostrando i canini e l'attirò in un abbraccio affettuoso 《vale lo stesso per me scema. Mi hai aiutato molto anche tu, siamo complici infondo》 Si staccò sorridendole di nuovo 《ti voglio bene Asume》 le scompigliò I capelli rosa 《così ti allarghi troppo!》 Disse arrossendo e facendo ridacchiare il suo amico 《forza muoviti, il tuo bel biondo ti aspetta!》 Le diede una pacca sulla spalla per farla andare avanti 《smettila di dire cose così imbarazzanti a voce alta!》 Disse arrossendo ancora di più mentre l'altro ridacchiava ancora per il suo imbarazzo.