Epilogo II

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16 dicembre 2014

Era sabato a metà pomeriggio, e Harry era seduto sul divano a leggere con la cena cuoceva nel forno mentre aspettava che Louis tornasse a casa. 

Louis era andato a Queensferry in mattinata per un incontro con il proprietario di un altro negozio che voleva iniziare a importare i suoi libri, e non sarebbe tornato a casa per un'altra ora. 

Il sole pomeridiano stava già iniziando a tramontare nell'oscurità della sera d'inverno e Harry accese la lampada accanto al divano mentre la stanza diventava troppo buia per leggere le parole sulla pagina.  Si tolse gli occhiali da lettura e li spinse sul ponte del naso prima di voltare pagina. 

L'albero di Natale nell'angolo del soggiorno brillava più luminoso mentre la luce all'esterno si affievoliva;  luci scintillanti che riscaldano le pareti e si riflettono sui pavimenti in legno. 

Harry e Louis avevano ottenuto una discreta collezione di ornamenti nel corso degli anni;  alcuni da sua madre, alcuni da Gemma e suo marito, alcuni dai loro nipoti.

Adesso erano entrambi cresciuti. 

L'anno scorso avevano aggiunto un nuovo ornamento;  una piccola cornice che contiene la foto del bambino della nuova figlia del figlio maggiore di Gemma. 

Libri minuscoli, un cardellino di feltro, un arcobaleno di vetro che Anne aveva avuto loro qualche anno prima, abbinando penne d'argento ai loro nomi incisi da Graham e Connell, un angelo d'oro che Henry aveva dato loro alcuni anni prima di morire. 

Adoravano gli ornamenti non abbinati che riempivano il loro albero ogni anno, una raccolta di ricordi vecchi e nuovi delle persone più importanti della loro vita. 

Harry sorrise tra sé quando sentì debolmente la porta d'ingresso aprirsi. 

«Harry-»

Harry aggrottò la fronte al suono della voce di Louis.  Sembrava che stesse piangendo. 

«Harry!»

Harry lasciò cadere il libro e si alzò dal divano, muovendosi il più velocemente possibile verso la parte anteriore della casa. 

«Lou-» Harry fu interrotto da Louis che lo abbracciò.  Lo abbracciò forte e seppellì il viso contro il petto di Harry. 

«Louis?» Chiese piano Harry, preoccupato, mentre faceva scorrere le dita tra i capelli argentati di Louis.  «Stai bene?»

«Si.» Louis si tirò indietro e guardò Harry, una mano sulla bocca. I suoi occhi e le guance erano bagnati, ma Harry riuscì a respirare di nuovo quando vide Louis sorridere attraverso di essa. 

«Lou.» Si spazzolò i capelli dalla fronte.  «Cos'è successo, amore?» L

ouis guardò Harry con gli occhi pieni di lacrime, rise piano e prese la mascella di Harry a coppa, chinandosi per premere le loro labbra insieme. 

«Harry-» sospirò, senza fiato. 

«Tesoro, sei sicuro di stare bene?»  Sussurrò Harry prima che Louis lo baciò di nuovo. 

«Lo sono. Ti amo. Ti amo.»

«Ti amo anc-»

«Sposami.» Louis lo interruppe piano. 

Harry lo guardò con curiosità. 

«Harry...»

La realizzazione colpì Harry come un treno.  La sua stessa mano si alzò per coprirsi la bocca, tremando leggermente mentre i suoi occhi si riempivano di lacrime. 
Louis annuì e si lasciò sfuggire una risata umida. 

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