Becky's pov
-cosa devo fare? cosa devo fare?- continuo a ripetermi mentre guardo in giro cercando di capire cos'ho dimenticato
-cerchi queste?- dice Finn appoggiato alla porta sventolando le mie cuffiette con un sorrisetto quasi malinconico
-eccole!- mi avvicino dandogli un bacio sulla guancia -grazie- rispondo dirigendomi verso il borsone pronto a metà
-e se io non ti lasciassi andare?- mi abbraccia da dietro appoggiandosi alla mia schiena
-beh, credo che resterei- ammicco mettendo le mie mani sopra le sue
-allora resta- posso sentire il suo respiro sulle mie orecchie
-vieni con me- ripeto per l'ennesima volta girandomi
-non posso, io- non posso- abbassa lo sguardo.Non so il motivo per cui non possa venire con me alle Hawaii, dove registrerò il mio nuovo film, insomma, Finn mi accompagna sempre durante i miei viaggi di lavoro, mentre stavolta sembra particolarmente agitato ogni volta che gli chiedo di partire insieme a me.
-perché?- mi siedo sul letto guardandolo attendendo una risposta
-Beck, io ho promesso un uscita ad un amico da tanto, dobbiamo parlare di una certa cosa che ti dirò presto- resta in piedi gesticolando.Sbuffo alzandomi per continuare la mia valigia. Non ho più voglia di discutere per questo, mi fido di lui, so che mi dirà ciò di cui parla quando sarà il momento giusto.
-Beck, allora io vado, ci vediamo stasera- mi avvisa spegnendo il telefono che ripone in tasca
-certo Finn, a stasera bubba- sto troppo in compagnia di Millie Bobby Brown.
-wow, usi i soprannomi di Mill?- ridacchia avvicinandosi a me
-stiamo troppo insieme, mi ha influenzata. A dopo tesoro- imito l'ultima parola come sua mamma, Mary, ricevendo una scossa di testa ed un -sei strana- da parte sua, seguiti da un bacio.Dopo 20 minuti circa, mi ricordo di essermi dimenticata il dentifricio, quindi mi preparo alla velocità della luce per fare una scappata al supermercato più vicino, che non avevo mai visto prima.
Durante il tragitto di ritorno, stringendomi nel mio maglione per coprirmi dall'aria pungente della sera vedo una cosa che mai al mondo averi voluto vedere.
Mi si stringe lo stomaco, gli occhi spalancati per troppo tempo mi bruciano improvvisamente a causa dell'allergia: una lacrima gelata mi scende dall'occhio destro che mi sfoca la visuale.
Una sensazione come prima di svenire domina il mio corpo che non riesco a muovere. La pelle d'oca percorre le mie braccia arrivando fino al collo. Solo una volta prima d'ora mi sono sentita così.Finn. Finn Wolfhard, il mio Finn Wolfhard, attaccato a quella ragazza dal viso dolce incontrata per caso ad un evento che credevo essere mia amica. Sono vicini, troppo vicini.
Non esiste distanza tra loro. Un pacchettino svolazza per il vento dalla mano sinistra del mio ragazzo. Di chi mi devo fidare? A chi devo dare ascolto?
Mi giro di scatto strizzando gli occhi e aumentando il passo mentre 1000 pensiero si fanno spazio nella mia mente annebbiandola completamente.Finn è il mio mondo: mi completa totalmente, l'avevo aspettato per così tanto tempo e ora il fatto che sia riuscita ad ottenere ciò che desideravo di più è incomparabile ad ogni altra cosa che mi sia mai stata data. Non c'è mai stato qualcos'altro che potesse uguagliare la mia voglia di fargli capire la mia stima, il mio affetto, il mio amore...chiamatelo come volete, che provavo per lui, mai. Mai prima di allora avevo desiderato tanto qualcuno da provare anche gelosia nel vedere con altre che non fossi io anche se non avevo motivo di provarla: non avevo prove, mi basavo sul nulla, solo i dubbi e le domande prendevano possesso di me fino a farmi stare male mentalmente e portarmi l'ansia. Questo per far capire che non ero solo un'ammiratrice, io amavo Finn, dovevo solo dimostrarglielo e cercare di non sembrare ridicola. Siamo 7 miliardi nel mondo ma io avevo scelto proprio lui. Lui ero la persona con cui volevo condividere tutto, a cui volevo donare tutto l'amore, l'affetto che avevo nel cuore per amarlo con tutta me stessa.
Sono stata fortunata, sì, me ne rendo conto.
Finn mi faceva venire le farfalle nello stomaco: mi faceva stare bene anche solo guardare una foto e illudermi di averlo tutto per me, far finta che stesse guardando me e che mi amasse di più. Mi piaceva salvare le sue foto e aggiungerle ai preferiti, stamparle e usarle come portafortuna, non posso negare che avessero funzionato: le portavo al petto, chiudevo gli occhi, facevi un bel respiro e tutto sarebbe andato bene, e così fu.
Non ho mai dubitato nemmeno un secondo del mio amore per lui, mi rendevo ridicola davanti a tutti pur di far capire alle altre i miei sentimenti, in quanti hanno riso di me per questo, ma non mi importava, io lo sapevo e ne ero sicura.
Questo prima di conoscerlo, quindi immaginatevi ora cosa possa pensare.
Il pensiero di tornare a casa e vederlo sul divano con i suoi occhiali intento a finire la sua serie incollato alla tv che mi saluta con la mano e si affretta a correre verso di me per abbracciarmi.
Vederlo varcare la porta di casa litigando con le chiavi che non trova mai al primo colpo, per poi salutarmi cercando di parlare in italiano.
Affondare nelle sue braccia quando ho paura, quando sto male, quando sto piangendo oppure solo quando mi va. Mi piace affondare il viso nel suo maglione. Poter sentire il suo profumo e lasciare che i miei vestiti si impregnassero di quella meravigliosa fragranza. Indossare le sue magliette che mi stanno enormi però mi piace annusarle perché mi sento a casa, protetta. Ecco, mi sento protetta, a mio agio con lui, sapere che lui c'è, che mi aspetta a casa, sul divano, a letto, in cucina, sempre e ovunque. Magiare la domenica a casa dei nostri genitori ma insieme. Fare tutto insieme.
Finn mi ha cambiato la vita: mi ha cambiata, mi ha fatta maturare, capire cosa volessi e desiderassi. Mi ha sempre fatto stare bene e sarà sempre il mio punto fisso e il mio luogo sicuro, dove rifugiarmi quando ne ho bisogno. Finn è il mio tutto, sarò eternamente grata per lui è per tutto quello che mi ha fatto passare. Tutto questo è destinato a durare."L'universo ha un piano, a volte può essere un piano fottutamente complicato, ma, tuttavia, ha sempre un piano".
AG.Lui era il mio piano e sempre lo sarà.
Finn's pov
-ma cosa stai facendo?! sei impazzita?! qualcuno potrebbe averci visti- sbraito arrabbiato e confuso alla ragazza di fronte a me
-ma chi mai potrebbe averci visti?! non ho mica fatto niente!- si giustifica aggrottando le sopracciglia con un'aria soddisfatta molto fastidiosa
-niente?? oh certo, possiamo dire che potresti incidentalmente aver posato le tua labbra sulla mia faccia- esclamo velocemente respirando affannosamente.Non ricevendo una risposta ma solo un'occhiataccia mi agito muovendomi scomposto per poi girarmi vero di lei.
-perché l'hai fatto? perché hai fatto questo a Becky? credevo fosse tua amica. Ti avevo solo chiesto di aiutarmi per lei, ma hai rovinato tutto. Ho capito.- le punto il dito contro -tu sei gelosa e l'hai usata per arrivare a me. Che stupido! perché non l'ho capito prima?!- porto le mani alla testa e stringendomi i ricci
-ma io sono sua amica- risponde nella più totale tranquillità
-le amiche non baciano il ragazzo delle proprie amiche- alzo il tono della voce
-eddai Finn, di cosa ti preoccupi? non ci ha visti nessuno!Mi giro prendendo la via di casa arrabbiato e ancora scioccato. Mi sento un traditore, per la seconda volta, ho intenzione di dirlo a Becky perché le ho fatto una promessa: qualunque cosa accada, noi ci diciamo tutto, anche se la verità può far male.
✨✨✨
Sono ancora viva, sì :)
sand in my bed e cell.
that's the comment.
GOODNIGHT.
-R🦕
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at least i have the memories||finn wolfhard
Fanfiction[SEQUEL DI 'such a dream'] Gli anni passano ma io non smetto di amarti.