Capitolo 1- Voglio essere un gatto

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Un piccolo avviso prima di iniziare! Le parole scritte così sono i pensieri del personaggio!
Buona lettura😘❤️

Amelia' s Pov.

" Amelia! Se non ti alzi da quel dannato letto e aprì quella dannata finestra con quello stramaledetto gufo che continua a picchiare contro, giuro che ti tiro giù a calci da quel maledetto letto!!"
Questo è il buongiorno che mia madre mi riserva ogni mattina. (soltanto che non ho ogni mattina un gufo)

" Ancora 5 minuti" mormorai rigirandomi nel letto. Peccato che avevo detto 'ancora 5 minuti' circa un'ora fa....

Così mi alzai, di malavoglia, mi stoppiciai gli occhi ancora pieni di sonno e andai alla finestra a bow-window, l'aprì e un gufetto entrò. Si mise a tubare e a girare intorno alla mia testa felice, forse perché aveva consegnato la lettera al destinatario giusto.
Presi la lettera e la lessi:

Cara Amelia,
Oggi ti verremo a prendere alle 15.
Scusa se ti abbiamo svegliata.
Non ti diremo MAI che cos'è il 'mezzo speciale' lo scoprirai questo pomeriggio!!
Tuoi,
Fred e George Weasley
P.s: liberate tutto il salotto.

Mi chiesi il perché di quel post scriptum. E decisi che era meglio fare come dicevano loro.

Kitty miagolò dalla sua cuccetta a forma di casetta di colore rosa, in segno che si era appena svegliata. È cresciuta molto in questi mesi, prima era piccolina e le stava in mano ora invece devo tenerla con due mani.
Vorrei tanto essere un gatto non fa niente tutto il giorno: dorme e mangia. Basta. Un po' come me, solo che se io non mi alzo mia madre mi 'prende a calci' come dice lei.

Scesi al piano di sotto dove i miei genitori erano già vestiti di tutto punto e stavano facendo colazione. Io sono in pigiama, pensai, che grande! Mi faccio i complimenti da sola vabbè....

" Buongiorno" dissi sedendomi a tavola
" alla buon ora" disse mio padre
" che ore sono?"
" Quasi le 10"
" un record" mormorai. I miei genitori mi guardarono interrogativamente così spiegai " gli altri giorni quando erano a malapena le 9 tu" e indicai mia madre " iniziavi a urlare e mi buttavi giù dal letto! Insomma sono in vacanza: lasciatemi dormire!" I discorsi di prima mattina appena sveglia non fanno mai bene perché poi inizio a sclerare.

Mamma si mise a ridere: " Sei impossibile!" Quando si fu calmata le diedi la lettera dei gemelli. Mente la leggeva presi dei biscotti con le gocce di cioccolato e iniziai a mangiarli.
" Lo so" dissi.

~•~

Finita la colazione, andai in camera e mi cambiai mettendo un paio di jeans corti, una cintura argento e una maglietta a righe orizzontali bianche e blu. Ai capelli misi un fermaglio a forma di farfalla sempre blu.

Il pomeriggio lo passai facendo la valigia per poi andare dai gemelli, mentre ascoltavo la musica. Kitty invece lo passò dormendo e guardandomi. Ribadisco voglio essere un gatto.
Quando ebbi finito, le valigie si erano triplicate, siccome non ci stava tutto. Le portai giù e le misi nell'atrio.

" Amelia!" chiamò mia madre " è pronto il pranzo!"
Perché deve sempre urlare è da stamattina!, pensai alzando gli occhi al cielo: " Arrivo!"

Entrai in cucina e dopo mangiato mia madre mi disse: " Vai a liberare il salotto!"
" Che?" Perché bisogna liberarlo? Cambiamo arredamento?, pensai perplessa
Mamma mi sventolò la lettera davanti alla faccia
" Ah!" dissi indicandola con l'indice sorridendo " Vero!"

Mi alzai e andai in salotto. Sulla porta mi fermai e guardai la stanza: c'erano due poltrone, un divano, un tavolino basso e un tavolo con due sedie. Il sorriso mi si spense. E io devo spostare tutto questo da sola?

" Ma'...." la chiamai un po' dubbiosa.
Comparve sulla porta e chiese: " Cosa c'è?"
" E io devo sgombrare tutto il salotto da sola? Non sono mica un elfo domestico!" dissi indignata.

Ribadisco per la terza volta: voglio essere un gatto, e per di più o il suo stesso carattere: sono pigra come un gatto.
" Ti aiuta papà" rispose andandosene.
Sempre comunicativa.

Papà arrivò e così ci mettemmo a spostare tutti i mobili in un angolo del salotto. Quando avevamo finito erano le 14:50.
Altro che elfi domestici qui! Loro lavorano di meno di me! pensai buttandomi nel punto dove avrebbe dovuto esserci il divano. Caddi a terra di sedere facendomi un male cane. L'avevamo tolto due secondi fa. Miseriaccia! Che dolore!

" Amelia tutto bene?" chiese mamma
" Sisi" dissi ironica. Si si certo, come no! Ma secondo te sono appena caduta, mi sono fatta un male della madonna e secondo te io sto bene?! Povera ingenua.

Mi alzai a fatica e zoppicai in camera mia, facendo delle smorfie per il dolore. Kitty ovviamente dormiva. Presi il computer e il cavo e li misi nella valigia.

Alle 15 scesi in salotto dove mi aspettavano già i miei genitori.
" Sono arrivati?" chiesi
" Tu li vedi?" mi chiese mamma
Mi guardai intorno: la stanza era vuota così dissi: " No" Mamma annuì: " Risposta corretta"

Poi si sentì un rumore provenire dal camino. Mi voltai a guardarlo.
Il camino ora era pieno di fumo nero e i rumori stavano aumentavano. Mi parevano...voci?! Famigliari per di più. All'improvviso comparvero tre figure piene di fuliggine con i capelli rossi. Due ragazzi che dimostravano la mia età e un signore. Famigliari.

The Kings of Fencing // Fred & George Weasley Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora