2| Il primo treno per Hogwarts.

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Con il suo borsone pieno di libri e la gabbia con Lerry, il suo nuovo gufo, James salì sul treno impegnandosi per trovare uno scompartimento vuoto ma erano tutti già occupati perciò decise di sbirciare per trovare delle persone "giuste" con cui poter stare, d'altronde sarebbero stati i primi con cui fare amicizia e non voleva sbagliare. Dopo aver osservato attentamente già quattro o cinque cabine, ne trovò una nel quale dentro c'era un ragazzino da solo, coi capelli lunghi arruffati, indaffarato a giocherellare con la sua bacchetta e con a fianco un libretto scuro con una scritta dorata che però non riusciva a leggere. A James dava curiosità, forse era un po' riservato ma decise comunque di entrare.
<Ciao, è occupato?> chiese James diretto.
<Nono entra pure, sto aspettando un amico ma c'è abbastanza posto per tutti.> James entrò, posizionò i bagagli sulla cappelliera e si sedette davanti al ragazzino apparentemente solitario.
<Comunque io sono James, James Potter.>
<Piacere James, io sono Sirius.> gli fece un occhiolino e tornò a fare quello che stava facendo.
<Chi è il tuo amico che stai aspettando?> chiese James curioso.
<Ah Remus, non parla molto in realtà ma è molto simpatico vedrai.>
<E come vi siete conosciuti?>
<Ci siamo incontrati a Diagon Alley un po' di mesi fa, e ci siamo trovati subito bene allora abbiamo deciso di tenerci in contatto via gufo e ci siamo visti altre volte.>
<Che bello! Io non conosco nessuno, i miei amici sono tutti babbani..>
<E' una cosa così brutta?> chiese Sirius.
<No, brutta no, ma qui non ho amici.>
<Beh se vuoi io posso essere tuo amico, a pelle mi piaci James e sicuramente piacerai anche a Remus.> James sorrise.
<Cos'è?> chiese James indicando il libretto con il titolo dorato che aveva visto da fuori lo scompartimento.
<Oh, niente di che, un libro che ho comprato per curiosità.> la scritta in oro si illuminava: "Animagus ".
<Cos'è esattamente un Animagus?> chiese James curioso.
<L'Animagus è un mago che riesce a trasformarsi in un animale. Interessante vero?> James si tirò su gli occhiali tondi e annuì e per un attimo calò il silenzio che venne però subito interrotto da Sirius:
<Potter hai detto? Famiglia purosangue?> chiese.
< Si e tu? Non mi hai detto il tuo cognome.>
<Black, Sirius Black. Anch'io sono purosangue ma la mia famiglia non mi piace molto..>
<Come mai?>
<La casata dei Black è molto antica, e danno molto peso al fatto di essere purosangue. Ai miei i babbani non vanno molto a genio. Io non sono tanto d'accordo con questa loro idea. Ecco perchè prima ti ho chiesto se avere amici babbani fosse brutto per te, pensavo fossi come la mia famiglia.>
<Ah.> James non sapeva che altro rispondere ma fortunatamente proprio in quel momento si affacciò nello scompartimento un ragazzino:<Sirius?>
<Lupin finalmente! Dov'eri? Entra dai.>
<Mi sono fermato a parlare con un ragazzino, mi era sembrato un po' smarrito..>
<Uno sfigato quindi> ridacchiò Sirius e James sostenne la sua risata.
<Shhh Sirius, è qui dietro di me. Gli ho detto che poteva stare con noi per il viaggio. Mi ha fatto un po' pena..Lo faccio entrare?>
<Okay.> sbuffò Sirius.
<Vieni ecco.> Remus fece entrare un bambino molto basso e magrolino, un po' malaticcio, biondo coi capelli che gli ricadevano sugli occhi <Cciao, io sono Ppeter> sbiascicò.
<Sirius.> e voltò lo sguardo fuori dal finestrino.
<Anche tu sei nuovo? Ciao io sono Remus Lupin e lui è appunto Peter Minus, conosciuto circa tre minuti fa> sorrise <e tu chi sei?> chiese Lupin diretto a James.
<James Potter, piacere.>
<Conoscevi Sirius?>
<L'ho appena incontrato, è stato gentile a farmi entrare nello scompartimento con lui.>
<Allora Sirius abbiamo appena reclutato i nostri due nuovi compari.> disse Lupin entusiasta.
<Due?> chiese Sirius scocciato. <James è a posto, ma quello?> disse facendo cenno verso Peter senza aver nessun riguardo di poterlo offendere.
<Dai Sirius, è una cosa nuova per tutti noi, diamogli una possibilità.> rispose Lupin incoraggiante.
<Va bene, come vuoi tu Remus. Ehi tu piccoletto ascoltami, se ci fai fare delle figuracce smammi e ti cerchi altri nuovi "amici" intesi?> ribattè Sirius non curante.
<Sisisi> balbettò Peter e intanto Lupin scuoteva la testa in assenso per Sirius, mentre James era ammirato dal suo comportamento, Sirius sembrava che sapesse cosa voleva, con le idee chiare e James fù contento di aver scelto quello scompartimento, gli piaceva Sirius, si sentiva che sarebbero diventati ottimi amici.

<Ddove sperate cche vi smisti il ccappello pparlante?> chiese improvvisamente Peter un po' sottovoce.
Sirius gli lanciò un occhiataccia ma rispose alla domanda <Io sarò sicuramnete serpeverde, con la famiglia che mi ritrovo.> disse alzando gli occhi al cielo.
A Hogwarts i ragazzini del primo anno, appena arrivati, vengono smistati nelle quattro Case che sono state create dai fondatori: Godric Grifondoro, Salazar Serpeverde, Tosca Tassorosso e Priscilla Corvonero.
<Non saprei.. non ho una preferenza.> disse Lupin. <Tu James?>
<Mio padre fù grifondoro, e suo padre anche perciò sarebbe bello se lo fossi anche io, credo.>
<Sicuro!>

Il viaggio per Hogwarts fù veloce, il tempo passò in fretta e i quattro ragazzi riuscirono a fare una buona conoscenza superato il momento di distacco iniziale. Anche Sirius imparò ad apprezzare la stranezza e la timidezza di Peter, e nonostante questi suoi limiti riuscirono tutti ad andare d'accordo. James era proprio contento di aver fatto la loro amicizia e già si sentiva parte di un gruppo.
All'arrivo la vista di Hogwarts era immensa. Un enorme castello sbucava in un aperto prato, con accanto un grandissimo campo che James riconobbe subito come il campo di Quiddich, e non molto lontano da li si espandeva una foresta piena di fitti alberi neri.
I ragazzini del primo anno furono portati in fila nella Sala Grande. Tutto era pronto per la famosa cerimonia dello smistamento.

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