8| Mirtilla dalla bocca larga.

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<Ehi Lily.>
<Cosa c'è Severus?>
<Come stai?> chiese Piton mentre si osservava sconsolato le scarpe.
<Bene.>
<Mi dispiace per ieri, odio litigare con te..>
<Va bene, non fa niente.> sospirò Lily.
<E' che, non mi piace Potter, lo sai. Non mi fido, nè di lui nè dei suoi amici.>
<Ok ma questo non vuol dire che puoi scegliere al posto mio con chi debba stare..>
<Si, si hai ragione.. Perciò..amici come prima?> chiese Piton con sguardo implorativo.
<Certo scemo.> sorrise Lily.
<Allora, com'è andata ieri con Potter? E' riuscito a imparare qualcosa o ha fatto fiasco come ci si aspetta?> Piton sogghignò.
<Diciamo che si è impegnato.> rise Lily.
<Io sarei un insegnante migliore. Sono più bravo.>
<Se lo dici tu.> disse Lily dandogli una spintarella scherzosa. <Raggiugo la mia Casa, a più tardi Severus.> e gli scoccò un leggero bacio sulla guancia.
James, Lupin, Sirius e Peter si trovavano a tavola assieme mentre videro la scena da lontano.
<Uuuh, hai visto James? Noto che le ripetizioni non stanno funzionando.> ironizzò Sirius.
<Non capisco che ci trova in quello là.> disse James, alzando gli occhi al cielo.
<Non ti fila di striscio eh?> replicò Lupin.
<Shh, sta arrivando.>
<Ciao!>
<Ciao Lily.> risposero in coro i ragazzi.
<Allora? Come state? Pronti per oggi?> chiese Lily.
<Pper oggi ccosa?> rispose Peter preoccupato e tutti i ragazzi fecero delle facce stranite.
<Oggi ci sono le esercitazioni di Difesa!>
<Aaah.> sospirarono.
<Che credevate?>
<No, niente. Proprio alle esercitazioni stavamo pensando.> rispose Sirius dando un calcio sotto al tavolo a Peter.
<Allora vi siete preparati?>
<Ehm, non molto in realtà..Ma ce la caveremo lo stesso.> disse James facendo un occhiolino.
<Io ho ripassato quasi tutta la notte, sono esausta.>
<Ma non sono valutate, che ti importa?> chiese Sirius.
<Non voglio fare brutta figura!>
<Certo, dimenticavo che sei una secchiona.> disse James e Lily gli fece una linguaccia.
<D'accordo, vado a ripassare in biblioteca. Ci si vede.> Lily salutò e lasciò la Sala Grande.
<Allora, stasera dobbiamo essere alla Stamberga per le 20.> ricordò Sirius.
<Dobbiamo stare attenti a non farci beccare.> raccomandò Lupin.
<Guardate un po' là.> James indicò verso il tavolo dei Serpeverde. <Perchè Pivellus ci guarda sempre? Ma che diavolo vuole da noi?>
<Ddite che sospetta qualcosa?> chiese Peter.
<Non credo. Però che sia ficcanaso è vero, l'ho notato anche io.> ammise Sirius.
<Che ne dite? Gli diamo una lezione?> propose James. Senza nemmeno aspettare una risposta da parte dei compagni, prese la bacchetta da sotto la mantella e la puntò verso il posto dove era seduto Piton.
<Wingardium Leviosa.> La ciotola di porridge che Piton stava mangiando d'un tratto si sollevò e iniziò a fluttuare sopra la sua testa e rovesciandosi lo inzuppò da capo a piedi. Subito dopo anche la bottiglia di latte gli si svuotò in testa. Tutto il tavolo di Serpeverde scoppiò in una fragorosa risata.
<E delle uova strapazzate non ce le mettiamo?> disse Sirius. Quattro uova partirono dal piatto di Sirius e si schiantarono dritto sui capelli di Piton. James e Sirius piangevano dal ridere, Lupin e Peter non si stavano divertendo come loro.
Piton si alzò, guardandosi attorno e fermò il suo sguardo al tavolo di Grifondoro dove James lo stava salutando con la mano. <Allora Pivellus? Hai finito di farti gli affari nostri?> gli urlò James dall'altra parte della Sala Grande.
Piton era deriso da tutti i suoi compagni, pieno di vergogna uscì di corsa.
<Non è stato molto divertente.> disse Lupin, continuando a mangiare il suo toast al formaggio.
<Scherzi? Mi sono scompisciato! Hai visto che faccia?> disse Sirius.
<Beh almeno così impara a farsi gli affaracci nostri. Cosa vuoi? Che scopra il tuo segreto Lupin?> nessuno dei ragazzi parlò più.

Piton stava correndo per tutta la scuola, cercando di arrivare al bagno più vicino. Quando entrò fù sollevato di vedere che non ci fosse nessuno all'interno. Si specchiò. Era imbrattato come fosse carnevale. Aveva pezzi di guscio di uova tra i capelli, era fradicio e il poridge gli era finito dentro le mutande. Iniziò a piangere.
<Cosa ci fai nel mio bagno?> chiese una voce eterea.
<Chi c'è? Chi sei?> urlò Piton, asciugandosi il naso con la manica.
<Io sono Mirtilla e tu chi sei?> la fantasmina si materializzò davanti a Piton.
<Mi chiamo Severus.> tirò su col naso.
<E perchè piangi nel mio bagno Severus? Solitamente quella che piange sono io..>
<Potter e i suoi stupidi amici. Guarda! Guarda come mi hanno conciato!>
<Vendicati.> suggerì Mirtilla.
<Vendicarmi? Non potrei. Peggiorerei solo le cose. Mi hanno preso di mira, sostengono che io gli stia spiando.>
<Ed è così?>
<No. Cioè non mi fido di loro. Sono.. ambigui. Parlano sempre a bassa voce.>
<Sono stati nel mio bagno due volte.> ammise Mirtilla.
<Davvero? Cos'hanno detto?>
<NON LO SO. Io non origlio le conversazioni private. Oh beh, non sempre.> sghignazzò.
<Non hai sentito proprio niente?> chiese Piton.
<Parlavano di un albero..un albero magico nel giardino di Hogwarts..>
<Un albero magico? E poi che altro?>
<Ho sentito che quel ragazzo, quello con gli occhiali, ha ricevuto un regalo.. Un mantello ecco.>
<Irrilevante. Qualcos'altro?>
<Hanno nominato un tipo.. Un certo Greystrack, Grey qualcosa.>
<Vuoi dire Greyback forse?>
<BASTA. Non mi assillare.> rispose Mirtilla con voce stridula e poi scomparì nel gabinetto.
<Nono scusa. Non volevo, torna indietro!> ma la fantasmina non tornò e Piton rimase da solo cercando di ripulirsi e ripensando a quello che Mirtilla era riuscita a spifferargli.

Le lezioni finirono e tutti i ragazzi di Grifondoro tornarono al dormitorio. James, Sirius, Lupin e Peter si trovavano nella loro stanza ad organizzare le ultime cose per il piano "LunaStorta".
<Allora, questo è il mantello.> mostrò James.
<Io porto delle corde, ho letto su dei libri che sarai proprio assatanato stanotte eh.> disse Sirius a Lupin.
<Non scherzare, non sarà affatto divertente.>
<E' quasi il tramonto, dovremmo iniziare ad andare.>
I quattro ragazzi si misero sotto il mantello. Essendo piccoli e essendo il mantello molto grande, venivano coperti alla perfezione. Scesero le scale arrivando nella Sala Comune e sorpassarono il buco nel dipinto.
<Chi va là!> urlò la donna grassa nel quadro quando si aprì, ma non vedendo nessuno tornò a fare quello che stava facendo.
<Ffunziona!> sussurrò Peter.
<Shh. Sta zitto nano, o ci beccano.> ordinò Sirius.
Arrivarono senza intoppi fino al primo piano. Stavano attraversando l'atrio per arrivare all'uscita sul retro quando si bloccarono tutti e quattro all'improvviso. Silente stava camminando proprio davanti a loro insieme alla professoressa McGranitt quando d'un tratto si bloccò. I quattro ragazzi sbiancarono. Silente si girò e iniziò a fissare proprio il punto preciso dove James e i suoi amici si trovavano sotto il mantello.
<Qualcosa non va Preside?> chiese la professoressa.
<Oh no Minerva, tutto bene. Ha visto che bella luna che c'è sta sera?> e ripresero a cammianre lungo il corridoio, lasciandosi alle spalle i ragazzi.
<Porca miseria, credevo ci avesse visto.> disse James.
<Via libera. Andiamo.>

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