24|La voce della Serpe.

1 0 0
                                    

<Cosa vuol dire che devo aiutarti? Esci dalla mia testa!> urlò nel panico Piton.
<Stai tranquillo Severus, tu ora sei un mio seguace, io non posso farti niente e anche volendo non potrei perchè non ho un corpo concreto. Ho solo bisogno che tu esegua, che faccia esattamente quello che ti chiederò e tutto andrà bene.> echeggiò Tom nella testa di Piton.
<Quali sono le tue intenzioni?>
<Semplice, Silente.>
<Silente?>
<Si, voglio che muoia. Così io potrò finalmente diventare il più grande e potente mago di tutto il mondo magico.> rivelò Tom.
<VUOI CHE IO UCCIDA SILENTE?> gridò Piton.
<Abbassa la voce, stupido ragazzino. No non sarai di certo tu ad ucciderlo. Ti ho già svelato fin troppo. Tu ora devi solo preoccuparti di trovarmi un corpo.>
<Un corpo?> si domandò Piton confuso.
<Si! Si un corpo. Certo che sei proprio ottuso, ti facevo più sveglio.
Un corpo di un ragazzo da possedere. Un ragazzo qui a Hogwarts.> spiegò Tom veloce poi continuò <Vedi Severus quel marchio che hai sul braccio?> Piton lo fissò e annuì <ecco, quel marchio è la tua protezione, quel marchio è l'unica famiglia che ti rimane. Essere un MangiaMorte  ora è il tuo unico interesse. Devi obbedire a me. Devi servire me. Ora e fino a quando esalerò il mio ultimo respiro.>

Piton continuò a osservare il suo braccio, di tanto in tanto gli faceva ancora male.
Dopo aver realizzato tutto quello che era appena successo e aver ascoltato attentamente le parole di Tom che risuonavano dentro la sua testa, aprì bocca quasi bisbigliando <Perchè non io?> chiese impaurito misto curioso.
<Ora sei un mio seguace Severus ed io non posso rubare il corpo di un mio servitore. Te l'ho detto, quel marchio ti protegge.> spiegò Tom.
<Quindi finché non troverò qualcuno del quale tu possa "impossessarti" resterai nella mia testa?>
<Esattamente.>
Piton rimase un'intera ora chiuso nel bagno del primo piano a parlare con Tom, non si rese conto del tempo che scorreva e la voce di Tom nella sua testa ad ogni parola gli sembrava sempre più persuasiva, sibilante quasi come stesse ascoltando un  serpente.

<Cosa ne pensi di tutta sta faccenda?> chiese James a Lily, che si trovavano davanti al camino della sala comune.
<Sinceramente non so cosa pensare James..>
<Hai.. paura?>
<Un po' si.>
<Anch'io devo ammettere di non sentirmi per niente tranquillo, ma ciononostante vorrei comunque fare qualcosa.>
<Ma James non sappiamo niente di questa storia e lo sai benissimo che siamo impotenti.>
<Odio questa sensazione.> digrignò i denti James. <Io non riesco a starmene con le mani in mano se sono consapevole che da un momento all'altro può succedere qualcosa che possa distruggere tutto ciò che amo.> parlò James veloce.
Lily prese le mani di James tra le sue per calmarlo poi James continuò guardandola negli occhi:< Ieri quando ci siamo baciati, è successa una delle più belle cose che mi siano capitate in questi ultimi anni e oggi? Oggi ci sono state solo notizie pessime e hanno rovinato tutto.>
Lily, sempre tenendo le mani di James, si avvicinò al suo viso:<Tra di noi non si è rovinato nulla, niente è cambiato.> gli sussurrò piano e dolcemente.

Piton intanto stava tornando in sala comune Serpeverde, percorrendo i lunghi corridoi stranamente deserti in quel momento. Continuava a pensare a quello che la voce di Riddle  gli avesse detto.
<Ma come faccio a scegliere? Cioè su cosa mi baso?> si chiese Piton.
<Severus mi voglio fidare del tuo istinto, non farmi pentire di averti dato questa opportunità.>
Impegnato ad ascoltare la voce nella sua testa, Piton non si era reso conto che nel corridoio si stava nascondendo qualcuno, qualcuno che stava assistendo alla scena di un Piton intento a parlare da solo.

<Fratellino! Cosa stai facendo?>
<Accidenti Sirius, così mi fai prendere un infarto!>

The Marauders' Birth  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora