29|Il piano di Tom.

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Piton andò nel panico.
<Riportami indietro!> urlò.
D'un tratto si sentì il braccio come incendiarsi. Cadde in ginocchio dal dolore che stava provando e il marchio sul braccio si era completamente illuminato, quasi come fosse d'oro.
Dalla cella davanti a lui, le gabbie già aperte si spalancarono, ma al suo interno non c'era assolutamente nessuno. Piton si alzò da terra, riprendendo un po' di forze che il marchio gli aveva preso, e facendosi coraggio si fece luce con la bacchetta e vi entrò.
<Lumos.>
Notò immediatamente che le pareti erano tutte ricoperte da enormi graffi come se quella fosse la gabbia di un animale feroce e rabbioso. C'erano delle chiazze di sangue qua e là, una piccola finestrella che dava sul mare e a guardarci fuori si potevano vedere decine di dissennatori che fluttuavano e osservavano i detenuti.
Un rumore assordante di ferro vecchio fece sobbalzare Piton che si ritrovó chiuso intrappolato in quella stessa cella. Si precipitò subito alle sbarre per cercare di uscire, invano.
Due grandi occhi, di un verde acceso, si materializzarono nel buio al di fuori della cella ed esattamente davanti alla faccia di Piton.
Una bocca piena di denti aguzzi si aprì a sorriso e con un ghigno malefico pronunciò questa frase:<Ci rivedremo presto Severus.>

Piton cadde all'indietro dallo spavento,pestò la testa e chiuse gli occhi e quando li riaprì si ritrovò a Hogwarts.
<Ehi ragazzo? Ragazzo tutto bene?>
<Sono, siamo.. Che sollievo Hogwarts!> esclamò Piton.
<Sei svenuto.. Vuoi che ti porto in infermieria?>
<No no, sto bene.> detto questo si alzò ed entrò in Sala Comune.
Lì, su un divano a gambe incrociate, lo stava aspettando Regulus, o meglio, Tom.
<Siediti.> ordinò a tono secco.
<Cos'è successo?> chiese spiegazione Piton.
<Ti ho voluto mostrare parte del mio piano.>
<Non capisco.>
Tom sussurrò: <Greyback.>
<Il lupo mannaro?> chiese Piton.
<Esattamente.>
<Continuo a non capire. Come facevo a trovarmi ad Azkaban e un attimo dopo no?>
<Severus, era un incantesimo. Non eri veramente ad Azkaban!> disse Tom seccato.
<Era talmente reale..> si giustificò Piton.
<L'intento era esattamente quello.>
<E quindi io cosa dovrei fare con quel pazzo?>
<Dovrai aiutarmi a farlo evadere.>
<A farlo evadere? Da Azkaban? Ma è infattibile!>
<Taci idiota e ascoltami. Strano a dirsi ma io non sono mai stato catturato e rinchiuso dentro Azkaban, perciò non ho idea di come sia la planimetria e di come sia all'interno.>
<E pensi che io lo sappia?> chiese retoricamente Piton.
<Ho detto che devi startene zitto e ascoltarmi.>
Piton si zittì immediatamente e questa volta non interruppe più.
<Dicevo, sicuramente ci saranno dei passaggi segreti, uscite nascoste o addirittura potrebbero esserci indovinelli e inganni da risolvere e sarai tu a scoprirli.>
<Io?> domandò incredulo Piton.
<Esattamente. Ti rimanderò li con l'incantesimo di prima tutte le volte necessarie a trovare una via di uscita per Greyback in modo che lui possa scappare e arrivare fino a qui, fino a Hogwarts.
Hai capito quello che ti ho detto?>
Piton rimase per dei secondi in completo silenzio, come se stesse realizzando tutto quello che Tom gli aveva appena finito di spiegare, poi annuì

<Per ora questo è parte del piano. Il resto te lo svelo poco per volta, non che non mi fidi ma sai.>

The Marauders' Birth  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora