La tensione è alle stelle, ho troppa paura di sbagliare e se facessi perdere i miei compagni..? Isogai mi vide tesa e mi fece il pollice all'insù con l'occhiolino. "Ricorda che non sei l'unica ad essere una schiappa" mi sussurrò.
Il ragazzo dai capelli rossi schiacciò e la palla andò a finire nell'altro campo, contrattaccarono e la palla si avvicinò a me, rimasi immobile ma mossi il braccio senza sapere cosa stesse succedendo e colpì la palla, la lanciai fuori dal campo. "Tranquilla.." Mi disse Naka sorridendo. Io ricambiai il sorriso turbata. L'avversario, un tipo dai capelli per metà castani e metà biondo stette per schiacciare, un ragazzo davvero muscoloso e le sue mani sembrano possenti. "TERASAKA VEDI DI FARE PIANO!" Gli urlò Kaede. "Si si... che seccatura.." Rispose lui con la palla in mano. Si preparò per schiacciare. La palla arrivò come un razzo, il rosso si mise avanti a me e la prese, la passò ad un altro compagno e insieme fecero un punto. Si diedero il cinque, lui mi lanciò un'altra occhiata e mi sorrise, ha un non so che di speciale il suo sorriso.
Facemmo altri tre punti sempre grazie a lui. Decisi di fare una mia mossa e prendere la prossima palla, sempre del tipo dai capelli strani. La lanciò più potente di prima e corsi avanti per prenderla, alzai il braccio e mi trovai la mano chiusa vicino la palla, però presi la storta e persi l'equilibrio, caddi a terra e la palla rimbalzò vicino a me. Non riuscì a muovere la caviglia ma decisi di alzarmi comunque. "Stai bene..?" Isogai corse da me preoccupato. "S-si ahi.." Mi ressi la caviglia dal dolore. "Vieni, ti porto in infermeria." Il professore mi prese per un braccio. "No, la porto io.." Disse il ragazzo misterioso. "Ok, pensaci tu--voi rimettetevi in posizione." Urlò Karasuma. Il ragazzo mi prese sulle spalle e mi portò in infermeria, ha un profumo meraviglioso, potrei starlo a sentire per ore, strinsi le braccia attorno a lui da dietro e lui mi prese le gambe e me le mise attorno alla sua vita.
"Mh.. il medico non c'è, vabbè farò la sua parte." Mi mise seduta, prese il ghiaccio dallo scaffale e mi alzò la caviglia. "Scusami." Mi disse, finalmente abbiamo spiccicato parola dall'altro giorno, vorrei scusarmi, ma il suo sguardo penetrante e il suo profumo, mi imbarazzano. "Fiore di bellezza." Rimasi a guardarlo stupita. "I-il tuo nome.. significa fiore di bellezza." Disse mentre mi premette il ghiaccio sulla caviglia delicatamente. "Io non-ci ho mai fatto caso.." Dissi arrossendo. Silenzio bestiale, ogni tanto ci scambiammo sguardi, lui mi accarezzò la caviglia con le sue morbide mani, non sentì più dolore, tra il ghiaccio e le sue mani delicate mi sento a mio agio ma allo stesso tempo, imbarazzata. "Sono Karma Akabane, non mi sono presentato." Ruppe il silenzio. "B-bel nome.." Risposi. "Nah.. più bello il tuo, ha un significato stupendo e poi ti si addice." Mi misi i capelli davanti la faccia e arrossì. "Dovresti scoprirti il viso." Continuò togliendo il ghiaccio e alzandosi. "V-va bene così.." risposi guardando in basso. "Qui non ci sono persone che ti sminuiscono.." Mi rilassai alle sue parole e lo guardai dolcemente, lui ricambiò lo sguardo e mi prese la mano. "Se non ce la fai ti porto sulle spalle" mi disse. "N-no tranquillo.. ce la faccio." Risposi. Lui mi mise la fasciatura, mi accarezzò la mano e il dolore passò quasi del tutto anche se un pò ancora indolenzita ma per non far capire nulla, sopportai in silenzio.
Ritornammo al campo e Naka mi corse incontro abbracciandomi. "Terasaka è davvero uno stupido." Disse tenendomi stretta. "M-ma no, sono io che mi sono buttata." Dissi. "Come va la caviglia..?" Mi chiese Isogai preoccupato. "Non sento quasi più dolore." Guardai Karma negli occhi e ricambiò lo sguardo, lo distogliemmo entrambi dall'imbarazzo. "Visto che tra poco c'è l'assemblea dei professori, oggi uscite prima." Disse il professore. "Ci vediamo domani." Continuò facendo segno con la mano per il saluto.
Il professore andò via ed io andai verso il cancello, il dolore alla gamba aumentò notevolmente. "Lo so che ti fa male.." La sua voce, la riconosco, è quella di Karma. Mi girai e sorrisi turbata, lui si girò e mi fece segno di salirgli sulla schiena. Mia afferrò le gambe di nuovo, ancora quel profumo ancora più forte, chiusi gli occhi.
"L-la mia casa è qui vicino." Dissi. Lui mi portò per un tratto ed io gli indicai la mia casa. Arrivati in quel punto, mi lasciò scivolare sulla sua schiena. "Mettici il ghiaccio a casa.." Mi disse sorridendo. Io sorrisi. Lui si girò e mi salutò con la mano. "Aspetta.." si fermò e girò la testa. "Grazie, per tutto." Lui sorrise e si rigirò dall'altra parte. "Di nulla.." disse camminando.
Entrai in casa, felice. "Hey tesoro come è andata..?" Mia madre mi accolse a braccia aperte e notò la fasciatura sulla caviglia. "Tranquilla, sono caduta." Lei si abbassò per vedere e mi alzò il piede. "Niente male come primo giorno di scuola tesoro!" Sghignazzò. "Mi sono divertita però" risi commossa. "Sono contenta." Mi diede un bacio sulla guancia.
Mi misi a tavola e mangiai le pietanze cucinate da mia madre. Andai in camera con la pancia piena e con il sorriso stampato in volto, abbracciando il solito cuscino blu notte e guardando il soffitto pensando a lui...

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𝓨𝓸𝓾 𝓼𝓪𝓿𝓮𝓭 𝓶𝓮❤️
Romance"ci sono io." disse il ragazzo dai capelli color rosso brillante. Una nuova vita sta per stravolgere Misaki, una ragazza di 15 anni, pronta a lasciarsi tutto alle spalle...