Parti di me.

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In questi giorni trovai tante chiamate perse da Nakamura e Isogai, si saranno preoccupati tanto della mia assenza e quella di Karma, non ho mai risposto a nessuna di queste chiamate, non vorrei farli preoccupare ancora di più dicendo loro la verità, sarebbe il colmo. 

I miei genitori mi mandarono un messaggio per dirmi che non sarebbero tornati nemmeno questi giorni e così questa mattina mi alzai molto presto per pulire casa e poi ritornare a scuola. <Oggi faccio tardi> Messaggio di Karma alle 7:30. <Vorrà dire che dovrò andare da sola..> Risposi con delle faccine che sbuffano. <Se vuoi rinuncio all'impegno e ti vengo a prendere..> Rispose lui. <No.. non ti preoccupare> Risposi con delle faccine sorridenti. <Ok allora a dopo, ti amo> Disse con un cuore rosso fuoco come i suoi capelli. <Anche io> Ricambiai il cuore rosso.

Finì di vestirmi e uscì di casa. "Hey!" Sentì una voce da dietro, mi girai e vidi Isogai con il suo bel sorriso stampato in faccia. "Andiamo a scuola insieme..?" Continuò facendo l'occhiolino. Io corsi ad abbracciarlo e lui mi strinse forte. "Che fine hai fatto..?" Chiese con espressione preoccupata. "Ecco.. un pò di-- problemi.." Risposi tenendo lo sguardo basso. "Mh.. ok." Rispose titubante. "Scusa se non ho risposto, stavo poco bene.." Dissi alzando lo sguardo verso di lui. "Tranquilla.. eravamo solo preoccupati per te." Rispose lui mettendo una mano sulla mia spalla. "In realtà.. ho mandato dei messaggi anche a quel combina guai di Karma, ma non ha risposto nemmeno lui." Spalancai gli occhi e mi fermai a metà strada, la verità stava per venire a galla, sto per dire tutto quello che è successo, ma devo tenere duro e non dire nulla. "I-in questi giorni si è preso cura di me." Risposi facendo un sorrisetto falso. "Non è la completa verità, dannazione odio mentire." Pensai tra me e me irrigidendomi. "D-dai andiamo che si sta facendo tardi." Mi rilassai di botto e lo presi per un braccio trascinandolo fino davanti scuola. Feci un sospiro di sollievo appena arrivammo. Alzai lo sguardo da terra e vidi Naka con le altre, decisi di andare da lei per abbracciarla. "Nakaaa!" Dissi saltandole a dosso da dietro come fa lei di solito. Lei si scansò e mi guardò infuriata. "Entriamo dentro." Disse lei facendo cenno alle altre ragazze di seguirla. "Ma.. che succede?" Chiesi girandomi verso Isogai, con un'espressione triste in volto e come se sapesse dell'atteggiamento di Nakamura nei miei confronti. "Niente di che." Rispose abbassando lo sguardo. Lui andò avanti ed io lo seguì. 

Mentre entrammo dentro sentì delle braccia avvolgermi da dietro. "Scusa se ho fatto tardi.." La voce soffice di Karma. Mi girai verso di lui e avvolsi le braccia attorno il suo collo. "Tranquillo." Sorrisi facendo l'occhiolino e lui ricambiò con un bacio. Isogai ci avvicinò e abbracciò Karma. "Hey amico non sono scomparso per un mese." Isogai continuò a tenerlo stretto e non rispose, era davvero preoccupato per noi, come anche Naka ma di punto in bianco ha cambiato carattere, forse è arrabbiata per i messaggi trascorsi ma allora.. anche Isogai dovrebbe esserlo eppure.. è sorridente come al solito.

Entrammo in classe e trovai Nakamura al banco con lo sguardo rivolto verso la finestra, mi diressi da lei. "Nak--" Si alzò dal banco e andò da un'altra parte. "Mi dici cos'è successo.. se sei arrabbiata dimmelo.." Dissi prendendole la mano. Lei la scansò si botto. "Le passerà.." Mormorò Isogai all'orecchio. Sospirai e mi sedetti al banco, non capendo il perchè Nakamura da un momento all'altro fosse fredda, non l'ho mai vista così distaccata. 

Durante la lezione Nakamura chiese al prof di andare al bagno ed io dopo un pò feci lo stesso per capire come mai fosse successo. Senza farmi vedere, entrai in bagno e trovai Nakamura girata con le mani sul lavandino. "Che ci fai qui..?" La sentì singhiozzare. "Volevo.. parlare.." Risposi avvicinandomi. lei si girò verso di me e notai i suoi occhi blu colmi di lacrime. "Mi spieghi cos'hai..?" Mi avvicinai sempre di più e lei indietreggiò. "Non ha.. importanza." Si asciugò le lacrime e si diresse verso la porta, io la bloccai per un braccio. "Parla." Le dissi. "Perchè non hai risposto..?" Mi chiese. Lo sapevo.. ha reagito in un altro modo rispetto ad Isogai. "Io ti considero davvero una migliore amica, avrei preferito che mi chiamassi per darti tutto il mio appoggio.. per farti tranquillizzare dopo l'incidente che hai avuto, io ci stavo davvero morendo dentro." Disse queste parole tenendo lo sguardo basso, voce tremante e la mano tesa. "Mi dispiace." L'unica frase che sono riuscita a dirle, che mi venne in mente in questo momento. "A me non sembra." Disse alzando lo sguardo su di me. "Isogai al contrario di me.. non ci ha dato molto peso ma io non ci riesco." Se ne andò sbattendo la porta del bagno. Un'amicizia finita così.. di punto in bianco, per colpa mia, sento di aver perso già gran parte di me e non avevo mai pensato di avere questo mattone sul cuore, non ho mai saputo cosa significasse perdere un'amica. 

Mi sciacquai la faccia e uscì dal bagno tenendo lo sguardo basso. "Hai fatto piangere anche la sua amichetta eh..? Fai proprio schifo." Asano.. di nuovo lui, il ragazzo che ha creato problemi su problemi. "Che cosa vuoi ancora..?" Dissi guardandolo infuriata. "Non ti basta aver pestato di botte il mio ragazzo?" Continuai. "Sei tu la stronza che ha aggredito Asami e ha fatto la vittima e per i sensi di colpa non hai risposto ai tuoi amici." Rispose avvicinandosi sempre di più. "Non ho aggredito nessuno lei mi ha--" Lo sbattere della mano di Karma sulla porta, il suo sguardo tetro. "Direi di smetterla di dire cazzate non credi..?" Disse avvicinandosi ad Asano. "Bene.. andiamo di fuori per continuare ciò che non ho finito l'altro giorno." Disse Asano con il guanto di sfida. "No.. non ve lo permetterò." Mi misi davanti Karma con le braccia spalancate, ma lui mise giù un braccio e mi guardò fisso negli occhi. "Dobbiamo solo chiarire." Disse. Voltò i tacchi e fece segno ad Asano di seguirlo in cortile, io anche andai con loro. "Finiscila di torturare le persone!" Urlò contro Karma. "E tu finiscila di fidarti troppo.. non vedi che sta facendo la vittima." Disse indicandomi. "Non ha mai fatto la vittima.. è sincera con tutti, lo riconosco da un suo sguardo, è così sensibile.." Rispose il rosso mettendosi una mano sul cuore. Asano, non ascoltando il discorso di Karma, gli stava per sferrare un pugno ma io gli bloccai il braccio e glielo strinsi. Lui tra rabbia e sudore, riuscì a liberarsi e mi spintonò facendomi cadere a terra. "Come cazzo hai osato toccarla di nuovo." A Karma gli si gonfiarono le vene sul collo, le vene sulle mani e divenne rosso in viso, stava per scoppiare un'altra volta. Lo colpì con tutte le sue forze, ma poi, vedendo Asano a terra si fermò. "Dillo a tuo padre e fammi espellere definitivamente, non me ne frega più un cazzo, voglio andarmene da qui." Disse prendendo per la maglia Asano e rigettandolo a terra. Quest'ultimo riuscì ad alzarsi e fuggì per la paura e anche io.. per un attimo ho provato un momento di timore.. gli occhi di Karma sembrano due fuochi, le sue vene gonfie sulle braccia e sul suo collo. Gli toccai il braccio ma lo scansò di botto. "Non dovevi metterti in mezzo." Mi disse girandosi dall'altra parte. "Io volevo solo proteggerti.." Misi una mano sul cuore, lui si girò verso di me. Lui respirò affannato, io cercai di stargli vicino ma tutto inutile. "Quel compito spetta a me." Rispose. "No, ti sbagli io--" "Sei mai stata con la costante paura di perdere qualcuno a cui tieni..? No.. perchè sei stata sempre trattata a pesci in faccia." Quelle parole, mi fecero male al cuore e di colpo, strinsi il pugno e digrignai i denti. "Hai paura anche tu di perdermi..? O hai solo paura che io un giorno mi allontani da te come hanno fatto tutti..? Continuò. Io non risposi ma la risposta era ovvia.. avevo paura di entrambe le cose. "Allora.. ognuno per la sua strada." Spalancai gli occhi, non ci credo che l'abbia detto veramente, per la costante paura che abbiamo entrambi di perderci.. lui vuole chiudere con me, vuole davvero che la nostra storia d'amore finisca così com'è finita un'amicizia. "Ma ti sei impazzito..?" Risposi avvicinandomi a lui. "Io un giorno non sarò più quello che conoscevi." Si girò dall'altra parte con le mani in tasca. "Di al prof che tanto non verrò più." Disse prima di oltrepassare il cancello. Io lo guardai andar via, feci un passo ma mi bloccai, tremai dal dolore al petto.. un'altra parte di me, la più importante, quella con cui ho condiviso tutto, anche la mia prima volta.. è andata via...

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