Distrazioni.

49 9 3
                                    

"Misaki, hey Misaki.." Isogai mi scosse. Io me ne stavo lì da due ore con un nodo alla gola, con gli occhi colmi di lacrime e la testa che mi stava scoppiando. "Ti cercavano tutti.." Continuò a scuotermi. "Mi dici che ti prende?" Mi disse mettendomi le mani sulle spalle. "Dov'è Karma?" Io lo guardai con occhi cupi. Continuai a non rispondere fino al suono ininterrotto della campanella che da dentro rimbombava. Io mi scansai dal tocco di Isogai e me ne andai. Uscì dal cancello e mi diressi a casa...

Karma's pov

Entrai in casa e trovai mia madre a fissarmi, con il telefono in mano e uno sguardo da rimprovero. "Vuoi dirmi che ha chiamato la scuola per espellermi..? Già lo sapevo." Le distogliendo lo sguardo dal suo. "Spiegami il motivo." Io continuai a tenere lo sguardo da un'altra parte. "Avanti sto aspettando." Continuò lei incrociando le braccia. Io non risposi e camminai lungo il corridoio. "Ho dato un pugno ad uno studente per proteggere la ragazza che amo." Dissi toccandomi la nocca ammaccata. "Ci risiamo, ma come devo fare con te, lo sai quanti soldi spendiamo per mandarti lì..? Hai idea di quanti sacrifici facciamo? Ero contenta che dopo tanto tempo, sei tornato ad essere felice ma questo è decisamente troppo, crei solo problemi su problemi." Quelle parole, quelle dannate parole mi fecero pensare, rimasi a guardarla con i pugni stretti. "Hai ragione." Risposi cercando di trattenere le lacrime. Filai dritto in camera e sbattei la porta, ripensai al viso di Misaki ed a tutte le parole che le ho detto, motivo per cui l'ho lasciata? Perchè mi sono reso conto solo ora che creo preoccupazioni.. dolore e problemi alle persone. Le avevo detto che non l'avrei lasciata da sola, che mi avrebbe sopportato per sempre ma il mio pensiero egoistico.. che sarebbe stata lei ad abbandonarmi per come sono fatto.. mettendomi sempre in mezzo ai casini facendomi del male, ha prevalso. Lei sorrideva sempre, mi curava le ferite.. ma quando quella volta è scoppiata tra le mie braccia, ho preso una decisione e invece di farmi uccidere per proteggerla, ho preferito allontanarmi da lei.

Mi squillò il telefono e di nuovo Isogai, decisi di rispondere. "Se devi farmi la predica non è il momento.. ne ho ricevute troppe." Gli dissi con tono freddo e distaccato. "Non ti ho chiamato per farti la predica.. ti ho chiamato perchè sono tuo amico.." Rispose lui. "Ho lasciato Misaki." Alla fine, tutto d'un fiato.. gli dissi la verità e il motivo per cui l'ho fatto, gli raccontai anche del motivo delle svariate chiamate perse e che Asano non smetteva di tormentarci. "Devi distrarti.. stasera usciamo." Disse lui con tono determinato. "No.. non ho voglia." Risposi sbuffando. "Non puoi restartene lì ad avere i sensi di colpa." Strinsi il telefono tra le dita. "Non ho nessun senso di colpa.. ho fatto la scelta giusta." Risposi. "Allora usciamo, passo io appena stacco." Disse prima di attaccare la chiamata. "Che seccatura.. ed io che volevo stare da solo oggi.." Pensai tra me e me guardando fisso il soffitto...

Misaki's pov

Non avevo voglia di tornare a casa, mia madre è tornata oggi e se dovesse vedermi in questo stato, si preoccuperebbe tantissimo. "Misaki." Nakamura.. la sua voce. "Naka.." Risposi alzando lo sguardo. "Perchè hai saltato tutte le lezioni..?" Mi chiese avvicinandosi. Io non risposi e le passai vicino abbassando di nuovo lo sguardo. lei mi bloccò per un braccio. "Permettimi di starti vicino." Disse. Io la guardai. "Hey.." Continuò scuotendomi il braccio. L'abbracciai in lacrime e la tenni stretta a me, lei mi accarezzò la testa e mi diede un bacio sulla fronte. "Ora racconta.." Mi disse. Ci mettemmo sedute su una panchina e le raccontai ogni singola cosa, senza tralasciare nulla. "Mi dispiace.. non volevo farti preoccupare." Dissi con le lacrime sui bordi degli occhi. Lei mi sorrise, come al solito. "Io ti voglio bene.. puoi dirmi tutto." Mi sorrise e mi asciugò una lacrima. Io ricambiai il sorriso. "Allora stasera.. andiamo a prenderci un gelato, ti va..?" Mi chiese alzandosi dalla panchina e prendendomi la mano. "No veramente io--" "VIENI CON ME E NON FARE STORIE!" Mi saltò addosso. "O-ok.." dissi mentre persi quasi il respiro con il suo abbraccio, è tornata come prima, mi sentì sollevata nel vederla così. "Alle 19:30 in piazza" Mi fece l'occhiolino. Io sorrisi e le feci il segno del saluto. Andai a casa ancora un pò rattristita, ma felice di essermi sfogata e tolta il nodo che avevo.

"Hey tesoro bentornata." Mia madre venne ad abbracciarmi. "Stasera vado a prendere un gelato." Le dissi sorridendo, un sorriso un pò falso. "Wowww allora questo vestito fa per te." Mi mostrò un vestito corto, verde acqua con dei brillantini dello stesso colore, rimasi incantata a guardarlo. "Il tuo ragazzo si innamorerà ancora di più." Cambiai espressione e presi il vestito dalle sue mani. "Vado con un'amica.." le dissi. "Mh.. e lui? Non dirmi che vi siete lasciati!" Rispose. "N-no.. ha altri impegni." Dissi io salendo le scale. Misi il vestito sul letto e lo ammirai, quanto vorrei che mi vedesse con questo vestito questa sera, sarebbe meraviglioso. Lo sistemai nell'armadio e cercai un giacchetto da abbinarci, trovai quello di pelle prestato da Karma, con le ciliegie dentro.. Chiusi di colpo l'armadio e sospirai. "Basta.. è finita." Pensai. Mi sdraiai sul letto e senza pensare a nient'altro.. mi addormentai.

19:15

Dopo essermi messa quel vestito ed essermi guardata allo specchio, presi un giacchetto a caso nell'armadio senza soffermare lo sguardo di nuovo su quello di Karma e uscì di casa. Mi diressi in piazza e Naka è già lì ad aspettarmi. Indossò un vestito giallo come i suoi capelli, legati con un elastico e degli orecchini d'oro. "E questo vestito..?" Mi disse con sguardo perverso. "Me l'ha regalato mia madre." Risposi arrossendo. "Ti sta benissimo." Sorrise. Io ricambiai e andai avanti, lei mi seguì saltellando. "C'è una gelateria dove fanno un gelato buonissimo, ti porto lì." Disse ridendo. Si mise avanti a me e mi prese la mano trascinandomi fino alla gelateria. 

Da un momento di rabbia e dolore, emerse un momento felice in compagnia di un'amica, un'amica che si preoccupa per me, mi distrae estraniandomi dal momento di debolezza, non facendomi pensare a nulla, facendomi capire che non sono rimasta da sola e la metà che avevo perso, si è riunita, mi sentì così felice girare nel vialetto con Naka. "Eccoci arrivati!" Mi disse indicando lo stand piena di gusti di gelato. Io scrutai il posto, pieno di bancarelle, così grande e pieno di gente, ragazzi della nostra età e persino bambini che giocano felici con ciò che hanno vinto alla pesca, vorrei ritornare a quei tempi. 

Distolsi lo sguardo dai bambini e notai da lontano una figura rossa scarlatta, guardai attentamente e spalancai gli occhi. "Che gusto vuoi?" Mi chiese Naka prendendo il cono con pistacchio e nocciola dalle mani del barista. Io non risposi. "Misaki..?" Nakamura si girò verso la direzione che stavo guardando e anche lei, rimase stupita. Quella figura rossa scarlatta è Karma, con anche lui il gelato in mano e lo sguardo fisso verso la nostra direzione.

Il momento di distrazione che colmava il mio vuoto, è svanito del tutto...

𝓨𝓸𝓾 𝓼𝓪𝓿𝓮𝓭 𝓶𝓮❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora