Fiamme.

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Uscimmo di casa, senza prestare attenzione ai commenti di mia madre che finalmente.. sono riuscita a dirle che ho.. un ragazzo. Prima di andare, mia madre mi ha fatto qualche domanda: <fuma..?> <Beve alcolici..?> <E' uno di quei teppisti che vediamo passare qui in strada..?> Non la sopportavo più, lo sapevo che dovevo stare zitta ma altrimenti.. avrebbe chiesto informazioni alle amiche con cui esce. Io non gli risposi e uscì di casa, chiudendole la porta in faccia. Lui è vestito con una maglietta sotto e un giacchino di pelle e dei jeans, come i criminali che passeggiano per di qua la notte, forse è per questo che mia madre l'ha scambiato per uno di loro.

Guardai Karma, il suo viso dolce, i suoi occhi lucenti.. come può essere un teppista..? Insomma.. è vero che si è cacciato nei guai, ma tutto ciò che ha fatto, l'ha fatto per proteggere la ragazza a cui tiene. "Come vanno le ferite..?" Gli chiesi accarezzandogli il viso. "Sono guarite grazie a te." Rispose accarezzandomi la mano sul suo viso. Io gli sorrisi. 

Mi portò in un parcheggio e indicò una moto rossa, come i suoi capelli, mi diede uno dei suoi caschi. "Ti piace..?" Mi chiese mentre si mise il suo casco. "Ma.. da quand'è che hai una moto..?" Risposi cercando di capire come si allaccia il copricapo. Lui si avvicinò e mi mise il casco in testa, allacciandolo. "L'ho rubata." Mi disse mettendosi il viso dinanzi la bocca e sussurrando. "E tu vorresti che salissi su una moto rubata..? TU SEI PAZZO." Lui mi prese il fianco e mi avvicinò a lui. "Pazzo di te." Disse sfilandosi il casco e dandomi un bacio a stampo. "Stavo scherzando comunque, me l'ha regalata mio padre." Disse salendoci sopra. Io non sono mai salita su una moto prima d'ora.. solo a metterci un piede, mi viene la pelle d'oca. "Stai tranquilla e reggiti a me." Mi prese la mano e mi fece montare, misi le braccia attorno al suo bacino e lo strinsi forte, lui spinse l'interruttore d'accensione e partì, mi guardò per rassicurarmi. Andò velocissimo, mi strinsi ancora di più. "Perdonami se ti faccio male, ho un pò paura." Strillai. "Non ti preoccupare." Urlò lui. Il vento in faccia, il suo bacino immerso nelle mie braccia, il suo sguardo, mi fece sentire al sicuro. Alzai le braccia come se stessi volando e sorrisi, sorrisi ancora, sentendomi finalmente viva.

Parcheggiò in un posto vicino alla spiaggia, io scesi dalla moto e sentì le gambe tremare, un pò per la paura e un pò per l'adrenalina. Mi slacciai il casco e i miei capelli sembrarono lana di pecora, tutti aggrovigliati, me li sistemai delicatamente e li spicciai. Lui mi prese il casco dalle mani. "Ti è piaciuto il giretto..?" Mi chiese sorridendo. Io annuì ricambiando il sorriso. Scrutai il posto, un pò isolato. "Ho approfittato che in spiaggia d'inverno non ci viene nessuno.. per--per stare un pò da soli" Arrossì appena. Io capì subito che lui ancora  si sente incolpa per il festival e lo abbracciai, lui mi strinse a se accarezzandomi la testa. "hey.." Mi staccai e ci guardammo negli occhi. "D-dai andiamo." Mi prese la mano e mi portò a riva, prese un telo e ci sedemmo vicini. "Vuoi mangiare qualcosa..?" Mi chiese indicando gli stand con del cibo incustodito. "No non ho fame al momento.. ma come mai non c'è nessuno a vedere quel cibo..?" Chiesi girando la testa da quella parte. "E' un posto abbandonato.. ma almeno hanno lasciato tutto quel ben di dio." Disse sorridendo. "Sarà anche andato a male.." Risposi. "Può essere.. va bene prima lo mangio io e poi tu." Mi disse avvicinandosi. Io gli diedi una botta sulla spalla e lo guardai con volto serio. "Scherzavo.. prendi tutto seriamente uffa!" Mi prese un fianco e mi distese sul telo, mi accarezzò il viso e cominciò a baciarmi. Mise una mano sulla mia coscia e l'accarezzò delicatamente. Io mi irrigidì sentendo la sua mano morbida sulla mia coscia. "Karma.." Dissi staccando le labbra. "Rilassati." Mi disse continuando ad accarezzarmi. Poggiò di nuovo le sue labbra sulle mie, il suo profumo, lo sentì più forte delle altre volte, mi lasciai trasportare. Le nostre lingue si incontrarono e lui mi morse il labbro e mi diede dei baci sul collo, poi scese con la bocca fino a baciarmi la scollatura del vestito. Lui staccò le labbra e rimase fisso a guardarmi. Giocò con la mia collana e con l'altra mano mi accarezzò di nuovo la coscia salendo piano piano. Io divenni rossa peperone e lo bloccai, mi sentì andare a fuoco. "Scusami.. Misaki." Mi disse distogliendo o sguardo dal mio. "No non.. devi scusarti.. è solo che è la mia prima volta." Lui sorrise. "Andiamoci piano.. va bene..?" Mi disse sorridendo stando sopra di me. Io annuì e si si staccò. "Si è fatto tardi, ci conviene andare." Mi disse lui alzandosi da terra. 

Mentre andammo a prendere la moto, sentì ancora quel tremore, un brivido lungo la schiena e un arrossirsi appena delle mie guance. "Metti questo che prendi freddo." Lui mi avvolse il suo giacchetto di pelle sulle mie spalle e mi guardò dolcemente. Mi misi il casco e salimmo in moto.

Arrivammo davanti casa mia e io gli porsi il suo giacchino. "Tienilo." Mi disse grattandosi la testa. Lui mi salutò ed io entrai in casa. "Ti ho mandato 200 messaggi, dove tieni il telefono..?" Mi disse mia madre con tono di rimprovero. "Era.. in silenzioso." Risposi. "Ti sei divertita allora, che avete fatto..?" Mi chiese con le braccia conserte. "Nulla, abbiamo passeggiato." Dissi andandomene in camera. Mi buttai sul letto, mi misi il cuscino in faccia non pensando a ciò che è successo, ma è molto difficile non pensarci.. stavamo per andare oltre, ma mi sono bloccata, forse è troppo presto per condividere la mia intimità, è per questo che il mio stupido cervello mi dice, ma io con lui vorrei condividere qualsiasi cosa...


𝓨𝓸𝓾 𝓼𝓪𝓿𝓮𝓭 𝓶𝓮❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora