Karma.

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Flashback

Karma's pov

Era tutto così bello, le persone attorno a me sembravano divertirsi sempre di più, ero il più popolare insieme ad Asano, ci divertivamo spesso insieme e lui ogni volta faceva battutine sul fatto che non avevo ancora trovato una ragazza mentre lui, stava con la mia migliore amica Momo.

Un giorno Momo mi fece conoscere una sua amica, con cui avevo fatto conoscenza e avevo preso una bella cotta, il suo nome era Asami, capelli castani e occhi color nocciola, davvero molto affascinante e spesso facevamo uscite a 4 con Asano e Momo anche se io e lei.. non stavamo proprio insieme ma ci piacevamo a vicenda. Asami frequentava il secondo anno mentre io, Momo e Asano in classe insieme. Questa ragazza mi invitava spesso a casa sua e con il passare dei giorni, diventammo molto intimi, fino ad andare a letto insieme, era la mia prima volta e anche la sua, ero davvero felice ma lei non sembrava provare lo stesso, non mi mandava più messaggi e alcune volte mi attaccava in faccia inventando scuse infantili, io le parlavo a scuola e lei si comportava come sempre e tutte le paranoie svanirono totalmente.

Dopo mesi di relazione, lei mi chiamò al telefono. "Mi dispiace dirtelo così ma.. non mi piaci più." Mi disse totalmente disinvolta, come se non le importasse nulla di ciò che provavo realmente, ma ciò che più mi fece star male, era ben altro, il fatto che quando chiamavo Momo al telefono, lei mi rispondeva tutte le volte piangendo, non dicendomi nulla..

Asami, non se la filava di striscio, si era fatta nuove amiche, la vedevo in giro in sintonia senza pensare minimamente ai problemi di Momo, lei stava così male, così la chiamai più volte ma ogni volta che la sentivo, lei piangeva. Oltre alla sua migliore amica, aveva un insieme di preoccupazioni, una delle principali era Asano. Durante le vacanze di natale mi chiamava varie volte. "Che succede..?" le chiesi preoccupato gironzolando per casa. "A-Asano." Rispose singhiozzando. "Che ti ha fatto?" Le domandai su di giri mentre lei continuò a singhiozzare. "CON CHI CAZZO SEI AL TELEFONO." Un urlo, uno sbattere del telefono a terra, la rottura di uno schermo.. tutto nel giro di 10 secondi. Preoccupato come non mai.. mi diressi a casa sua per controllare la situazione. La trovai da sola, con il telefono rotto per terra, accucciata in un angolino del vialetto di casa. "Hey.." Le dissi porgendole una mano. Lei alzò lo sguardo, uno sguardo spento e infelice. "Giorno dopo giorno.. Asano diventa sempre più possessivo.. non ce la faccio più." Mi disse con le lacrime che le scendevano. "Asami non mi da sostegno, è così straziante non avere nessuno." Continuò riaccucciandosi. "Hai me.." Le risposi sorridendo. Lei si asciugò le lacrime e si alzò da terra. "Prendi coraggio e lascialo, non puoi stare così." Le dissi toccandole il braccio. "Voi.. due siete amici no..? Diglielo tu." Rispose lei alzando lo sguardo verso i miei occhi. "Devi farlo tu." Lei mi guardò e si avvicinò abbracciandomi, io le accarezzai la testa. "Io sono qui." Le dissi tenendola stretta a me. Lei si staccò e annuì con occhi decisi ma un pò preoccupati.

Il giorno dopo a scuola, Momo venne da me, sorridendo. "Grazie.. ora--" "E' così che vi prendete gioco di me..? Karma io e te eravamo amici." Asano interruppe Momo correndo e dandomi un pugno in pancia, io sputai sangue e rimasi piegato in due. "K-Karma.." Momo si avvicinò a me e mi toccò la spalla ma Asano le strinse il braccio, io mi alzai con un dolore intenso all'addome e gli sferrai un pugno sullo zigomo, facendolo cadere a terra. Asami guardò lo spettacolo senza fare nulla per aiutare Momo anche lei in serie difficoltà, eppure, Quest'ultima è sempre stata dalla sua parte, ma da quando mi ha lasciato, ha abbandonato Momo lasciandola completamente da sola mentre tutte le altre la invidiavano perchè stava con uno dei più popolari della scuola. "Non sei mai stato mio amico, volevi solo rubarmi la ragazza." Mi disse affannato. "Le stavo solo dando sostegno per la tua possessività del cazzo." Risposi io tenendomi la pancia dal dolore. Lui mi sferrò un altro pugno, il direttore entrò in scena insieme a coloro del consiglio studentesco e ci fermarono, sospendendoci entrambi ed infine.. facendo espellere Momo. "Lei non ha fatto nulla." Urlai mentre un ragazzo dai capelli neri, conosciuto tempo fa ma che non ci avevo mai preso confidenza, mi portò via dal corridoio. "IO TI AMMAZZO!" Continuai ad urlare, poi svenni dal dolore.

Mi risvegliai in ospedale con il ragazzo che mi portò via, il suo nome è Isogai e una ragazza bionda.. Nakamura. Passai 5 giorni di sospensione in ospedale e quando rientrai a scuola.. oltre ad essere quello che si è messo contro il figlio del direttore, sono anche colui che avrebbe lasciato Asami dopo averlo fatto, o almeno così sentivano gli altri dalle sue parole, per non passare dalla parte della stronza che mi ha lasciato e per farmi un dispetto, si coalizzò con Asano e mi davano tutti contro. "Ma è vero che oltre ad averla lasciata, l'ha anche violentata?" Dicevano. Io non ci facevo molto caso, sapendo di avere la coscienza pulita ma stavo male soprattutto per i miei sensi di colpa, non aver saputo evitare l'espulsione di Momo, mi sentivo una merda.. giorno dopo giorno ed i miei genitori mi chiedevano più volte cosa avevo, un giorno glielo dissi a mio padre e lui se ne uscì con una frase: "crei solo problemi." Gli ho dato ragione, finisco sempre nei guai, agisco impulsivamente e non ragiono quando si tratta di proteggere qualcuno a cui tengo che alla fine, era solo una stupida che non aveva il coraggio di lasciare ciò che le faceva male. le voci all'interno della scuola giravano in fretta, ma io camminavo a testa alta, senza mai fregarmene ma facevo boxe per sfogarmi.

Un giorno.. la mia vita è cambiata e mi ha reso più felice, una ragazza mora occhi azzurri pastello, la ragazza che ho salvato dai bulli e di cui mi sono innamorato a primo sguardo, lei era lì che mi guardava tristemente, capendo subito che dava molto peso al giudizio delle persone.. ben diversa da me, lei ci stava davvero male, la vedevo dagli occhi e quando si è trasferita nella scuola, non proferiva parola con nessuno, non si fidava di nessuno, ma da quando iniziai a parlarle, anche la sua vita è cambiata.

Presente

Dopo che sono andato a prendere Misaki davanti scuola il pomeriggio tardi, ho deciso di sfogarmi con lei raccontandole tutto e il perchè odio così tanto Asano e per il fatto che ora non dico nulla ai miei genitori. Lei rimase sorpresa dalle mie parole. "Io mi sono sempre fidata di te." Mi disse mettendo le sue mani sul mio volto. Quelle parole, mi fecero vedere la luce in una strada buia e senza uscita, una strada in cui ci siamo ritrovati in due senza saperlo e senza conoscerci...

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